Je accuse di Don Leo
Ora se fosse stato uno di
fuori mi sarei scagliato contro di lui ferocemente e violentemente. Non
gli avrei permesso di dire queste cose nemmeno per scherzo. Vi
ricordate il detto:”tutte le donne sono … tranne…”. Guai a toccarci
Marineo. Non lo permettiamo a nessuno. Per noi è “sacra”. Oggi mi arriva
la lettera pastorale dell’Avvento
del nostro Parroco distribuita dalla Confraternita di San Ciro (ecco
finalmente stiamo andando nel senso giusto…) e mi ritrovo una fotografia
del marinese di oggi che mi fa aborrire. Non sono né sordo né cieco. Ma
sottolineate da me certe cose non hanno valore ma dette dall’unica
autorità locale che conosce quasi tutti i marinesi uno per uno
intimamente è ben altra cosa. Quando la libertà diventa licenza cadono
tutti i muri. Per eccesso di libertà o di licenza il matrimonio non è
più un patto d’amore (tralasciamo che sia un sacramento) ma egoismo .
Accettammo mal volentieri il divorzio ma c’erano casi insostenibili .
Ancora oggi aborriamo l’aborto perché ci chiediamo come mai certe donne
non hanno abortito prima di partorire certe figure che dietro una falsa
libertà portano sulla coscienza tanti e tanti infanticidi. Non parliamo
dei giovani … Dovremmo mandarli tutti a Sparta (dai Spataro allestisci
un gemellaggio ) affinché ci restituiscano solo quelli che hanno
superato il Taigeto (il nostro malupassu). Andatevi a leggere la lettera del Parroco e ditemi se vi sentite parrocchiani di una simile comunità.
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