lunedì 12 dicembre 2016

UN REGALO DI NATALE



  
Ieri la comunità di Marineo si è riunita intorno a Padre Leo e a Fra Felice Confaloni che hanno presentato il l libro Fatta per amore… La correzione fraterna.  All’uscita dalla chiesa tutti hanno avuto in mano il libro che hanno comprato. In realtà il contenuto del libro e il chiarimento di fra Felice ne hanno fatto un vero regalo di Natale. Non solo perché si può regalare ai parenti e agli amici ma perché attraverso questo strumento può arrivare nelle famiglie la pace, quella che auguravano gli angeli a Betlemme. Durante la presentazione del libro hanno parlato gli esperti della correzione fraterna – i sacerdoti che “hanno dovuto imparare come si fa” poiché la gente chiede loro consiglio proprio in questo campo.
   Chiarito il presupposto che tutti abbiamo bisogno di correzione e che spesso non vediamo i nostri difetti, Fra Felice si è soffermato sul fatto che i coniugi essendo ministri del sacramento del matrimonio portano la grazia fra di loro proprio attraverso la correzione fraterna. Oggi si sottolinea sempre di più il ruolo dei laici nella Chiesa e del matrimonio come la via verso la santità. Passando così tanto tempo l’uno accanto all’altra si vedono molto bene i limiti e le fragilità dell’altro e dell’altra e proprio perché i due si amano desiderano il bene reciproco, cioè progredire e avvicinarsi sempre di più al progetto che ha Dio su di noi: essere capaci della carità per cui siamo stati creati.  I preziosi consigli di Padre Leo permettono di perfezionare ciò che avviene spontaneamente nelle famiglie. Ci guidano ad essere più attenti perché la persona corretta non si senta umiliata, che la correzione avvenga veramente a tu per tu (quante volte ci capita di riprendere la nostra dolce metà davanti agli ospiti e raccontare i suoi male fatti), perché non sia solo uno sfogo nostro oppure un tiro al bersaglio.
   Lo stesso vale per il ruolo di genitore e persino nel posto di lavoro. A questo proposito non mancano i riferimenti biblici: nel Vangelo di Luca troviamo il racconto di Gesù che a 12 anni si è perso ma quando l’hanno ritrovato nel Tempio e l’hanno portato a casa “cresceva in sapienza e obbedienza”. Anche la Madonna ha imparato il suo ruolo di disecepola.
  Anche il dibattito è stato vivace. Un punto forte è stata la correzione non accettata oppure chi in famiglia si approfitta del nostro perdono. Qui vale la regola d’oro di San Francesco: “La miglior strada per migliorare gli altri è migliorare se stessi”. Prezioso è anche il consiglio di non reagire subito né quando si fa la correzione fraterna né quando si riceve.  Poi è molto importante non parlare con nessun altro del problema che abbiamo individuato. E’ proprio il contrario del pettegolezzo che non dimostra il coraggio di dire le cose all’interessato per poi parlare alle sue spalle. E’ un male grande perché offusca la ricerca della strada giusta della correzione.   
   Don Antonio Todaro, vicario episcopale per il sesto vicariato, ha detto in conclusione che questo libro si può considerare “il frutto dell’anno di misericordia” poiché correggere chi sbaglia è un atto di misericordia. Padre Giacomino Ribaudo ha detto giustamente che lasciarsi correggere è una grazia e che il valore di una persona sta proprio nell’ accettare la correzione prima di farla.
   Il disegno della copertina fa vedere le pietre che si rompono come il nostro cuore di pietra con le onde di carità fraterna che ci portano ad una vita rifiorita con la correzione fatta con  amore. L’autrice del disegno, Maria Rita Quartararo ha lavorato non solo con le forme ma soprattutto con i colori.
   Grazie don Leo per questo bel regalo di Natale.

Marineo, 12.12.2016                                          Růžena Růžičková  


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