mercoledì 20 aprile 2016

SULLA STRADA DEL CIELO



 Domenica 24 aprile alle ore 17:00, nei locali della Biblioteca Comunale di Bagheria "Palazzo Aragona-Cutò", via Consolare 15,  sarà presentato il libro del prof. Dante Cerilli di Roma, dal titolo: "Sulla strada del cielo"(Tofani Editore, Frosinone-2015). Introduce e coordina Francesco Federico, poeta e critico d'arte. Intervento critico della prof. Annamaria Amitrano, Università di Palermo. Testimonianza e lettura di Nicola Romano, poeta.
Espongono gli artisti invitati: Carlo Puleo, Gabriella Lupinacci, Mariella Ramondo, Ferdinando Caronia, Nino Gambino, Giusi Megna, Nadia D'Anna, e Manlio Amico, che configurano il tema: "Tra il cielo e la terra". 
Sarà presente l’Autore, ingresso libero.

Nella prefazione, così scrive la prof. Annamaria Amitrano: " L'autore di questo volume, Dante Cerilli, compie 50 anni. Data da ricordare. Quale migliore occasione per tirare un pò le fila: riflettere su se stessi, la propria vita, la propria Weltanschauung, chiaramente a suo modo, essendo Cerilli uomo di lettere, poeta e saggista; oltre ad essere un docente con all'attivo numerose esperienze formative dalla Scuola all'Università. Sicché nasce ” Sulla strada del cielo”. Poesie di fede ribelle e mansueta ed altri scritti, un volume che è uno zibaldone di pensieri poetici redatti in vari momenti ed in vari luoghi tra il 2005 ed il 2015, uniti ad alcuni Saggi che amplificano il senso ed il significato dei versi stessi, esponendo, pur nella specificità dei toni trattati, quella trama teorica che fa bordone alla personalità, alla poetica, alla intimità delle conoscenze dell'Autore.
Peraltro ,il telos del volume è reso esplicito dal Prologo che ne segna la chiave di lettura: Bene, Morale, Fede, come elementi di discussione scientifica, filosofica ed etica, ma ancor più come qualità che devono permettere la vita dell'Uomo e orientarne le scelte (...). E Vito Moretti, nella sua Introduzione, scrive: (...) "... la nuova raccolta di Dante Cerilli, si configura come una sorta di rivisitazione dei territori della fede e della spiritualità contemporanee, si fa documento non solo di un esercizio poetico consolidato da molte e complesse esperienze, ma anche di una ricerca che scava nei sentimenti dell'assoluto, nei confini della terra e del cielo e negli spazi nei quali l'anima interroga se stessa e il mondo, il significato della vita e del tempo e le ragioni che spingono l'intelletto a interloquire e a congetturare con il sacro." E Francesco Federico scrive: "Oltre l'esaltazione dell'Ottocento, logorato da una convulsa esaltazione della scienza, e dalla successiva angoscia della temporalità, oltre la rinnovata solitudine dell'uomo moderno, coinvolto dalla paradossale e consumistica civiltà informatica, l'anima intellettiva e poetica di Dante Cerilli, ritrova la necessità di elevarsi dai precipizi della "Fede ribelle" attraverso la lungimiranza di una preziosa purificazione poetica, per ascendere verso il Dio dell'amore e della Misericordia".

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