venerdì 19 agosto 2011

ELENA LA SPLENDENTE STABULARIA

Sant Ambrogio forse ha esagerato. Definirla stabularia è stato pesantuccio. Detto poi da un grande padre della chiesa diventa dogma. In pratica gestiva una locanda e lei doveva essere una bellissima locandiera. Altri gli attribuiscono doti e professioni “da infima taverna” ma il padre di Costantino . anche se ha dovuto ripudiarla, non avrebbe permesso certi titoli. Insomma faceva la locandiera in un posto dove i soldati erano di casa. Forse era la “rosina” , del suo tempo. Ha saputo attendere e, crediamo che abbia sofferto molto nel vedere i vari San Ciro, suoi contemporanei andare al martirio. Venuto il tempo di Costantino occupò il posto di regina madre divenendo “augusta”. Aveva una forte influenza su Costantino e forse dobbiamo a Lei l’editto di Milano del 313 che liberalizzava la religione cristiana. Oggi diremmo che poteva pensarci un pò prima e cosi il nostro San Ciro si sarebbe salvato:bastavano dieci anni. Accanto a Costantino fece cose grandi ma la cosa che più ricordiamo e quello descritto da Jacobo da Voragine oggi Varazze descritto meravigliosamente nella Leggenda aurea comunemente noto come il rinvenimento della vera Core, magistralmente dipinto da Piero della Francesca che trovasi ad Arezzo. Un'altra serie di affreschi sono a Roma nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme assieme alla croce del ladrone e tante reliquie della Passione. Ho avuto la fortuna di trovarmi a Roma in questa Basilica in giorno che Madre Teresa di Calcutta doveva ricevere dal Vescovo di Praga “copia del Santo Chiodo”. La mattina puntualissimi quasi in prima fila eravamo pronti per l’evento quando viene annunciato che la cerimonia non avrebbe avuto luogo in quanto Madre Teresa era morta. Nessino di noi aveva letto il cartello appeso all’ingresso. Dopo la messa uscii frettolosamente a leggere il cartello e chiesi a chi stava per toglierlo il permesso di conservallo.Bisogna visitare questa chiesa per le sue reliquie e la sua storia. Il corpo di Santa Elena si trova in tanti posti ma il più famoso e all’Aracoeli in Roma. Le opere artistiche lasciate da Santa Elena soprattutto in terra santa sono tantissime. La storia della sua vita , anche se contiene incertezze, è estremamente affascinante, il racconto del rinvenimento della Santa Croce che da Adamo sino a Cosroe supera qualsiasi affabulatore.
Sant' Elena Madre di Costantino
Drepamim (Bitinia), III sec. – ? † 330 ca.
Di famiglia plebea, Elena venne ripudiata dal marito, il tribuno militare Costanzo Cloro, per ordine dell'imperatore Diocleziano. Quando il figlio Costantino, sconfiggendo il rivale Massenzio, divenne padrone assoluto dell'impero, Elena, il cui onore venne riabilitato, ebbe il titolo più alto cui una donna potesse aspirare, quello di «Augusta». Fu l'inizio di un'epoca nuova per il cristianesimo: l'imperatore Costantino, dopo la vittoria attribuita alla protezione di Cristo, concesse ai cristiani la libertà di culto. Un ruolo fondamentale ebbe la madre Elena: forse è stata lei a contribuire alla conversione, poco prima di morire, del figlio. Elena testimoniò un grande fervore religioso, compiendo opere di bene e costruendo le celebri basiliche sui luoghi santi. Ritrovò la tomba di Cristo scavata nella roccia e poco dopo la croce del Signore e quelle dei due ladroni. Il ritrovamento della croce, avvenuta nel 326 sotto gli occhi della pia Elena, produsse grande emozione in tutta la cristianità. A queste scoperte seguì la costruzione di altrettante basiliche, una delle quali, sul monte degli Olivi, portò il suo nome. Morì probabilmente intorno al 330.Etimologia: Elena = la splendente, fiaccola, dal greco

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