Anni fa esisteva una pubblicazione (o meglio una guida)
che in alfabetico ti elencava le varie personalità o meglio ti diceva chi fosse
il tizio. Ovviamente dovevi essere famoso per entrare in questo elenco.
L’evento che si inaugura domani(oggi) al castello è più o meno
la stessa cosa. Sarà piacevole “cercarsi” fra le oltre 2.000 fotografie che
Salvatore Pulizzotto ha in lunghi anni raccolto , archiviato e collazionato. E’
un album di “famiglia” collettivo dove è impossibile non ritrovarsi. Tutti gli
anni ci viene offerta questa possibilità e solo recentemente si sta seguendo un
tema per aiutare i visitatori : quest’anno si è scelto di esporre “i
contemporanei” cioè quelli facilmente riconoscibili , insomma i “viventi e i
vicinali”. Per quelli irriconoscibili
bisogna farsi aiutare dai parenti o dagli amici perché molti sono cambiati e da
magrissimi oggi sono felicemente obesi, i longilinei si sono curvati. Purtroppo dalle foto non emerge
il carattere ma uno specialista mi ha assicurato che il carattere nemmeno dopo
cinquantanni cambia e quindi è bene diffidarne o non avvicinarsi a certe foto !
Quello che emerge è la tenerezza che ispirano queste foto che ti portano a fare
qualche riflessione. Vedendoci nelle
foto ,oggi sembriamo tutti veggenti o indovini perché oggi sappiamo cosa ne è
stata della nostra vita e il vederci bambini o adolescenti mai avremmo immaginato
allora come saremmo stati oggi. Intanto il Pulizzotto aggiunge un'altra medaglia
alle sue recenti 18 mostre e presto bisognerà farne un bilancio sperando che
qualcuno capisca che “da soli non si va da nessuna parte” !
L’evento verrà commentato da Franco Virga.
E qui vi ricordo la regola della reciprocità: non andate
agli eventi di chi snobba gli altrui eventi !
La foto esposta nella mostra oggetto della provocazione... |
Mi corre obbligo segnalare due episodi che mi hanno un pò
sorpreso seppur vaccinato alla qualsiasi.
Sulla foto che pubblichiamo qui sopra qualcuno ha aggiunto una
didascalia poi corretta con lo scudo della svista. I presenti nella foto,
coinvolti in vari ruoli in un corso, venivano definiti “Allitràti” anzicchè “Allittràti” .
Svista o non svista , provocazione o no, fatto sta che…
Il secondo non so se definirlo “presa per il culo” o …. (
le figlie della donna vana…). Entrando nella sala usi parole di incoraggiamento
verso chi sta allestendo la mostra e in tutta risposta si sente un lamento (o
imprecazione) perchè al Decennale Battello gli sono stati concessi solo due tre
metri lineari di parete… Allora ti chiedi perché non hanno fatto una mostra
dedicata, ecc.
Due ore dopo ripassi e trovi un enorme lenzuolo azzurro
di circa dieci metri e tutta la parete di destra del salone piena di foto e
polistirolo : Altro che tre metri ! Sarà bene che i visitatori si premuniscano
di una lente di ingrandimento perché le foto sono a livello di … foto tessere !
Anni or sono ad un incontro fra amici diedi il titolo di “Hic sunt Beones” parafrasando il messaggio inviato dalle legioni in Africa ai romani. Questo incontro mi procurò il titolo di “ubriacone” più volte indirizzatomi da un mascalzone , che poi estese al gruppo politico dei giovani riprendini. Non vorrei che il termine “allitrati” giustificato come svista ma emesso da chi è vicinissimo all’autore del termine “ubriacone” avesse ben altro obiettivo.
RispondiEliminaGià don Fortunato Di Noto ci ha messo in guardia da Face-book come strumento di pedofili, ma non ci disse e non precisò se è anche usato da “allitrati e allittrati” !