domenica 17 novembre 2013

I PUPI PATRIMONIO DI CHI ?



Il 4 novembre 2013 su Sicilia Informazione appare un articolo che dovrebbe spiegarci come sia possibile che un riconoscimento ottenuto nel 2001 e dichiarato nel 2008 ma consegnato solo giorni scorsi a Mimmo Cuticchio “padre padrone “ del teatro dei pupi. Un articolo senza capo ne coda che sembra scritto da quella Simonetta Trovato musa e dipendente del Maestro Mimmo ma altresì quinta colonna dentro il G.d.S.  Abbiamo inviato una lettera al Sicilia Informazione invitando il Museo a chiarire la vera Storia del riconoscimento Unesco .  

Onofrio Sanicola 15 novembre 2013 alle 10:31 Commenta
La signora che ha scritto l’articolo sa tutto tranne che di pupi. Una vergognosa descrizione di un fatto, fatta o da una vecchia pensionata o da una “serva di scena” del teatro del maestro Mimmo “padre-padrone” dei pupi, Non si può permettere ,e pubblicare, articoli simili. Sono sbalordito che il museo delle Marionette non abbia reagito. La signora in questione forse è meglio che accudisca nipoti se ne ha o come minimo rilegga quello che scrive. Non conosce nemmeno la differenza fra puparo e cantastorie. Allontanatela per favore e che ritorni dopo aver fatto un corso di deontologia professionale. Tutti contribuiscono egregiamente ad affossare sempre più questo teatro. Che il maestro Mimmo liberi il teatro da questa cappa e lasci chi vuole di occuparsene. Se mira a fare l’attore e il regista lo faccia ma non stando seduto sul teatro dei pupi. Non faccia il “padrino” dei pupi si accontenti di essere stato scritturato come una comparsa .
Il Museo non reagendo scivola come al solito in quel mutismo siciliano omertoso che la dice lunga. Meglio chiarire che tacere.
(da Sicilia Informazione)
Il riconoscimento è ufficiale

I Pupi Siciliani diventano
patrimonio dell’Unesco

04 novembre 2013 - 10:27 - Cronaca Regionale,Cultura & Arte Sicilia Informazione
Pupi di provenienza non dichiarata
 di Margherita Ingoglia -
I Pupi Siciliani diventano ufficialmente patrimonio dell’Unesco. La targa è stata consegnata in questi giorni dal professore Gianni Puglisi, presidente della sezione italiana dell’Unesco, al cantastorie siciliano, Mimmo Cuticchio, cantastorie storico, figlio del noto puparo Giacomo Cuticchio che nel 1973 apre a Palermo il Teatro dei Pupi Santa Rosalia e nel 1977 fonda l’Associazione figli d’Arte Cuticchio.L’importante riconoscimento era stato già reso ufficiale nel 2008, quando l’Unesco (‘Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) aveva iscritto l’Opera dei Pupi tra i “Patrimoni Orali e Immateriali dell’Umanità”, dopo averla originariamente proclamata nel 2001. La targa però è stata consegnata solo pochi giorni fa, a distanza di 5 anni, dal professor Puglisi, nel corso della conferenza stampa di presentazione della raccolta di fiabe siciliane di Giuseppe Pitrè pubblicata in italiano grazie alla collaborazione tra l’editore Donzelli e la Fondazione Sicilia, ha consegnato la targa Unesco ai Pupi siciliani.“Il riconoscimento dell’Unesco è frutto della passione del medico mecenate, Antonio Pasqualino del Museo internazionale delle marionette che ospita infatti una importante raccolta di pupi, burattini e marionette provenienti da tutto il mondo. – come si legge nel comunicato –Unica nel suo genere, realizzata da Antonio Pasqualino, in collaborazione con la moglie Jeanne Vibaek”.L’opera dei pupi è il teatro realizzato da marionettisti che raccontano, attraverso il loro genere unico, le gesta di Carlo Magno, e i prodi paladini come Orlando, Rinaldo e ancora la bella e contesa Angelica, e il traditore Gano di Magonza. I racconti sono tratti liberamente dai poemi de ‘Le Chanson de Roland’, arricchiti da battute e musiche della terra sicula. Le marionette, i pupi, si animano all’interno dei palchi creati dai cuntastorie.L’Opera dei Pupi si afferma nell’Italia meridionale: nella prima metà del XIX secolo a Napoli, grazie a Giuseppina d’Errico, chiamata “Donna Peppa” e in Sicilia, tra la seconda metà del XIX e la prima metà del XX secolo. Oggi celebri in tutto il mondo anche grazie alla comparsa del padre del teatro dei pupi siciliani, Mimmo Cuticchio, nei celebri film come “Il padrino”, di Francis Ford Coppola e “Terraferma” di Emanuele Crialese.

1 commento:

  1. Al tempo del riconoscimento cercammo presso l'Unesco chi avesse la "pratica" e dopo un lungo percorso giungemmo a Londra contattando la persona che aveva seguito la pratica. Questa signora stentava ricordarsi della cosa e alla fine ricordò solo che scrisse ad una "decina" di pupari ed ottenne solo 2 risposte ,ovviamente non ricordava i nomi. Noi trovammo le lettere dal Maestro Rossi di Monreale e,se ricordo bene da Scalisi. Non la avevano maio presa in considerazione. A distanza di anni è facile appropriarsi delle cose diventando le prove molto labili...Se il Museo si fa rubare certi meriti non vogliasmo essere noi i "paladini" della verità.

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