mercoledì 14 dicembre 2016

LA DONNA COME INTERESSE UNIVERSALE




Dobbiamo immaginare Salvo Pellitteri adolescente mentre  si imbratta con l’argilla di Santo Stefano che riempie la sua casa paterna. Oggi dopo anni possiamo ben dirlo che è a forza figlio d’arte. 

Don Giuseppe (è visibile il suo busto in terracotta rossa  in mostra) , suo padre, scoraggiava e nel frattempo correggeva Salvo che iniziava ad avvicinarsi alla scultura, forse interiormente voleva farne il continuatore… come poi avvenne. Imparò tutti i segreti dell’argilla e se il maestro lo è diventato per davvero, lo si vedrà in futuro… (e oggi lo si vede). Dalle mescole alle cotture, dal modo di coprirle a come vengono plasmate. E non ultimo la materia prima :cioè l’ispirazione. Messo assieme il tutto ci sorprende un professore di matematica , uno che di solito sa dialogare solo con i numeri , che crea figure femminili cosi delicate e sensuali. Siamo molto aiutati dalle didascalie che altrimenti sarebbe stato come una rivista per soli uomini e cioè vista una viste tutte. Non ci aiuta certamente la presentazione critica che ,more solito, è illeggibile e che i critici scrivono solo perchè amano sentirsi chiedere cosa intendessero…  o come “dopo il nichilismo e l’apologia del provvisorio e dell’orrido elevati a categorie vitalistiche e quindi moderne.” E cosi via come avrete il piacere di leggere in una critica di mestiere.  
 Siamo stati fortemente colpiti  soprattutto dall’opera lo “stupro” che avremmo visto volentieri esposta durante il recente convegno organizzato dall’Assessore Salerno, sul femminicidio assieme ad altre qui esposte. Come l’opera “la passione e la ragione” o “il sogno”. Quest’ultima commentata dall’autore in “impossibile decifrare i sogni di una donna”… E su questo ci siamo trovati d’accordo perché persi in un mare di bellissime figure femminili ci siamo chiesti del perché molte donne si affannino a cercare altro quando posseggono già quella bellezza naturale che gratuitamente Dio gli ha donato e che oggi sembra non  bastargli più… La presenza della moglie non è solo discreta ma è una guida complementare indispensabile.
A mio vedere, mancherà la presenza delle muse che hanno ispirato Salvo Pillitteri, le cosidette modelle che visti i risultati saranno state rarità o meglio avrebbero meritato un confronto dal vivo…
Ci aspettiamo una serata  interessante se il conduttore riesce a gestire la tempistica concedendo il giusto ai padroni di casa e che lasci l’autore condurci dentro le sue opere.
Credo che in questo il Pino Taormina sarà aiutato da Beatrice Cerami e i suoi colleghi che , con risaputa maestria musicale e canora renderanno lieve la serata.   



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