mercoledì 10 agosto 2016

Giusto Sucato un’artista che ha promosso il territorio valorizzando l’arte povera




Giusto Sucato se n’è andato nel sonno senza nemmeno accorgersene per lui forse la morte migliore, dopo tanti anni di sofferenza sopportata con una grande dignità.
Ci eravamo conosciuti negli anni 70, quando accompagnava giovanissimo Francesco Carbone, seguendone sia il Movimento delle Comunità di base che il modello culturale estetico dell’arte cosiddetta povera che si andava definendo all’interno del Museo di Godranopoli.
Quello che mi colpiva di Sucato era la sua creatività, con il ridare smalto ai vecchi arnesi del lavoro contadino ed artigiano, che ridiventavano vivi e palpitanti attraverso una visione culturale che lo vedeva in contrapposizione alla tecnologia imperante in quegli anni.
La nostra era un’amicizia bella, cresciuta insieme al pittore Mimmo Vitale, sempre attorno alla figura magnetica e carismatica di Ciccino Carbone che ci coinvolse in diverse iniziative di Incontrazione con Beno Mazzone sul tema dell’arte legata al territorio.
Francesco Carbone lo considerava come un figlio spirituale e nel 1998, in occasione della mostra tenutasi a Fiumara d’arte, presso la Sala Bianca di Castel di Tusa, lo definì “ Inimitabile inventore dell’arte del fare “. E nella presentazione di quella mostra, intitolata “ Sedie” Carbone scriveva : “una notevole influenza operativa gli è derivata dalla sua collaborazione attiva ( e sin dalla creazione) , con il Museo Etnoantropologico di Godranopoli, di cui ha voluto proiettare gli intendimenti e le operazioni, creando nel suo paese, Misilmeri , un’apposita galleria d’arte omonima alla struttura di Godrano , la quale ha già al suo attivo una interessante serie di rassegne corredate da dibattiti pubblici sulle situazioni dell’arte contemporanea “.
È stato un’artista ecclettico di cui si continuerà a parlare per le opere ed il messaggio che da loro promana, ma oggi mi preme porre in evidenza il suo carattere mite, la sua bontà unita ad una umanità senza pari che trapelava da tutto il suo essere.
Ciro Spataro

1 commento:

  1. Avevo chiesto all'autore dell'articolo un suo commento e non un comunicato stampa da diffondere a tutti i blog. Se a questo signore manca ancora visibilità è grave ! E'difficile applicare la deontologia , ma noi non siamo in politica e la regola del "minni futtu" a noi non sta bene !

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