venerdì 31 gennaio 2014

VIVA VIVA SANTU CIRU !


Una delle due icone greche in legno e dipinta in oro da me commissionate ad un artista greco negli anni '70. 


San Ciro …no San Giovanni Bosco…
Un “povero” emigrante devoto soprattutto al San Ciro “puvureddu” che ha programmato il suo “venerdi di passione per San Ciro” rischia di venire coinvolto in qualcosa di inspiegabile e soprattutto più grande di lui. Partiamo da l’altro ieri…
Seguendo le tracce di un personaggio femminile eccezionale, Ipazia, nei giorni che il corpo di San Ciro veniva trasferito nella Biblioteca di Alessandria dando spunto alla plebaglia di scatenarsi ,appunto, contro questa donna bella oltremisura (da lì la mia infelice battuta, da incredulo,se fosse possibile per una donna essere bella e nello stesso tempo intelligente oltre misura…) tramandandoci una delle più raccapriccianti scene di “femminicidio” che la storia ricordi. La diatriba se fosse il vescovo (annoverato fra i sapienti dalla Chiesa) il mandante o il romano ponziopilato di turno è ancora accesa e troppo difficile da schiarire. O meglio ci siamo imbattuti su quel San Ciro “grazioso” ,nel suo tempo, segnalando una pagina sfuggita ai copiaincolla suoi biografi ufficiali e locali. Non fosse per il calendario (31 gennaio) molti non ricorderebbero il martirio del Santo, ma è proprio il calendario che ci penalizza perché è difficile al 31 gennaio trovare la ricorrenza di San Ciro “letteralmente” sfrattato dalle new entry alla Padre Pio spalleggiati dai cattolici della teologia della liberazione cancellatori dei riti devozionali e del culto delle reliquie. Ora non vogliamo con questo dire che chi è preposto ,per esempio, alla custodia della memoria ,confraternite ecc., anzicchè occuparsi solo di luminarie avrebbe fatto sua la battaglia “della memoria del rito” , venerdi prossimo non avremmo festeggiato San Giovanni Bosco…ma…
Sono stato svegliato di soprassalto , tipo secchio d’acqua in faccia, a rischio imprecazione blasfema da un San Ciro arrabbiato tenuto a freno a malapena da due delle sue compagne e da quel San Giovanni di Edessa a cui andava il posto del San Giorgio usurpatore marinese. “Eudossia tu prepara il caffè e tu metti in ordine! E tu Titta apri le finestre ” .Come suo solito , abituato per professione a dare ordini, non ascolta nemmeno la replica del Titta che precisa che lui non è il Battista ma il semplice seguace , ex militare, di Edessa . Sempre come al solito lui è di poche parole (il suo motto è sempre stato: c’è un tempo per i miracoli ed uno per le parole,oggi…). Vuole conto e ragione da me perché di calendari che citano la ricorrenza del suo martirio in pratica non se ne stampano più. Lo invito a fare la domanda al suo clan di corso dei mille , al parroco , ai suoi biografici, ai suoi confrati al suo Superiore (sic) ! Cerco di difendermi portando a mio favore il titolo di “fedele non autorizzato” e basta. “E’ dai tempi del mio biografo antropologista che nessuno si occupa di me in modo “intellettuale”. Roba da far sbiancare tutti i Superiori precedenti. E’ arrabbiatissimo. Tento una mediazione, certamente non dovuta. Guardi il nostro è il primo caso in una confraternita in pratica gestita dalle donne. Il loro voto conta il doppio: prima alle votazioni e poi a casa dove ,conoscendole, sappiamo quanto contano i loro mariti. Apparentemente spolverano l’urna a tutte le acchianate e scinnute , ma come dice il proverbio: non c’è urna che si muove se consorete non vuole . Insomma , senza che il clan abbia mosso un dito , San Ciro è sparito dai calendari. Ma per far posto a chi ?
2- continua

giovedì 30 gennaio 2014

PUNTUALIZZIAMO....



