venerdì 2 dicembre 2016

TAORMINA DAY



Pino Taormina ,ora mettendo in pausa il nostro rapporto personale, sono lieto che abbia avuto il coraggio di scendere nell’arena “organizzando” questo evento. Spero riesca ad intromettersi fra le due prime donne che ormai sistematicamente allontano chiunque voglia frequentare questo luogo che basterebbe la loro presenza (silenziosa o meglio muta) a sottolinearne il valore ma che diventa “fuori luogo” quando “commentano”. Lo si è visto alla presentazione dell’ultima mostra sull’emigrazione…
Non ho visto in anteprima la mostra e debbo scriverne da “politico”. Cioè “a matula”. Ma mentre il Taormina ha le carte in regola quando si occupa di musica e cultura perde la cosa di vista quando diviene portavoce di detti altrui non verificati, cioè quando fa politica…
Accodarla all’incontro sul femminicidio mi pare azzeccato anche se avrei visto , fra i relatori, anche se non tutte , quelle che ci hanno incantato con certe  teorie più femministe che … Ora dobbiamo sollecitarvi a visitare la mostra e a commentarla altrimenti si vaneggia il lavoro del Taormina che spalleggiato dalla Fondazione ( la quale deve molto alle due uniche figure storiche che la compongono, Katia e Pino evvero Presidente ?) e che si avvia a sponsorizzare eventi che  lo “impongono”, statuto e tradizione, lasciando polli e artigianato a chi spetta. Ora speriamo che l’intervento della Fondazione non sia il solito specchietto per allodole , dove con una manciata di euro (una ventina) si può cavalcare la cultura quotidiana accumulando risorse per eventi “personali” decisi da una sola famiglia e a solo favore loro a tal punto che un certo Nuccio Benanti ha dovuto inventarsi un altra “creatura locale” , poi soffocata sul nascere dall’acquisizione della solita piovra culturale locale. “Creatura” che poteva essere inserita nell’evento settembrino, ma rifiutato perché i “poeti locali avrebbero sfigurato l’evento internazionale (se non è razzismo questo…). Oppure continuare l’ostracismo a nemici personali politici seppur all’altezza se non superiori alla giuria…).
Andremo alla mostra  a condizione che il Taormina non si lasci prevaricare e che sia lui a spiegarcene non solo i motivi ma , da uomo d’arte, anche cosa si intende per  “donna come interprete universale” sperando che le sue motivazioni siano più elevate dei miei pensieri… 

ps. ci scuserà il maestro Salvo Pellitteri , ma è usanza di chi si occupa di cultura in questo luogo non farti avere mai una documentazione. Siamo stati educati cosi da chi nè è padre padrone. E quindi mentre loro si vantano di conoscenze estraterrestri (come è appunto l'arte) noi siamo sempre spettatori ignoranti o meglio che ancora ignorano. Torneremo sull'argomento non appena "avremo altro da dire".

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