Ristorarte marzo 2011
ECCO QUESTA è LA DONNA MODERNA :
LUCILLA BENANTI
NUMBER ONE SUPER WOMAN
“Ci sono cose che si fanno per amore”. Immagino mazzi di rose, bottiglie ricercate, champagne in coppe d’argento fuori e dorate all’interno. Donne fatali che ti asciugano la vita… Niente di tutto questo. “ La fatica di mettere assieme 14 artisti marinesi è ciclopica”. Ci vorrebbe Freud per descrivere questi “maestri”. “Ma è la mia soddisfazione di averli abbinati, scelti, esposti. La sera quando la notte butta fuori tutti, si spengono insegne e luci io giro per i saloni, cambio continuamente angolatura, gioco con le luci, mi siedo valorizzando i dettagli... sono il padrone assoluto di creazioni fatte da terzi e ne sono possessore pro-tempore. Colori, colori, colori”. Salvatore Pulizzotto conosce persino che acrilici sono stati usati, terre e colla, oli. Ti fa vedere come un pittore naif inchioda le tele con chiodi arrugginiti e recuperati, cornici stonate ma pitture che lui chiama “opere”. Non gli scappa nemmeno un commento negativo. Di Elio Arnone mi aspettavo i suoi spazi infiniti pieni di colore ed invece si presenta con ritratti di nonni immortali. Pietro Taormina alla ricerca della bellezza femminile ci presenta un volto intelligente efficacemente espressivo. Ninetto Lo Pinto ci angoscia con foto con oscuri significati che sulla scia della moderna fotografia d’arte ci vorrebbe trascinare dietro i suoi incubi irrisolti. Bravo Mario Di Sclafani con il suo volto che mostra un lato solo della luna, quello illuminato da un sottile sorriso .Salvatore Princiotta ha deciso di intraprendere un nuovo cammino. Apprezzato naif questa nuova esperienza stenta a farsi strada fra una prospettiva e girasoli inventati. Speriamo trovi presto la sua nuova identità. Stupisce Antonella Vasta per il suo stile alla De Nittis con campi di papaveri in mezzo a campi di grano troppo maturi. Rosario Rigoglioso lo conosciamo, sempre pulito attento e preciso. Maria Rita Quartararo ci presenta un volto di donna dai fini lineamenti, un volto soave d’altri tempi perché non è certamente il volto della donna di oggi. Ci conforta che qualcuno immagina donne ancora cosi sognanti. Antonio Calabrese maestro di trompe l’oeil ti imbroglia perché la sua porta del castello non è una foto ma bensì un dipinto. Gli assenti non sono giudicabili: forse abituati a gallerie planetarie disdegnano i “ristorarte” popolari, rendendosi preziosi , insolenti o arroganti. Proprio in occasione della cosiddetta “festa della donna” colpisce la triste sensualità delle due donne condannate in un abbraccio sterile. Superba rappresentazione della donna di oggi, obbligata a rinunziare alla propria bellezza, a caccia di una nuova identità difficile da trovare. Alla ricerca di un nuovo ruolo dove si mortifica la bellezza del corpo, la esuberanza, la aggressività a discapito di una universalità non consolidata, di una superiorità impareggiabile. Lucilla Benanti ha saputo cogliere, quasi fotografare, il travaglio della donna moderna. Complimenti.
Entro alla sovarita con la speranza che la “donna in nero” che mi accolse benevolmente la volta scorsa mi gratifichi di qualche sorriso e sento mormorii richiami e concitazioni. ‘Si è lui… sta entrando, è proprio lui…’ Mi schernisco da solo. Intanto la voce di prima annunzia: ‘Si è proprio lui è… Raul Bova…’ grida qualcuno mentre varco la soglia del ristorante. Non mi hanno ferito le risate dei presenti ma…la Rita delusa con le braccia cadenti sui fianchi e un’espressione da bambina derubata della sorpresa. Gli amici gli avevano annunziato la presenza del suo attore preferito e lei abboccando si aspettava veramente Raul Bova mentre invece…vede me innocente, trasandato come al solito e ferito dall’espressione avvilita della Rita. Sono salvato dalla compagnia di tanti maestri, che per tutta la serata mi accompagnano descrivendomi le loro “opere”.
Onofrio Sanicola
La Sovarita Strada per Godrano Marineo 5-31 Marzo 0916194526
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