Preg.mo Presidente
il
nostro alternarsi nei rapporti ha certamente dato più fastidio al
sottoscritto che a te visto le numerose cariche che copri. Ricordo i
tempi quando elogiavo i tuoi progetti con quell’orgoglio marinese non di
parte, ricordo quando con Hic sunt Beones (alla suvarita) si stava
creando un gruppo eterogeneo che a me portò il titolo di “ubriacone” a
te gli onori del corso “dei cultori della cultura del vino” grazie anche
all’amico Di Cristina. Ricordo quando con entusiasmo sposai la
“pratica” del “nuovo cimitero” e andai talmente avanti che fui lasciato
solo come se avessi avuto interessi nella pratica. Avrei , come è
giusto, qualche ricordo negativo , ma alle mie preoccupazioni non hai
mai voluto rispondere per “ragioni di ufficio e opportunità”. Inutile
citare il voltafaccia sul premio di Poesia, sui corsi proibiti al
sottoscritto e cosi discorrendo. Ora non vorrei dilungarmi ma la
premessa era d’obbligo. Ora un tuo collaboratore sale in cattedra
alzando la bandiera del “negazionismo” (si la stessa di quelli che
negano l’olocausto !) e propone che la Fondazione espella, cancelli,
sospenda il Bruno Vespa revocandogli il premio di Poesia. Io fui il suo
autista quando il buon (pro
tempore) Ciro Spataro mi incaricò di andare a prenderlo e quindi a
lasciarlo all’aereoporto. Mi fu compagno un amico che non cito perché
lui non ama essere citato ! Il Vespa mi chiese qualcosa di Marineo
perché mai l’aveva sentito nominare prima di allora. Gli dissi che noi
marinesi eravamo talmente affezionati al nostro paese che andavamo in
ferie … addirittura a meno di un chilometro (nella propria campagna) pur
di non allontanarci. Dissi
altre piccole cose in positivo come quella che da noi erano quarantanni
che non avevamo un morto di mafia e cosi via. Ora questo tuo
collaboratore prendendo questa posizione dimostra che tu sei
consenziente e che avete affrontato la cosa negli organi competenti non
solo della Fondazione ma anche del Premio stesso. A parte la enorme
coglionata che sembra più adatta è degna del
Superiore della Congregazione del baypas (quella della pipi fatta non
so dove)… Il Vespa ha fatto quello che doveva e a tale proposito non
ricordo che l’autore di questa uscita abbia mai protestato quando la Rai
“chiamò” Marineo un commissario semi coinvolto nella mafia al tempo dei
film della Piovra e nemmeno lo udii con il film il capo dei capi e cosi
via. Negli anni settanta la Piovra fece conoscere a tutto il mondo la
mafia ed io me ne accorsi quando in giro per il mondo dovunque arrivassi
non mi si diceva più siciliano ma bensi “mafioso”. Questa è antimafia
che non serve a nulla. A Marineo gli unici ad averla combattuta sono
state le maestre delle elementari martellando i bambini con lezioni,
poesie, canti e racconti sulla mafia. Purtroppo non si sono accorti che
più potente della mafia c’era la “mentalità mafiosa” che si è sviluppata
anche grazie all’uso spropositato che ne ha fatto chiunque avesse
carica e titolo. E’ questa la piaga di oggi. Riina suo figlio, suo
nipote hanno da tempo perso la loro battaglia ormai fanno parte della
storia. La storia giornalistica
è piena di questi episodi e quelli che criticano il Vespa in questo
episodio sono i soliti giornalisti a matula … Ora
essendo il predetto non solo il più vecchio “dipendente” della
Fondazione e ricoprendo oggi cariche all’interno della stessa mi
sembrerebbe opportuno chiarire il perché di questa uscita. Escludendo
per i predetti motivi che si sia trattato di una presa di posizione
personale (dai non siamo coglioni…) mi resta , come minimo, da sapere se
in caso di revoca a me verrà rimborsata la benzina per essermi
scorrazzato con la mia macchina un negazionista della mafia messo al
bando !
Con immutata stima
Onofrio Sanicola
Ieri sera al tempo che fa il Saviano se ne è venuto fuori con una logica spaventosa degna dei maestri della confusione. Bastava poco per dire che Vespa era connivente e quasi colluso con i Riina. Certo quando parlano certe "vittime" e difficile commentare perchè loro hanno subito sulla loro "pelle" (vedi le esperienze dei vari Falcone, Borsellino ecc.ecc.) Ma fare scuola di dietrologia spaziale... A noi rimane il dubbio che alla fine fra mafia e antimafia si faccia confusione. Ora speriamo non mi si accusi ...
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