Oggi ci è stato recapitato il calendario di cui allego la foto. Tra dicembre e gennaio riceviamo il doppio dei calendari che si ricevono di solito , oltre ai nostri in italiano ci sono quelli in lingua ceca per ovvi motivi. Uno di questi ultimi è intitolato “calendario dei martiri”. Sfogliandolo troviamo la pagina che alleghiamo e che ci ha riportato indietro di quasi cinquanta anni quando mi sentivo talmente forte da sfidare lontananza, cultura e… comunismo. Il calendario ce lo ha inviato l’Ambasciatore ceco presso il Vaticano che spesso incontriamo quando viene a Milano. E’ stata una grande emozione, di quelle che ti fanno venire un nodo alla gola… Ecco la didascalia:
Antonìn Mandl (1917-1972)
Sacerdote,
teologo, traduttore, pubblicista. Ha studiato a Roma, dove fu ordinato
sacerdote nel 1940. Durante la guerra fu soldato in Inghilterra. Nell’anno 1947
ha cominciato a guidare l’Azione Cattolica nella Arcidiocesi di Praga. Nel 1949
fu condannato a 25 anni di prigione dalla quale è uscito nel 1964. Poi ha
lavorato come operaio e si occupava delle traduzioni, fra le altre cose ha
tradotto il Catechismo olandese. E’ stato un esponente eccezionale nel
movimento ecumenico. Dall’anno 1968 fu cappellano nella chiesa di san Venceslao
nel quartiere di Prosek a Praga ma nel 1971 gli è stato tolto il permesso
governativo di esercitare la sua missione da prete(per fare il prete ci
voleva il permesso dello stato…comunista ! n.d.r.).
La mia ragazza di allora , frequentava una delle più
antiche e prestigiose Università d’Europa: la Carlo IV di Praga. I suoi erano
originari di Liberec (circa 100 km da Praga) e come tutti gli studenti o si
trovava un alloggio a Praga o doveva sorbirsi circa tre ore di Pulman al
giorno. Se lo stato ti dava un alloggio dovevi essere in regola con il corso di
studi e con i voti o meglio gli esami. Ma anche questo non era facile. Cosi
dentro quella grandissima solidarietà che esiste nella chiesa dell’est alla fine
trovò alloggio in casa di un prete per accudire la mamma 90 enne e la vecchia
domestica di novantadueanni. Fu cosi che conobbi Antonin Mandl da quel momento
Don Antonio almeno per me.
Lui mi dava buste da spedire, una volta fuori dalla
Cecoslovacchia, in Olanda (ai curatori
del Catechismo olandese), al Card.
Casaroli (uno degli inventori della ost-politic) e altri che non ricordo
nemmeno il nome. Diventai il suo postino e pur facendo fatica ad accettare
Ecumenismo e Catechismo olandese nacque
quella amicizia figlia della reciproca stima. Partecipai spesso alle sue messe
clandestine ed infine quando giunse il momento volli che celebrasse il mio
matrimonio assieme ad un altro prete, Jri Reinsberg anche lui vittima del
sistema con la differenza che lui sapeva deridere e raggirare i comunisti in
modo magistrale, nel frattempo divenuto parroco del Tin credo la seconda chiesa
di Praga dopo San Vito al castello. La sua messa era uno spettacolo unico .
Iniziava in Ceco poi appena entravi continuava in italiano e se riconosceva fra
i fedeli un tedesco continuava in tedesco o in inglese e cosi via. L’umorismo e
il sarcasmo di questi due preti confluiva nelle migliaia di barzellette
raccontate come da noi si fa con i carabinieri mentre loro li sostituivano con
gli ebrei (per la loro tircheria a cui ancora non perdonavano la fine di
Cristo…). Condannato almeno tre volte e sempre graziato dallo stesso ministro
lo colse la leucemia quando doveva battezzare la mia prima figlia e quando lo
andammo a trovare in ospedale. Mi confessò e mi promise che sarebbe venuto “in
ogni caso” per il battesimo. Fuggi dall’ospedale
dove era piantonato e fu l’ultima volta, dopo il battesimo, che lo vidi perché era
impossibile sopravvivere ad oltre 15 anni di prigione comunista. Da allora
tutte le volte che andavamo a Praga avevamo due visite ai defunti da fare:
Antonin Mandl e e Jan Palack (Jri Reinsberg gli sopravvisse molti anni per
nostra gioia e fortuna) . Il primo aveva
una bella panchina davanti la tomba che ti permetteva di continuare i discorsi
incominciati anni prima , il secondo perché era sepolto sotto un enorme albero
proprio all’ingresso del cimitero da dove fu poi spostato in luogo ignoto. Ai
funerali di Pallak sembra non ci fosse nessuno dicevano giornali e media di
regime. Abbiamo dovuto attendere oltre vent’anni per vedere i filmati
clandestini dei funerali di questo ragazzo: chilometri di coda silenziosa che
ancora oggi suonano per i comunisti a loro infamia. I comunisti sono come i
tedeschi : imperdonabili ! Ma mentre ogni tanto trovi tedeschi meravigliosi, ancora di comunisti
non ne ho trovati.
Spesso a Marineo vengono preti e simili a testimoniare nefandezze commesse dalla Chiesa e non so se per par condicio il parroco li ospita quasi ringraziandoli della loro lotta contro la chiesa. Ricordo per tutte quella di uno scrittore (sic) che davanti il sagrato della Madrice si mise ad inveire contro il Papa e la Chiesa in modo cosi violento che il giorno dopo lo insultai dal blog in modo altrettanto forte. Ora è cambiato il linguaggio e non sono più i pseudo intellettuali di sinistra , ma preti e accoliti che non hanno il coraggio di uscire dalla chiesa perché il loro obiettivo è quello di distruggerla e non aiutare a correggerla. E siccome è più facile trovare simpatie quando sei ribelle riescono a darsi un seguito di perfetti pappagalli. Su questo voglio ringraziare la Comunità di Sant’Anna guidata dalla famiglia Realmonte che sono stati gli unici a volersi documentare sulla martoriata Chiesa dell’Est. Inutile sperare che il Parroco (ormai circondato da mezzi eretici) senta il bisogno di far sentire la voce tradizionalista della Chiesa ! Ormai si ospitano solo i “diversi” . Cioè il concetto è quello di andare a cercare la pecorella smarrita abbandonando a se stesse le altre novantanove,
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