Finalmente ! Francamente
non ce lo aspettavamo da una giuria coetanea di matusalemme e da un Presidente
della Fondazione che nel premio conta come il due di picche , che venisse
attribuito un riconoscimento alla Signora La Sala. Anche se non è fra i “primi”
la Signora si saprà accontentare sapendo di aver scavalcato avversari indigeni
della levatura del Vitale , della Zuccaro e di quel Ezio Spataro (dato per
disperso) e fra gli scalpitanti Nino Di Sclafani, Franco Virga e codazzo in
aggiornamento. Ormai , credo, che fare ulteriori critiche a
questa “cricca” sia inutile perché in primis non la accettano e poi hanno fatto
loro la “mentalità mafiosa” del non dialogo e accettano che sia sempre uno e
solo uno da ben quarantanni il deus ex machina ! Ci vuole uno della
intelligenza poliedrica , seppur provinciale, a portare avanti una simile
esperienza. Chi altri potrebbe correre e percorrere i sentieri necessari per
aprire tutte le porte che gli servono. Usando come grimandello la religione e spinto anzi sostenuto da una
certa arroganza familiare l’uomo è ancora là a guidare come pupi i personaggi
del suo eterogeneo palcoscenico.
Quest’anno viene
premiata un attrice napoletana e dalla descrizione ci sembra più per la sua
napoleanità che per le sue doti artistiche.
I difetti a
Napoli li sanno gestire bene e questa premiazione alla “genialità” napoletana
ne è la riprova.
Speriamo che il
Presidente la Fondazione , che tutti gli anni cambia orientamento, ci saprà
dire e quantificare l’indotto di questo evento intervenendo con correzioni perché
siamo stufi di andare al mare proprio nel momento che inizia questo evento .
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