DUVIRI
(con note di costume a margine)
Quasi un obbligo. O meglio un dovere. Parte come minimo dall’influenza. Dall’influenza in poi sei tenuto a far visita, non potendo devi fare almeno una telefonata e lasciare un segno che ti sei interessato. In caso di malattie più gravi o importanti ti corre l’obbligo della presenza. Se sei compare i tuoi obblighi arrivano ad una presenza costante e visibile. Se il degente è lontano i parenti locali sono autorizzati a ricevere le visite ma si resta obbligati almeno alla telefonata. A sera i parenti relazioneranno sulle visite e telefonate. Quasi giornalmente il degente chiederà di chi si è interessato a lui, controllando chi ha telefonato. Sbalordendosi per gli assenti ingiustificati. I più ligi fanno visita o “duviri” già quando il termometro supera i 37, poi ogni viaggio sia alla partenza che all’arrivo, poi la visita all’ospedale ed infine a conclusione. Il visitato misura amicizia e dovere e quando può ti sollecita la visita elencando al visitatore tutti coloro che ci sono già stati e dolendosi per chi non è già stato. In caso di defunti si distingue fra chi è venuto in chiesa, chi solo al corteo verificando con i presenti assenti e presenti, sbalordendosi degli assenti ingiustificati. Ai funerali quando vedete uno che vaga per le navate è il cosiddetto testimone che “accerta “ le presenze e che alla prima occasione ti saprà dire chi, quanti e dove erano presenti. Altre forme sono i “sangiovanni”, le novene, le condoglianze, le inaugurazioni di negozi e attività. (continua)
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