Ho conosciuto questo ragazzo , educato, sensibile . Ricordo
che quando lo incrociavo lui veniva a “baciarmi” con quel sorriso di “bravo
ragazzo”. Ero già amico dei genitori e della sorella. Abitano nella nuova casa
dove prima abitava mia nonna. E così per anni pensando a mia nonna ricordavo
questo musicista delicato. Dire cosa sarebbe diventato non è retorica che mi
piace. Mi piace incontrare la sua famiglia. Riservati nel dolore, costanti
nell’affetto. Una famiglia che è lo specchio della nostra gente marinese. Gli
si vuole bene perché incarnano il meglio di noi. In questo anno che il destino
ci ha portato via tanti giovani ha fatto bene Pino Taornina a ricordarci
Carmelo che tutti avremmo voluto per figlio, per fratello per amico. Ho sempre
soggezione quando incontro questa famiglia. Io non valgo nulla nei loro
confronti. Una forza sovrumana ed una dignità eccezionale li distingue. Due
genitori strappati alla normalità , una sorella privata di un affetto cosi
grande meritano rispetto. A me hanno insegnato tanto pur non avendoli
frequentati intimamente. Se posso vorrei
mi sia concesso pensare che Carmelo in questo momento lasciata la “squadra”
“quaggiù” ora suoni in cielo alla presenza di Dio. Dedicando i suoi
concerti alla sua famiglia che non ha mai smesso un minuto di pensare a Lui.
Ma lascio a Pino
Taormina , che lo ha conosciuto bene, parlarci di Carmelo
Carmelo Mancino è
nato a Marineo il 19 ottobre 1970. In giovane età ha frequentato la Scuola di
Formazione Musicale delle Fondazioni Culturali “Gioacchino Arnone” di
Marineo. Nel 1984, comincia a prendere lezioni di flauto dal noto maestro
Gerardo Petruzziello di Palermo. Segue la sua iscrizione al Conservatorio “Vincenzo
Bellini” di Palermo e si diploma nel 1990, a soli 19 anni, con il massimo
dei voti. Nel 1986, Carmelo partecipa alla costituzione del quartetto
flautistico “Gymnasium“, col quale inciderà un CD per la casa
discografica “Bongiovanni” di Bologna. I quattro musicisti si esibiscono per
anni in Italia e all’estero: gli ultimi concerti li terranno a San Pietroburgo,
in Russia, e a Bruxelles, in Belgio. In Belgio ha modo di partecipare anche a
diversi seminari musicali organizzati dalla Comunità Europea. Nel 1993, ottiene
l’ incarico per l’insegnamento del flauto traverso nelle scuole medie ad
indirizzo musicale, con sede di servizio presso la scuola S. Riccobono di San
Giuseppe Jato. Nel volgere di pochi anni, il flautista marinese si dedica con
successo all’attività concertistica con il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro
Bellini di Catania, l’Orchestra Sinfonica Siciliana e l’Orchestra da Camera
Siciliana, della quale era Primo Flauto. Intensa è anche l’attività da solista
e con diversi gruppi da camera siciliani, dal novembre ’93 al gennaio ’94,
tiene dei concerti programmati dalle Fondazioni “G. Arnone”. Nel 1995 vince un
prestigioso premio nazionale a Lamezia Terme, classificandosi, “Migliore
Flautista d’Italia“. La vocazione di Carmelo Mancino era quella del grande
concertista, e per questo fine non si stancava mai di studiare. Nel 1996,
Carmelo aveva portato a termine il corso di perfezionamento triennale presso la
Scuola di musica di Fiesole, sotto la guida del professore M. Ancillotti, e si
accingeva a preparare l’audizione di ammissione alla Scuola Superiore di
Parigi. Carmelo Mancino si è spento improvvisamente il 15 giugno 1996, alla
giovane età di 25 anni. Professionalmente si è distinto per la grande
creatività musicale, che nascondeva un estro raffinato ed una notevole
padronanza dello strumento. Di Lui tutti ricorderanno la bontà d’animo, la
grande disponibilità verso gli altri, la sua grande simpatia, la sua Arte!
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