Pienamente d’accordo con gran parte di quello che lei ha scritto, ma una coalizione di candida e va ad  amministrare  perche ha un progetto,  io a differenza di molti sono contro il taglio delle indennità di carica perchè cmq è un importo irrisorio se consideriamo l’impegno e le responsabilità  che dovrebbero avere  sulle spalle gli  amministratori .Il compito di sindaco , assessori e consiglieri è quello di trovare le soluzioni per migliorare lo stato delle cose sempre per gli interressi dei cittadini e del popolo che essi rappresentano , altrimenti che cosa ci andiamo a fare in municipio. Se cominciamo a distruggere la differenziata perchè così com’è non conviene, vendiamo il macello perchè è improduttivo, il cimitero lo facciamo fare ai privati perchè non siamo più in grado e capaci di progettare farci finanziare e seguire un opera, chiudiamo il cimitero di pomeriggio perchè non siamo capaci di imporre le regole ai dipendenti e così via. In questo modo tutti possono fare gli amministratori basta eliminare tutto quello che è difficile da portare avanti, sviluppare e migliorare . Sono convinto che in 6 mesi non si possono  dare giudizi  affrettati e sommari sull’operato  dell’amministrazione attuale ma oggi questa  ha tutto il tempo necessario per progettare e portare avanti un disegno complessivo altrimenti a parte il cappio o la ghigliottina come  consiglia lei ci rimane solo il commissariamento e sarebbe una sconfitta per tutti. con stima A.S.


Ero sbalordito (ero presente) quando la Signora Costa si mise a sbraitare contro il Barbaccia , reo di aver promesso “ai suoi elettori( del Barbaccia)” di tagliarsi (per un marinese) le vene  decurtandosi l’indennità. Promessa fatta agli elettori (nessuno dei quali si è lamentato )del Barbaccia e non ai compagni  . Morale volesse che la stessa richiesta fosse fatta all’onorevole con gli stessi termini e con l’aggiunta di pubblicare ,lui e parenti, i suoi conti personali(come la legge prescrive) ! Lo scopo è il falso ideologico di chi toccata nel ginocchio grida di essere rimasta in cinta. Osceno.
La differenziata è un tema relativamente complesso. Il prof americano che veniva a comiziare a Marineo (quello che  disse in faccia, ai manumanchiani silenzio o me ne vado, quello della similitudine del gelato)  ci parlò sempre “dei benefici” della differenziata anzi era l’uomo dei “rifiuti zero” della cui proposta , consulenti a amministratori del tempo, non presero in considerazione nulla. Lui era il teorico che “nulla dovesse differenziarsi “ non esistendo rifiuti. Ora il disappunto dei cittadini nasce dal fatto che per anni ci sono stati nascosti i dati le informazioni. E quando Puccio gridava che noi eravamo i pazzi a non vedere la immensa truffa ai danni del cittadino che ignorava che la fatica fatta nel differenziare finiva come la tela di Penelope. Cosa fare. Ecco i limiti del sindacalista (simbolo del fatuo) che vuole diventare imprenditore baronetto. Ciascuno il suo mestiere ! Noi abbiamo pagato per un servizio non reso ed ecco che torna a funzionare la ghigliottina … E’ anche vero che tutti i funzionari e tecnici che si sono succeduti  potrebbero scampare alla ghigliottina restituendo la laurea o attestato che sia,  facendo mea culpa per incapacità lampante. D’altra parte gli unici che avevano esperti in materia erano i riprenditi ma non mi risulta che abbiano mai avanzato suggeriementi. E , mi consenta, in questa nuova amministrazione dove si scannano per mille euro non credo possano  esistere capacità superiori alla media. Far costruire un cimitero a privati potrebbe essere un percorso , ma come si è visto l’idea è viaggiata pari passo con il problema “ancestrale” delle tangenti, ancora non date non prese ma prenotate, Per i turni al cimitero il problema si risolve facilmente: trasferiamo tutto il personale alla differenziata e affidiamo il lavoro a privati con clausole precise.  
 Caro amico,  il bello è che uno qualsiasi  può diventare papa (senza maiuscola e senza accento) a Roma  !
                
Ps. Assistendo a Palermo alle nomine di laurea su centinaia di laureandi il 98 per cento si  laureavano con 110 e lode. Quindi qualcosa dovremmo aspettarci da questo ammasso di sapienti …
Una comunità che ha una grande forza produttiva (artigiani, muratori, ecc.ecc.) va ancora alla ricerca della evasione fiscale…

mercoledì 29 gennaio 2014

USIAMOLA LA GHIGLIOTTINA !



