giovedì 28 luglio 2011

UNA GITA A RAVENNA

Sant' Apollinare di Ravenna
Vescovo e martire
circa II-III secolo
Sant'Apollinare, originario di Antiochia, per primo rivestì la carica episcopale nella città imperiale di Ravenna, forse incaricato dallo stesso apostolo San Pietro, di cui si dice fosse stato discepolo. Si dedicò all'opera di evangelizzazione dell'Emilia-Romagna, per morire infine martire, come vuole la tradizione. Le basiliche di Sant'Apollinare in Classe e Sant'Apollinare Nuovo sono luoghi privilegiati nel tramandarne la memoria. Il suo culto tuttavia si diffuse rapidamente anche oltre i confini cittadini. I pontefici Simmaco (498-514) ed Onorio I (625-638) ne favorirono la diffusione anche a Roma, mentre il re franco Clodoveo gli dedicò una chiesa presso Digione. In Germania probabilmente si diffuse ad opera dei monasteri benedettini, camaldolesi e avellani. Una chiesa era a lui dedicata anche a Bologna nell'area del Palazzo del Podestà, ma siccome fu demolita nel 1250 il cardinale Lambertini gli dedicò un altare nell'attuale Cattedrale cittadina. Sant'Apollinare è considerato patrono della città di cui per primo fu pastore, nonché dell'intera regione Emilia-Romagna.
Patronato: Ravenna, Emilia-Romagna
Etimologia: Apollinare = sacro ad Apollo, dal latino
Emblema: Bastone pastorale, Palma, Pallio
Martirologio Romano: Sant’Apollinare, vescovo, che, facendo conoscere tra le genti le insondabili ricchezze di Cristo, precedette come un buon pastore il suo gregge, onorando la Chiesa di Classe presso Ravenna in Romagna con il suo glorioso martirio. Il 23 luglio migrò al banchetto eterno.
(23 luglio: A Classe presso Ravenna in Romagna, commemorazione di sant’Apollinare, vescovo, la cui memoria si celebra il 20 luglio).
Accanto alla basilica di Sant’Apollinare in Ravenna è collocato il mausoleo di Galla Placidia.Una bomboniera rivestita di mosaici policromi. Una meraviglia . Non si può entrare come si entra in un supermercato. Bisogna tenere gli occhi rivolti verso il basso per molti muniti per dar agio alle pupille di regolare il diaframma dell’obiettivo. Quindi regolato ciò si alzano gli occhi dando le spalle all’ingresso iniziando ad ammirare il cielo stellato di un blu indescrivibile. Poi si spazia da san Lorenzo alle colombe e cosi via. Infine rimani abbagliato da una libreria che certamente vuol farci intendere che questa Galla Placidia era dotta e sapente.E’ difficile uscire da questo luogo incantato. Nella basilica i gusti sono diversi. Rimaneggiamenti nel tempo , stili diversi, labirinti che ti distraggono, sinopie incompiute.Nell’abside un infinità di messaggi simbolici non tutti facilmente decifrabili. Ma uno è una altra meraviglia biblica. Le due offerte a Dio. Quella di Abele e quella del più grande dei sacerdoti di tutti i tempi: Melchidesec. Il pio, il devoto, l’umile.
Potete girare per ore fra sarcofaghi e visitare il museo ma visto quanto detto sopra avete visto il massimo.

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