"Archeologi" al lavoro |
Imbarazzatissimi all’inizio
, poi messi a nostro agio demmo libero sfogo a tutta la nostra “sapienza”
sfociando in una nuova archeologia :quella della fantasia . Eravamo i figli di
Padre Calderone e di Heinrich Schliemann . Proprio in quegli anni usciva il mitico
Civiltà Sepolte (ancora oggi sempre ristampato) che noi alternavamo con Le
Antichità Siciliane . Per metterci alla prova Ciru Giastella il grande mi
chiese a bruciapelo il significato della parola “ubertosa “ che mi ero annotato
da chiedere al professore certo che si trattasse di un termine tecnico
scatenando l’ilarità oltre che del “ciro il grande” degli altri che
giornalmente ci attorniavano bramosi di trovarci in fallo.
Spiegai al professore
che seguendo le Antichità Siciliane cosi come fece lo Schliemann a Troia noi
indagavamo su una certa “Ancyra” certi che si trovasse nel sito della
Montagnola (teoria durata sino a pochissimi anni fa quando una tegola stravolse,
senza provarla, questa teoria ). Dissi allora che una tegola non fa primavera e
che necessitassero altre prove , come minimo quella dell’argilla . La cosa fini
lì perché pur di oscurare il nostro massimo storico gli stava bene spostare di
almeno 100 km
una città da un punto all’altro della Sicilia.
Lo convinsi a venire a
Marineo e così ce lo vedemmo davanti il circolo Omnia un primissimo pomeriggio
e non lo lasciammo andar via sino a quando non ci “catalogò” tutti i pezzi da
noi ritrovati sino a quel giorno. Quei
pezzi furono poco dopo esposti nella mostra “archeologica” che allestimmo alle
anime sante nel 1957 preceduta da un intervento di Padre Tuzzolino e da un mio
resoconto “degli scavi”.
Il nostro rapporto con
Vincenzo Tusa rimase come una pietra miliare e fu Giovanni a ricordaglielo in
successive visite fatte a Marineo.
Ieri leggendo della
presenza del figlio Sebastiano a Marineo mi sono ricordato questo episodio
,forse sconosciuto al figlio. Quella è stata una “primavera marinese” ricca di
tantissimi altri episodi .
Ps.Ho chiesto un parere all’Ass. alla Cultura Ciro
Spataro sulla serata e soddisfattissimo del risultato mi ha segnalato l’idea di Giovanni Perrone (Bravo Giovanni !)di
distribuire la fotocopia del Grusiteru distribuita e poi letta nella serata. Già
altra volta abbiamo distribuito una fotocopia del Grusiteru al castello e la
serata fini che la lady dei patronati
allora mi definì “vastasu” perché volevo che i beni culturali collegabili a
Marineo qui ritornassero . La fotocopia mi fu buttata in faccia assieme a
qualcos’altro ! Questa era la cultura in quell’epoca dove il castello era uso
privato non dei Beccatelli ma dei cafoni !
RispondiEliminaCaro Onofrio, ho letto con piacere quanto hai scritto nel tuo blog sui nostri incontri con l’archeologo Tusa. Mancavi tu alla serata, ma ti abbiamo pensato.
Il professore Tusa (figlio) si è commosso nel leggere uno scritto di suo padre e nell'ascoltare il racconto dei nostri primi incontri e dell'attenzione donata dal padre all'opera dell'Omnia. Inserirà l'articolo di suo papà nella raccolta degli scritti che sta preparando.
Cordialmente
Giovanni
In una comunità dove tutto ciò che riguarda il passato viene infangato da una cricca di pseudo intellettuali cresciuti nell'odio e nell'invidia anch'io mi sono commosso nel leggere il tuo messaggio. Purtroppo sino a quando questi sono in circolazione non ci è concesso di andare in "pensione" e i giovani sono tutti eredi dei difetti dei loro genitori perchè non siamo stati abbastanza cattivi. La nostra è stata una primavera bellissima e irripetibile . Mi è mancato discutere con il prof. Sebastiamo di archeologia marina perchè a quei tempi era inisestente e quando negli anni recenti è diventata scienza mi sono tuffato su tutti gli scafi recuperati da Cipro a Comacchio (Spina)ricevendo le stesse emozioni di allora. Vedo che a Marineo la cultura ,lentamente si riprende, e spero non finisca come prima con la presentazione di libri che danno lustro solo a bibliotecari (che poi non li acquistano nemmeno per la loro biblioteca, e ad assessori che vogliono riempire spazi che meritano ben altro. Non si faccia l'errore di prima che veniamo considerati pubblico per dar lustro a cafoni ...
EliminaAlzare la mano chi ha letto il libro... bisognerebbe chiedere...