Sono
ancora molto frastornato dopo una settimana di processioni spagnole. Alla fine
sono ricorso alla televisione per
poterci capire di più. Premesso che il rito della Settimana Santa da noi è
figlio clonato di quello spagnolo. Quindi mi sentivo ferrato per poter
decifrare il tutto. Ma cosi non è stato e cosi mi sono piazzato davanti alla Tv
per alcuni giorni e per altri sono andato a constatare di persona (tipo il
giovedi santo). Oggi io non le chiamerei più processioni ma bensi “sfilate”.
Nel caso nostro di Malaga (città che conta milioni di presenze turistiche)
queste processioni iniziano alle ore 16 e finiscono alle quattro del mattino.
Ce ne sono una media di quattro al giorno su diversi percorsi. Organizzate da
una decine di Confraternite che fanno a gara per mostrare le loro vare (troni)
allestite fastosamente che più o meno rappresentano le varie stazioni della via
Crucis, ma con in più una ventina di Madonne secondo tradizione (Addolorate,
Mercedes, ecc.). Più o meno queste “vare-troni” sono preceduti da un gruppo di
incappucciati- penitenti con candele. Non meno di cento portatori (in alcuni
casi ne ho contati 150) in divisa da confrate portano a spalla la vara-trono
con un andatura ondeggiante che per capirci meglio dico come “annacante” un
passo avanti ed uno di lato. Alla fine i veri fedeli-penitenti risulteranno i
portatori.
Seguono coloro che avevano chiesto una grazia nell’anno passato e
avendola ottenuta sono presenti per sciogliere il voto. Fra loro amici e parenti
dei portatori con quanto possa servire (soprattutto acqua, bambini da
abbracciare, mogli da non perdere di vista…) Segue la banda musicale. Questa è
un mistero. Ogni vara-trono ha una banda composta da almeno 50 elementi. Ogni
processione ha una 15 na di troni e quindi fanno 750 musicanti …per processione
pari a 3.000 musicanti per giorno – processione. Bisognerà rifare i calcoli
fermo restando che tutte quelle che ho visto avevano una banda dietro ogni vara
e tutti in una divisa diversa.
E’ vero che suonavano sempre musica funebre, ma vivaddio non posso pensare che fossero… comparse! Spettacolari le manovre dei portatori di troni. Alle curve (pensate quelle a gomito !) i maestri-guida (4 per vara uno ad ogni spigolo) iniziano da dietro a marciare in surplace e cosi a scalare in modo che ti danno l’idea di avanzare …ma stando fermi e quindi permettendo alle file davanti di agire lateralmente. Uno spettacolo. Pensate file di 20 portatori ciascuna, che non sgarrano di un millimetro. Ovviamente le soste sono ogni dieci minuti e questo giustifica perché ogni vara a fare il suo percorso ci mette una decina di ore. Durante il cammino nessuno ride, scherza o parla, ma durante le soste scaricano la fatica complimentandosi e dissetandosi. Tutto questo avviene fra due ali di folla che applaudono al passaggio. Aspettavo balconi gremiti ma non è stato cosi perché essendo in centro i balconi sono da uffici e non di abitazioni. Il problema più grosso per me è stato quando ho voluto inserirmi con il mio bel cero e non sono riuscito a capire dove fosse il posto dei fedeli partecipanti alla processione. Ogni processione finisce in cattedrale ma qui ho dovuto rinunziare perché si trattava di almeno due ore di attesa. Questo è quanto posso dirvi dopo una settimana di “appostamenti” e soprattutto dopo almeno tre ore giornaliere di trasmissioni televisive dedicate.
E’ vero che suonavano sempre musica funebre, ma vivaddio non posso pensare che fossero… comparse! Spettacolari le manovre dei portatori di troni. Alle curve (pensate quelle a gomito !) i maestri-guida (4 per vara uno ad ogni spigolo) iniziano da dietro a marciare in surplace e cosi a scalare in modo che ti danno l’idea di avanzare …ma stando fermi e quindi permettendo alle file davanti di agire lateralmente. Uno spettacolo. Pensate file di 20 portatori ciascuna, che non sgarrano di un millimetro. Ovviamente le soste sono ogni dieci minuti e questo giustifica perché ogni vara a fare il suo percorso ci mette una decina di ore. Durante il cammino nessuno ride, scherza o parla, ma durante le soste scaricano la fatica complimentandosi e dissetandosi. Tutto questo avviene fra due ali di folla che applaudono al passaggio. Aspettavo balconi gremiti ma non è stato cosi perché essendo in centro i balconi sono da uffici e non di abitazioni. Il problema più grosso per me è stato quando ho voluto inserirmi con il mio bel cero e non sono riuscito a capire dove fosse il posto dei fedeli partecipanti alla processione. Ogni processione finisce in cattedrale ma qui ho dovuto rinunziare perché si trattava di almeno due ore di attesa. Questo è quanto posso dirvi dopo una settimana di “appostamenti” e soprattutto dopo almeno tre ore giornaliere di trasmissioni televisive dedicate.
Alcune
vare-troni sono un trionfo di barocco, e la quantità di addetti è
impressionante. Ogni trono ha il suo portatore d’acqua, il suo addetto alle
candele (centinaia per trono), un conduttore con campana e cosi via. Mi rimane
una riflessione. Qualche anno fa gli amici della confraternita mi mostrarono
due aste lunghissime (addirittura non si trovava il posto dove custodirle ,finirono a lato dell’altare maggiore) . L’unica volta che furono usate non
furono usate dai marinesi ma bensi da confrati giunti da Grottaglie (? Se mi
ricordo bene). Ma i nostri bravi confrati (una settantina circa) si rifiutarono
di portare a spalla la vara di San Ciro. E questo potrebbe essere uno
dei motivi per cui San Ciro ha chiesto la residenza in Spagna. Credo che i due “capoccia”
cosi bravi ad organizzare gite e svaghi
dovrebbero andare in Spagna a vedere questo rito che dura una settimana. Con
quello che arricogghinu se lo possono permettere. E poi quando mai hanno dato
conto dell’arricughiuta e quindi vista la processione, ci potrebbe scappare
anche una puntatina alle topas…
5-continua
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