Nel visitare il nuovo museo Pulizzotto osservando la quantità di forconi esposti ti accorgi subito che ne manca uno.
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Dialoghi fra asini |
Affidare a
Franco Calderone il pensiero della Fondazione Arnone sorprende per
svariati motivi. Intanto le “domande e gli interrogativi” che la gente
si è posta (addirittura con giustificazione dell’uso dell’anonimato…)
rispecchiano i dubbi che stiamo proponendo con l’uso scorretto delle
“loggette e centri di potere” . Poi il vero uso dell’anonimato (o del
silenzio) che questi enti hanno in uso è indegno e volgare e giustifica
gli improperi e insulti che la gente gli rivolge. Se “questa è la crema
della nostra comunità” io la chiamerei ben diversamente. Affidare poi
alcune precisazioni ad incontri casuali “nel corso dei mille” usando il
sarcasmo è addirittura cafonesco. Quindi la fondazione affida il suo
pensiero a Franco Calderone ex forcone ex tutto. Ci sfugge quale
“delega” abbia avuto dal Fiduccia per elargirci il suo pensiero. Gli
interrogativi li potete rileggere in quel blog (marineowebblog) molto
vicino all’amministrazione ( non è male la pubblicazione , con rimando
,dello stralcio sui bandi e interventi comunali. Bravo Pino !)e alla
fondazione assieme a quelle risposte che il Calderone (famiglia d’arte
per sorella e cognato) ci dà suggerendoci come diventare docente di una
Università che “non allontana nessuno”. Ci manca l’imprimiatur di Padre
Randazzo e di Ciro Spataro per avallare il pensiero calderonense. Non
sappiamo da quale sacco (mulino ?) sono uscite frasi del tipo “non fai
nulla e critichi” , “sapete solo criticare” e minchiate da docente che
puzza , che già è un avviso sulla qualità di questa neonata Università
copia-incollata da Bolognetta (ridicolo a cinque chilometri: le nuove
idee per i narcisisti di
Marineo…) a cui incredibilmente presta la faccia Maria Cira Muratore che
ha ben fatto a Bolognetta e sembra non conoscere più certi suoi
compaesani… ( dai Preside provi a spiegarci cosa la può accomunare alla
docenza con il “forcaiolo”).
L’arch.
Fiduccia deve trovare pace e uscire da questa ansia “di prestazioni”.
Esca un po’ dal “giro” ci faccia vedere che è sempre l’uomo che abbiamo
apprezzato in architetture internazionali (per ora solo per le Curie) ,
allunghi il guinzaglio smetta di fare il “pappagallo Loreto” dello
Spataro e del don. Ma soprattutto liberateci dai commenti “calderonensi”
del calderone il quale già felicemente ristabilitosi (anche con nostra
soddisfazione) ci fa riflettere se è stato ricoverato nella clinica
giusta…
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