mercoledì 31 dicembre 2014

ANCHE LA NEVE FA MIRACOLI....



Allora è facile commentare con sarcasmo quello che altri hanno fatto seriamente, con senso di altruismo e disponibilità. Immaginate la scena : nel giro di un attimo si mette a nevicare alla grande, grossi e larghi fiocchi di neve che giunti per terra anzicchè sciogliersi si consolidano. Uno accanto all’altro, uno vicino all’altro. Diventano subito prima un mantello, simile ad un candido abito da sposa poi una coperta immacolata e cosi via si spingono in altezza… a vederli è un gioco della natura. Li osservi e quando ti rendi conto di quanti sono è già tardi. Il paesaggio è bellissimo da presepe: un bianco Natale. Per magia tutto il grigiore che c’era prima scompare. Corso dei mille diventa a doppio senso di circolazione…quelle poche macchine di sconsiderati sono sempre gli stessi che tutti i  giorni tornando a casa fanno l’inutile giro della processione. La gente passeggia per il corso con nonni che raccontano della nevicata del ’40 , bambini che fanno palle di neve che usano come lecca lecca, papà che si rotolano nella neve  con le loro donne  che di colpo hanno recuperato una decina di anni . L’atmosfera rende Marineo magica scacciando stress e pensieri. 
Nessuno inveisce ed io correggo imprecisioni dovute all’ansia sarcastica e irriverente. Non è vero che la notte era scura e cupa. La luna illuminava il bianco che sembrava panna e se fossi stato più attento avrei visto che da un lato c’erano un pulman pieno di ragazzini scout con autista colto da malore, un altro pulman con vecchi in transito, poi macchine di inesperti bloccati ovunque, ma dall’altro (come dice Spataro) è scattato quell’indefinibile chiamato “solitarietà” e allora vedevi quelli della Misericordia trasformarsi in navetta d’accordo con quelli di Campofiorito che sembravano giocare a bandiera a passarsi quelli in difficoltà portandoli addirittura sino a Chiusa e tornare a fare un altro giro (sembravano quelli dell’elicottero della nave incendiata) avanti e indietro sino all’alba sino a quando tutti erano a casa. Non è vero che gli assessori erano sotto le coperte o a giocare a palle di neve. Antonino Greco era lì, La dottoressa Salerno sembrava un amazzone e chissa quanti non ne ho visto. Poi ho visto che questa gente dai locali della Misericordia d’incanto sono stati portati Al Castello e il Pulizzotto li ha rifocillati. Lo spettacolo lo ha offerto il telefonino che portava alle famiglie le notizie e questo succede quando non ne hai di notizie e allora una telefonata tranquillizza la vita di chi ti aspettava e non ti vede arrivare.

Ecco questa è la mia Marineo, l’altra non la conosco non voglio conoscerla…   
(FOTO DI FABRIZIO CANGELOSI E FLAVIA CANGELOSI)

Nessun commento:

Posta un commento