Sono quasi incredulo !
Forse ci avviamo ad abbinare le “risorse" (e plurime) locali agli
eventi locali. Cerchiamo sempre “eccellenze” forestiere per presentare ,
presenziare , incensare quello che produciamo. Ora a leggere la
locandina dell’ultima fatica della Signora La Sala, scorrendo chi
presenzierà e commenterà il suo lavoro mi punge un sottile senso di
orgoglio che nel mio paese abbiamo figure da affiancare alle eccellenze
che vengono da fuori. Bastano
tre nomi per riportarti il sorriso in mezzo a tantissimi xenogumeni
(termine greco che usavamo in Grecia per indicare chi era estero
dipendente). Brava la La Sala a scegliere tre figure “locali” : La Lo
Faso (che sa parlare di cosa presenta) la D’Anna (che
desidera partecipare sempre a ciò che la riguarda) e la Salerno che
conosce il suo lavoro. Gli altri sono ospiti istituzionali .
Anche
questa volta facciamo il tifo senza sapere di cosa stiamo parlando e se
non fosse per il titolo e qualche segnale già avuto in precedenza dalla
La Sala, potremmo supporre di stilare un vademecum in difesa dell’Homo
che ha perso un po’ della sua sapienza da quando esercita un
femminicidio che non gli appartiene e non glie è congeniale.
Spiace
non aver inserito una qualificata presenza maschile (il Ciro Spataro è
il padrone di casa) perché questi monologhi al femminile sono noiosi e
vuoti e ci offendono , soprattutto quando si parla di uomini in
generale.
Spero che in un prossimo incontro (mi riferisco a Lei dott.sa Salerno) trovi
qualche figura che ricordi che uomini e donne sono complementari in
tutto e ,dopo aver letto il libro, potrò candidarmi a difendere , più o
meno come fossimo in campagna elettorale, quello che resta della
positività dell’uomo.
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