Quando
credi che “non tutto è marcio in Danimarca” e quindi lasci spazio a illusioni e
speranze ecco che salta fuori del Dna duro a modificarsi … quindi
immodificabile. Non incominciate a fantasticare. Non parlo dei nostri politici
! Figurateci se possiamo sperare che figuri come Manumanca o Spataro possano
cambiare. Hanno un dna facilmente leggibile che non è servito, al primo , l’intervento
dello scienziato americano che non si è
mai capito se gli siano state date le chiavi di Marineo o se era la solita
finta, e quindi poteva decifrarci il suo dna: mentre al secondo che malgrado si
nasconda dietro a santi , cardinali , papi e vescovi il suo dna è altrettanto
facile e comune che non teme aggiornamenti. Pensate che ci eravamo aggrappati
al Greco Junior come funzionario preparato e immagine “nuova” e anche lui si è
perso dietro i cavilli necessari a salvare ieri il Manumanca junior oggi il
Perrone che da un lato vince le cause ma poi perde in immagine. Quindi è chiaro
che non siamo capaci di produrre Cavalli di Razza. Ma io mi riferivo a quei
pochi che ritenevo “cavalli di razza” ! In questo caso all’unico “non inquinato
dalla politica”. Il nostro poeta maggiore da due mesi si è trovato “in utero”
senza volerne più uscire.
In
questi tempi di “risistemazione del corpo” non è male quello che gli è successo
vuoi perché è giovane, vuoi perché è ormai raro trovare interesse “in utero” e
quindi mi sembra scorretto stupircene .
Ma mentre lui è ancora “in itinere in utero” spostandosi in zona, a noi manca la
sua poesia e questo fatto che ogni tanto tocca a me ricordarglielo un poco mi
infastidisce perché poi alla fine mi ritrovo oggetto delle sue poesie, che
purtroppo sono azzeccatissime, ma che disturbano gli altri che non hanno l’onore
di queste dediche. Scrivere a Milano poesie deve essere un calvario ! Ricordo
di una poetessa di città che descrisse la distanza fra lavandino e frigorifero
come un oceano in tempesta attraversato da una casalinga, più martire che
casalinga ! Ma il poeta di razza sa vedere tram e bus come fossero cavalli in
una prateria, donne in minigonna come fossero donne sfruttate e lavoratori
pendolari come schiavi nelle cave ! Quindi , ti prego , amico mio, non lasciamo
soli il Pulizzotto e il Virga con il fardello di portatori di una bandiera
sempre a mezzasta in una comunità che non vuole leggere, non vuole sapere e che
si si occupa della salute dei figli ma solo di quella fisica ma mai di quella
che colma tutti vuoti. In un paese di poeti e di pittori che scrivono solo
poesie su se stessi e autoritratti di
faccie di culo non ci si può tirare indietro. Prendi esempio dal nostro comune
amico Francesco che dalla sua “cattedra” irradia cultura a 359 gradi (che
importa se alle volte sembra il vangelo di Pasolini, Gramsci , Sciascia) ma lo
fa seriamente e con competenza. Cosi come il Pulizzotto che ci sta insegnando che
nutrono più le sue mostre che il suo ristorante. Torna a riscrivere presto,
Ezio Spataro !, altrimenti ti denunzio per abbandono e poi ti querelo perché andandotene
a Milano hai pensato di fare solo i cazzi tuoi, come quello che se ne è andato
a Roma !, o come quello che nascondendosi dietro preti e santi fa lo stesso dimenticando
il paese che ti ha dato la vita !
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