Se non lo conoscessi potrei subito dire che è un violento. Tutte le
volte che lo incontro mi aspetto da lui un ceffone alla maniera del
vecchio maestro di scuola elementare: faccio subito un passo indietro e
di solito mi salvo ! “Tu non ti puoi permettere di paragonare la grande
Isabella a quella… definirla la pasionaria è un gesto offensivo verso
Isabella!”. Ora mi aspetto una richiesta di correzione di vocali e
consonanti non usando andare in giro con un registratore mi debbo
affidare alla memoria, ma mi sembra più corretto questo rischio che
registrare non autorizzato un colloquio casuale con Nino Sgrò (di cui
storpio sistematicamente il cognome). Poi mi dà una lezione sul
comunismo parlandomi di un vero “comunista” un certo Cutrona simbolo del
vero comunista. Poi discerniamo su un sacco di cose e quando ottengo la
possibilità di una piccola replica le ricordo i miei anni giovanili
all’Unità di Milano al tempo della prima direzione del Tortorella, poi
accenno alle mie frequentazioni con i compagni-sindacalisti di Milano e
poi si passa a paragoni irripetibili dove Sgrò fa fatica a definirli
comunisti, ma piuttosto…
Questo Sgrò è da “usare meglio”. Fa parte di quel gruppo “da recuperare” alla
Rinaldi alla Virga e via dicendo. Sarebbe piacevole ascoltare il loro
punto di vista . Siamo stufi di intellettuali con il tassametro (nel
senso di occupazione di spazi come ricompensa). Solo chi è malaticcio di
mente potrebbe chiedergli ripensamenti o aggiornamenti a questi
“recuperabili”: la loro battaglia non li ha arricchiti né gli ha portato
cariche e titoli. Sono stati attori principali di un momento storico
che per loro non è finito. Di topi di sagrestia , saccenti e
mistificatori ne abbiamo le scatole piene, ma le “loro verità” (di Sgrò e
compagni) ci arricchirebbero.
Mentre
a Marineo i nostri contadini, con le lacrime agli occhi raccolgono quel
20 per cento di olive in rapporto allo scorso anno) c’è
chi va raccogliendo tessere del Pd partendo da Godrano a Pollina a
Castelbuono usando F35 , la Costa (la nave non la pasionaria) e il suo
bagaglio di virtuoso amministratore che solo in Italia gli poteva
procurare il posto nella commissione finanziaria a Roma ! Ecco perché
facciamo fatica a non usare il termine comunista in senso dispregiativo.
Per non parlare del periodo vissuto all’est negli anni cupi quando
c’era gente che ci andava anche in viaggio di nozze !
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