domenica 10 aprile 2016

DISPERSIONE SCOLASTICA ? NO GRAZIE...



Mi ha colpito il trafiletto del corriere di oggi che parla di “76 denunziati perché i figli non vanno a scuola”. Il fatto avvenne a Palma di Montechiaro in quel di Agrigento. Sempre meglio che a Locri, in Calabria che ne vanta ben 112. Ho due testimoniaze in proposito che vorrei condividere con Voi. Anni fa incontrai i docenti della Scuola Media di Palma di Montechiaro che mi mostrarono una relazione dello psicologo sul problema della dispersione scolastica. “ I nostri ragazzi non hanno nelle loro camerette i poster di Niki Lauda o della Valeria Marini ma bensi di Totò Riina…”  Ero esterrefatto. Incontrai Preside e docenti proponendo il “laboratorio del teatro dei pupi” con la sua manualità totale abbinata alla parte artistica (pittura), creativa (sceneggiatura) e cosi via. Poi incontrai i ragazzi (un centinaio ) che dovevano partecipare al progetto… Il motto era : dove è scritto che tutti nella vita saremo ingegneri , dottori e cosi via. Esistono autisti , muratori, elettricisti, operai e impiegati felici !
Ora Palma di Montechiaro finisce di nuovo sui giornali per lo stesso motivo di circa dieci anni fa. Per me significa che il problema non è stato abbandonato e questo è merito dei docenti. Ma mi chiesi e mi chiedo: ma i colpevoli sono i ragazzi ? A Marineo spesso vengo a contatto con ragazzi nel tentativo di avvinarli al teatro dei pupi. Recentemente mi sento rispondere, quando rinunzio alle loro collaborazioni sapendo che vanno a scuola, guardi fra un mese compio tot anni e mi ritiro dalla scuola… E li senti la mancanza dello stato perché non è risolvibile denunziando i genitori. Ormai la presenza di assistenti sociali, psicologhi  ( e perché no le stesse insegnanti…) è a livello quantitativo ( e qualitativo ?) smisurato. Tutti questi “Franti” deamicisiani appena mostrano segni di “insofferenza” scolastica vengono isolati e abbandonati perché i loro educatori amano “allevare” solo i primi della classe che portano decoro a docenti che si vergognano di mostrare ragazzi “insofferenti”. Prestano più attenzione ai differenti abili che non agli insofferenti. Non sarebbe male avere i dati aggiornati su Marineo e il percorso che stanno facendo gli enti locali.

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