UNA SERATA INTELLIGENTE PIENA DI PASSIONE
Ieri sera al Castello di Marieo ci siamo riuniti per inaugurare la
mostra personale del Maestro Salvo Pellitteri dal titolo Donna come interprete universale. L’autore stesso ci spiegava le
sue opere – quasi tutte consistono nei nudi dei corpi femminili perfetti.
Sono plasmati con l’argilla come se l’autore imitasse l’opera di Dio che
questa volta avrebbe fatto prima la donna invece dell’uomo. Si ha impressione di essere prima del peccato
originale poiché i corpi delle donne hanno tale perfezione che è molto raro
trovare nella nostra realtà. Quello
che mi ha molto incuriosito è stata la ricerca dell’autore di unire la sua
esperienza di matematico con l’arte. Lo rappresenta molto bene la sua opera “Passione
e Ragione”: due figure femminili, l’una sdraiata per terra per rappresentare
tutto ciò che è concreto, aderente all’umano, forse anche basso e l’altra è in
piedi e con una cordicella sostiene e quasi tira in alto l’altra figura. Tutto è appoggiato su una iperbole (che non
riesco definire meglio – scusate i miei scarsi ricordi di matematica). Il
professor Pellitteri non ha definito quale
figura è la passione e quale la ragione. Disse che a volte si potrebbero
scambiare il ruolo. Quindi non ha attribuito una valutazione morale a nessuna
di queste due caratteristiche di essere umano. La
seconda parte della serata ha fatto decisamente capire come è importante la
passione. Abbiamo assistito ad un
grande concerto di un gruppo di giovani solisti provenienti dall’Associazione Operalaboratorio di Bolognetta, quindici
giovani che hanno fatto della musica e del canto la loro passione. A me hanno
fatto riscoprire i più belli canti siciliani e napoletani attraverso le voci
bellissime e un’espressione professionale. Vorrei segnarmi bene questi nomi
di giovani donne e uomini che domani si potrebbero trovare sicuramente sui
tabelloni della Scala di Milano oppure l’Opera di Vienna o di Praga. Per confermare che la Passione era la
padrona della seconda parte della serata: un pezzo di Libero Bovio cantato da
Francesco Ciprì si intitolava “Passione” e nel canto di Rodolfo Falvo “Dicitecello
vuie” Federica Alfano e Marco Montagna cantavano “la passione mi tormenta e
non mi fa campare” (sperando che io abbia capito bene il dialetto). Un altro
canto descriveva la passione come “una croce che pesa… che trascino per te… non
so dove vado, sono sempre ubriaco senza il vino”. Forse perché manca la
ragione che insieme alla passione ci portano all’equilibrio. Non vogliamo contraddire Salvo Pelliteri
nel suo forte accento femminile che interpreterebbe il mondo , l’universo.
Gli interpretti della bellezza della musica, un altro mezzo artistico che ci
apre all’infinito, sono stati sia donne e che uomini. Ecco il nostro mondo
concreto, umano a volte basso ma scaldato dalla passione dei giovani che non
giocano solo con il telefonino ma dedicano tantissimo tempo per esercitarsi e
per riscaldare i nostri cuori. Nella mancanza di qualche stufa e di più
pubblico marinese non era poco.
Marineo,16.12.2016 Růžena Růžičková
|
Pubblico attento e ...... |
|
Ragione e Passione |
|
ESPUGNATO IL CASTELLO
Mi è
sembrata forte l’espressione
„perle ai porci“ perchè giustamente mi
ha fatto notare Ciro Spataro non sta a me emettere simili giudizi. Incassato
il richiamo ho tentato di spiegare il mio disappunto nel contare solo „dieci“
marinesi in mezzo a circa una cinquantina di persone „forestieri“. Una rara e
bella serata dove persino le nostre autorità sono state all’altezza. Tutti
conosciamo l’eloquenza di Ciro Spataro ma ieri sera si è superato (mi sono
preparato...) a tal punto di meritarsi applausi e consensi. Per tutti cito il
Vice Sindaco di Bolognetta la Signora Smith che ha stupito persino il
sottoscritto. Mi è sembrato in crisi l’altro patrocinante mentre il Taormina
spiritoso e felice anche se non suonava è stato essenziale quanto bastava. Mentre
il patrocinante principale , scurissimo in volto, sfuggiva dialoghi e
commenti e se l’è cavata con uno
striminzito discorsetto d’ufficio. Ho avuto l’impressione che Il Presidente
della Fondazione stia attraversando una crisi di identità religiosa difficile
da dipanare. Conscio che nella vita sociale sia una lotta terribile, forse pensava
che nell’ambiente cattolico certi schemi venissero evitati. Le conseguenze
che può portare l’insediamento di un nuovo arciovescovo avessero ben altro
stile di come avviene nel mondo laico. Azzerando lo staff precedente forse
non si calcolano le conseguenze umane di chi viene sostituito. E‘ come aver
betificato Marcinkus ! Lo staff marinese il Curia viene forse completamente
emarginato con lo stile proprio „del fecero meno danni i barbari che i Barberini...“.
Benvenuto nuovo Arcivescovo... ma è questo il nuovo corso ?
La
novità di rilievo è stata che finalmente gli artisti „spiegano, leggono,
interpretano“ le loro opere. Condannati a „immaginare“ la creatività dell’artista
finalmente ,già vittime di un linguaggio critico extraterrestre da parte dei
critici, ieri sera lo scultore ci ha spiegato una per una le sue creazioni
dando significati a cui mai saremmo arrivati da soli. Bellissimo perchè
questo gesto ha zizzittito un pubblico portato al chiaccherio sempre e
ovunque mentre in questo caso ha seguigto senza fiatare la descrizione delle
opere. Di grande aiuto le diapositive che evidenziavano le opere man mano descritte.
Discorso
a parte merita il dopo mostra. L’esecuzione
di una doppia dozzina di brani della tradizione siciliana e napoletana eseguiti
rigorosamente da artisti lirici ha scatenato la gioia dei presenti
contaggiando persino gli esecutori coinvolti dall’entusiasmo del pubblico
capeggiato dalla Signora Smith e dalla Beatrice
Cerami.
Quest’ultima guidava tenori, baritoni, soprani ,solisti e duetti condotti spesso in ensamble trascinanti. Non vi
ripeto i pezzi eseguiti , perché per chi non c’era non vale la pena.
L’esposizione continua sino all’otto gennaio.
E vi suggerisco quando incontrate l’autore , quasi sempre accompagnato dalla
signora, di gratificarvi con la “visita guidata”.
Ps l’unica
lamentela che ho registrata è venuta dal gentil sesso che si aspettava fra
tantissimi nudi femmimnili almeno un nudo maschile.
|
L'ensamble |
|
Duo |
|
Mi piacerebbe conoscere il nome del genio che ha deciso di svuotare le due vetrinette lasciando poi un carretto siciliano e un pupo che svolazzava... Facciamo fatica a diventare professionali. E le giustificazioni date sono semplicemente una presa per lato B...
RispondiEliminaNon mi è piaciuta la solita beatificazione del nostro Ciro Spataro, proprio nella sua migliore serata. Credoi che questo nuovo cardinale porti avanti la sua òpratica di beatificazione... Dedicargli una ventina di foto incensative in un contesto di belle donne mi è sembrato molto simoniaco. Appena lo aprrezziamo subito dopo lui scatena i suoi serventi.
Cosi ci vuole poco a rovinare una serata... non riusciamo mai ad abbituarci alla normalità... Non ricominciamo le ostilità ! Certe foto si potevano evitare se non altro per le belle donne presenti in carne ed ossa e molte altre in terracotta...