L’invenzione
di Santo Lombino approda nel salotto di Ciro Spataro
L’occasione che l’assessore
alla cultura marinese, Ciro Spataro, ha voluto cogliere con il ripresentare il libro La Spartenza del
Bordonaro , frutto della invenzione di Santo Lombino ci sembra altamente
positiva se non fosse per la nostra atavica diffidenza verso una cultura
monopolistica che ignora la cultura moderata. Queste “larghe intese” a senso
unico hanno un codice di chiusura verso la cultura moderata , che viene
continuamente violentata dalla loro arrogante presunzione di essere nel giusto
arrivando a inquinare e correggere anche la cultura cattolica. Nel nostro
territorio non si è ancora registrato un evento che oltre la presenza dei
soliti compari prevedesse la presenza di un moderato. Se quello a cui stiamo
assistendo è un inizio di dialogo (e l’assenza degli altri abituali compari potrebbe
essere una conferma, ben venga). La presenza di Franco Virga “patron e mente “
del Cesim, e di Santo Lombino scopritore ed editore del Bordonaro, oggi ospiti
del Barbaccia , grazie a questa “sospetta deriva” dello Spataro richiede ancora
qualche conferma (non basta il Convegno sui poeti marinesi…) .
Vorremmo
azzardare un'altra ipotesi. Lo Spataro
vero “angelo custode del genio marinese” potrebbe aver abboccato a pagina 108 alle sirene di cui lui è
artefice e vittima riportando l’opera a Marineo accortamente, senza i soliti
compari, salvando il solo Virga e Lombino per meriti editoriali. Su questo
percorso ci accodiamo a condizione che non si scada e scenda in inviti “sinistrorsi”
come spesso succede con il blog del Virga che quando è paladino dei diritti
umani e campione di umanesimo può tenere lo stendardo , ma quando dimentica che
oltre Gramsci e Pasolini esiste una cultura cattolica e moderata che merita
spazio altrimenti diventa un organo propagandistico trinariciuto. Ci piace se
questo riavvicinamento preludesse ad accettare le “ragioni degli altri” altrimenti facciamo fatica a capire perché dobbiamo
leggere la sua rivista o seguire il suo blog.
Lombino sa usare
la sua moderatezza utilizzando storie non mistificate, reali dai contenuti
molteplici. Scoprire questo Bordonaro, viaggiatore con solo biglietto di
andata, che parte anzi “sparte” verso la
terra del “vello d’oro” ci manda un resoconto alla Marco Polo o alla Ibn Gubair
inventandosi una nuova lingua per raccontare di noi e di se stesso. Passare
dall’Einaudi alla Navarra è un atto di coraggio
che il lettore deve premiare ,
che poi è quello che il Lombino fa con la sua editrice. Spero che la nostra
comunità cosi ricca di saccenti colga l’occasione di “leggere” questa storia di
uno di noi, acquistando il libro e non usarlo come soprammobile, ma bensi
leggendolo e commentandolo con gli amici altrimenti verrebbe insultato il
lavoro dei tanto che hanno permesso la nascita e divulgazione di questa
pubblicazione.
Presentazione del libro “La spartenza” a Marineo
sabato 16 novembre alle ore 18,00 al Castello Beccadelli
sabato 16 novembre alle ore 18,00 al Castello Beccadelli
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