MEMORIE E SMEMORATI MARINESI
“Rimangono
quel gruppetto di intellettuali (i rancorosi) che avendo scelto , per
il momento, il silenzio aspettano che l’Eleuterio esondi per fare come
al solito i profeti a matula . “
Con questa frase ho chiuso la mia nota di ieri … e fu sera e fu mattina … ed ecco la risposta !
“ L'amico
Rosario Daidone, uno dei maggiori esperti nazionali dell'arte maiolica
siciliana, mi ha inviato poco fa un delizioso ritratto del nostro paese
natale scritto con lo stile di Leonardo Sciascia. (fv)
MEMORIE MARINESI
di Rosario Daidone
Una volta, quando a Marineo arrivava un On. (si fa per dire) era ricevuto con tante premure. Applausi quando scendeva dall'automobile, accompagnamento sino alla sezione e alla sacrestia (Marineo era generalmente frequentato da democristiani). Salito sul balcone (quello centrale nella piazza detta stranamente del Popolo), affiancato dai piu' affezionati, faceva molte promesse che sapeva di non dover mantenere; aumentando il volume della voce al momento opportuno si prendeva la dose abbondante di applausi (in primissima fila i piu' fedeli con le mani calde e spellate) poi sulla macchina nera (ancora non c'era quella blu), riaccompagnato dai ragazzini che correvano dietro l'automobile, pregustava l'abbondante raccolto di voti e... Dopo le elezioni, a risultati certi, qualcuno "entrava" alle Poste, qualche altro alla Regione, qualche altro nelle Ferrovie o, come usciere, in banca. Ma i rubinetti dell'acqua restavano asciutti, le strade mantenevano intatte le buche, le scuole senza riscaldamenti. Nella sezione DC i pochi "civili" giocando a carte aspettavano le nuove consultazioni elettorali per ottenere qualche altro impiego. I rubinetti sarebbero rimasti ancora asciutti, le buche sarebbero aumentate nelle strade, le scuole senza riscaldamenti. Il paese, generoso e inconsapevole, barattava una decina di posti per gli scansafatiche con mille e mille voti a favore dell'On. (si fa per dire ancora) di turno. Quella si' che era solidarietà' paesana! (rd)”
Ora
annotiamo che questi nostri “fuoriusciti volontari”, falsi cincinnati
hanno la capacità di trasmettere il loro pensiero “cumulativamente” e su
varie situazioni. Ed ecco che mentre tutti cerchiamo un nuovo “volto”
che possa “proporsi” a Primo Cittadino (e che sia preparato per affrontare insulti di tutti i tipi) non avevamo pensato a rd “critico
ceramista” a livello nazionale ma , (seppur una sola volta avesse
inciampato sulla carica) sarebbe accettabile per via del suo
ultradecennale esilio e bisogna ammetterlo silenzioso ritiro. Ora questa
testimonianza va interpretata partendo come inizio di una campagna
elettorale (il Ribaudo ha già iniziato: lo abbiamo visto a messa
trattare con Dio e in alternativa con San Ciro, e poi durante il
carnevale in una maschera indecifrabile) o come “scambio di elogi” fra
persone che non contente del loro mestiere si tuffano in politica con la
solita funzione del critico perenne esentato dal fare. Non siamo nelle teste altrui ma le coincidenze da valutare sono tante. E se partiamo dalla “scandalosa Democrazia
Cristiana” a finire alla “Maiala Petacci” ci viene da chiedere dove
erano e cosa facevano questi signori mentre gli altri violentavano il
Paese.
Ma
ora il discorso si allarga con l’intervento firmato (guarda caso…) di
Franco Virga che subito accodato a quello del rd non ci danno il tempo
di chiarire cosa vogliono e dove vogliono andare !
Provate a dircelo chiaramente voi che avete esperienza , ma non il giorno prima delle elezioni.
Domani vi diremo come abbiamo interpretato il vaticinio del “Vate di Piano del Re”.
Ps. Crediamo di essere maturi per affrontare una campagna elettorale senza veleni. Proviamocci.
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