domenica 10 aprile 2016

SONO STATO L'AUTISTA DI BRUNO VESPA

Preg.mo Presidente
il nostro alternarsi nei rapporti ha certamente dato più fastidio al sottoscritto che a te visto le numerose cariche che copri. Ricordo i tempi quando elogiavo i tuoi progetti con quell’orgoglio marinese non di parte, ricordo quando con Hic sunt Beones (alla suvarita) si stava creando un gruppo eterogeneo che a me portò il titolo di “ubriacone” a te gli onori del corso “dei cultori della cultura del vino” grazie anche all’amico Di Cristina. Ricordo quando con entusiasmo sposai la “pratica” del “nuovo cimitero” e andai talmente avanti che fui lasciato solo come se avessi avuto interessi nella pratica. Avrei , come è giusto, qualche ricordo negativo , ma alle mie preoccupazioni non hai mai voluto rispondere per “ragioni di ufficio e opportunità”. Inutile citare il voltafaccia sul premio di Poesia, sui corsi proibiti al sottoscritto e cosi discorrendo. Ora non vorrei dilungarmi ma la premessa era d’obbligo. Ora un tuo collaboratore sale in cattedra alzando la bandiera del “negazionismo” (si la stessa di quelli che negano l’olocausto !) e propone che la Fondazione espella, cancelli, sospenda il Bruno Vespa revocandogli il premio di Poesia. Io fui il suo autista quando il buon (pro tempore) Ciro Spataro mi incaricò di andare a prenderlo e quindi a lasciarlo all’aereoporto. Mi fu compagno un amico che non cito perché lui non ama essere citato ! Il Vespa mi chiese qualcosa di Marineo perché mai l’aveva sentito nominare prima di allora. Gli dissi che noi marinesi eravamo talmente affezionati al nostro paese che andavamo in ferie … addirittura a meno di un chilometro (nella propria campagna) pur di non allontanarci. Dissi altre piccole cose in positivo come quella che da noi erano quarantanni che non avevamo un morto di mafia e cosi via. Ora questo tuo collaboratore prendendo questa posizione dimostra che tu sei consenziente e che avete affrontato la cosa negli organi competenti non solo della Fondazione ma anche del Premio stesso. A parte la enorme coglionata che sembra più adatta è degna del Superiore della Congregazione del baypas (quella della pipi fatta non so dove)… Il Vespa ha fatto quello che doveva e a tale proposito non ricordo che l’autore di questa uscita abbia mai protestato quando la Rai “chiamò” Marineo un commissario semi coinvolto nella mafia al tempo dei film della Piovra e nemmeno lo udii con il film il capo dei capi e cosi via. Negli anni settanta la Piovra fece conoscere a tutto il mondo la mafia ed io me ne accorsi quando in giro per il mondo dovunque arrivassi non mi si diceva più siciliano ma bensi “mafioso”. Questa è antimafia che non serve a nulla. A Marineo gli unici ad averla combattuta sono state le maestre delle elementari martellando i bambini con lezioni, poesie, canti e racconti sulla mafia. Purtroppo non si sono accorti che più potente della mafia c’era la “mentalità mafiosa” che si è sviluppata anche grazie all’uso spropositato che ne ha fatto chiunque avesse carica e titolo. E’ questa la piaga di oggi. Riina suo figlio, suo nipote hanno da tempo perso la loro battaglia ormai fanno parte della storia. La storia giornalistica è piena di questi episodi e quelli che criticano il Vespa in questo episodio sono i soliti giornalisti a matula … Ora essendo il predetto non solo il più vecchio “dipendente” della Fondazione e ricoprendo oggi cariche all’interno della stessa mi sembrerebbe opportuno chiarire il perché di questa uscita. Escludendo per i predetti motivi che si sia trattato di una presa di posizione personale (dai non siamo coglioni…) mi resta , come minimo, da sapere se in caso di revoca a me verrà rimborsata la benzina per essermi scorrazzato con la mia macchina un negazionista della mafia messo al bando !
Con immutata stima
Onofrio Sanicola

1 commento:

  1. Ieri sera al tempo che fa il Saviano se ne è venuto fuori con una logica spaventosa degna dei maestri della confusione. Bastava poco per dire che Vespa era connivente e quasi colluso con i Riina. Certo quando parlano certe "vittime" e difficile commentare perchè loro hanno subito sulla loro "pelle" (vedi le esperienze dei vari Falcone, Borsellino ecc.ecc.) Ma fare scuola di dietrologia spaziale... A noi rimane il dubbio che alla fine fra mafia e antimafia si faccia confusione. Ora speriamo non mi si accusi ...

    RispondiElimina