Sin
da giovane quando salivi su un aereo
Alitalia , in qualsiasi posto ti trovavi, da Algeri a Istambul da Alessandria a
Famagusta, da Praga a Warsavia bastava finire di salire la scaletta e ti
sentivi a casa. Era la prima tappa di un lungo viaggio di rientro che ti
avrebbe portato a casa. Sapevi sempre cosa ti costava il biglietto e le
condizioni e soprattutto c’era quella gestione “logica” di tolleranza sui
bagagli e su tante altre cose. Tutto questo lo abbiamo pagato e quindi ogni
minima tolleranza ti è stata conteggiata con il dissesto economico o meglio
questa compagnia da compagnia di bandiera è finita compagnia di “cannavazzu”
che ancora oggi inghiotte miliardi che noi non riusciamo mai capire perché alla
fine vengono scaricati su di noi. In questi casi esiste un management di incompetenti
che andrebbero impalati nelle piazze pubbliche. Ho preso un biglietto perché
Meridiana che finalmente sulla rotta Milano Palermo funzionava (pensate che
accettava un bagaglio in stiva ed uno a mano in tariffa , una tariffa
accettabilissima, non quelle da 20 euro da imbroglioni professionisti) alla
fine “qualche mafiosetto” ha sospeso … Il mio biglietto ,controllare sempre
bene anche nei piccoli dettagli, prevedeva un solo bagaglio di 8 kg e quindi
avendone 11 (di cui 2 kg la sola valigia) avrei dovuto pagare 55 euro per 2 kg
su un biglietto di 104 euro su una rotta Milano Palermo e
viceversa dove un passeggero porta sempre cassate, cannoli e salsicce oltre a
computer e carte per non dire biancheria e vestiti. Quindi devi viaggiare senza
biancheria e vestiti. Ma questo
management ,già esperto in fiaschi commerciali a livello di miliardi, metta il biglietto a tariffa e non prenda per
il culo la gente con trucchetti da specialisti da tre carte indovina dove è il
cavallo e non da manager laureati in prestigiose università per scaricatori di
porto. Mi sono trovato dentro un aereo semivuoto di cui noi ne pagheremo il prossimo
fallimento. La smettano di prenderci in giro e vadano a gestire i depuratori perché
le loro capacità manageriali forse là potrebbero funzionare. Otto kg di
bagaglio è una vergogna soprattutto quando questa compagnia continua a creare
buchi con un management che sa solo inventarsi solo “sputi” verso i suoi
clienti. Si dimettano o meglio si suicidano. Vergognosi
! O meglio se alla fine questo buco di miliardi ricadrà su di noi prendiamoci
noi la responsabilità : boicottiamola !
giuseppe.tegoletto
RispondiElimina23:14 (13 ore fa)
Gentilissimo Sanicola, non ho capito bene: un solo bagaglio di 8 Kg oppure era anche possibile portarne in stiva un altro in aggiunta a quello a mano? Grazie per la risposta, Giuseppe
Carissimo amico, le debbo due risposte. La prima : ma cosa ci fa lei in questo paese di anonimi, conigli e perfetti ? Non si vergogna a firmare i suoi messaggi ?
RispondiEliminaEcco la seconda. Da tempo volevo pubblicare un manuale del viaggiatore semp'lice, del povero Cristo vittima delle compagnie aeree, ma le regole sono sempre in evoluzione e appena la impari subito la cambiano. Quella che va per la maggiore (credo sia inglese se vuoi l'indirizzo devi sfogliare mille fogli come facevano gli imbroglioni delle encicloperie) quella che ci ha imposto un solo bagaglio di 20 kg non in stiva ma a mano con cui ho ferocemente litigato perchè avevano cambiato mettendotelo in stiva con il rischio del computer e dei tuoi valori personali, questa compagnia che non ha capo scalo visibile ma decide tutto l'addetto ai bagli che spiega ad un capitano di aereo ,entrambi non si capiscono, di lasciarti a terra . Sono ormai diventati come gli "scafisti". Alitalia mi ha venduto un biglietto comprensivo di 8 kg di bagaglio e se perdi l'aereo perdi anche il ritorno.
Al di là di ogni commento nervoso lei chieda sempre prima chiarimenti e non si fidi mai perchè il loro obiettivo non è offrire un servizio a pagamento ma sperperare sugli oneri accessori impossibile a prestabilirli tutti.
Bisogna volare solo con chi in quel momento e mediamente corretto. Se la gente ormai spedisce i bagagli con le poste vuol dire che hanno fallito la loro capacità commerciale.