Presto pubblicheremo i nomi dei prenotati
Caro Onofrio il suo ultimo articolo sulla differenziata mi lascia perplesso, non capisco se è scritto sul filo polemico ironico o se dice vero. L'aumento spropositato della tassa sui rifiuti è dovuto per ammissione del sindaco Barbaccia per la superficilità compiuta nell'approvare alla chitichella il sistema tares , il plauso per la differenziata non va ne all'attuale ne alla passata amministrazione , va solo a Marineo e ai marinesi che giornalmente si impegnano a compiere il proprio dovere civico. Per il resto devono essere gli amministratori a trovare le soluzioni adeguate  , il problema è che sempre per ammissione dell'amministrazione durante la conferenza, "non c'è piano strategico in merito" si sono persi tra regolamenti srr ato e minchiate varie. La differenziata fatta a Marineo è un fiore all'occhiello per tutta la provincia ma purtroppo i fiori vanno coltivati e curati  altrimenti appassiscono e vanno gettati via  "nell'umido" Con affetto  A.S.  Marineo 29.1.2014

L'unica alternativa alla ghigliottina !
Lei crede, caro amico, che si possa prendere sul serio qualcosa a Marineo ? Lei spesso la ha sperimentato sulla sua pelle “l’affetto dei suoi compaesani”. Noi abbiamo tutti i difetti degli italiani con l’aggravante del “non carattere locale” . Qualsiasi cosa tratti , nelle  località emergenti , senza professionalità non ha futuro. Purtroppo per i rifiuti la maggiore responsabilità va data alla precedente amministrazione. Tutti eravamo orgogliosi del presunto risultato. Abituati ad avere pulito dentro casa non ci siamo ricordati che noi scopiamo davanti porta dimenticando cosa succede un metro dopo. Nessuno si è preoccupato cosa succedeva all’autoparco e dopo. Lì abbiamo perso tutti la nostra battaglia. La foto che ho pubblicato è una coltellata o un requiem per l’amministrazione precedente che avendo per le mani un arma vincente , per imbecillità la ha trasformata in harakiri non solo creando milioni di danni ma facendosi trascinare a fare il bagno al depuratore. Lei sa che la politica non è mai stata capace di presentarci mai una faccia pulita. Una non centomila. Persino i cattolici ancora oggi usano i santi come lingerie. Quindi il distinguo fra una o l’altra amministrazione è debole. Per cinque anni , incapaci e non so quanto moralmente corretti, ci hanno nascosto la loro immensa inettitudine dietro cifre ma soprattutto solo oggi si è abbattuto il muro di Berlino sull’ autoparco mostrando una inesistente differenziata. Ecco perché la triste immagine della ghigliottina  è reale. Durante la rivoluzione francese non si salvava nessuno. Funzionari  sostituiti continuamente, impiegati avventori (quelli a tempo) come zombi in ufficio, guerre interne feroci, non un tecnico capace di “fotografare” la situazione. Il tutto gestito malamente da un figuro che accusava tutti e tutto , complici una ristretta squadra di servi con il culo in aria come i musulmani. Sullo sfondo noleggi di mezzi a milioni, cooperative al limite dello sfruttamento umano , giri di responsabili allucinante, una guerra ( già persa in partenza) con il Coinres. Mentre alcuni mistificatori elogiavano lo stupro del nostro Comune superando le più grandi bugie nazifasciste. L’unico innocente è stato il cittadino che gioiva della sua differenziata ma non andava oltre. L’Italia è descritta dai media ogni giorno : truffe a tutti i livelli, don giovanni di merda che si fanno pagare l’albergo dallo stato per scopare  , assessori che “impongono contratti sessuali alle segretarie, a tutti i livelli la corruzione è a livelli impensabili. Basta guardare quella trasmissione dove “ed io pago?” per capire che le migliaia di opere non sono ferme per mancanza di fondi , palle burocratiche e cosi via ! No ! Il tutto è fermo perché la prima tangente è stata pagata , poi arriva la seconda amministrazione e vuole la sua ! E lei crede che il nostro paese sia “l’isola che non c’è?” . L’unica cosa che rimane da chiarire è se è il marinese cretino , se è l’uomo che è fatto cosi,  e perché ci lamentiamo quando il lupo (oggi si può dire il cretino) prevale su di noi.

CALOGERO MARRONE



IL SICILIANO MORTO A DACHAU OGGI E’ L’EROE DELLA CITTA DI VARESE
Aiutò moltissimi ebrei e oppositori del regime a fuggire in Svizzera
Una quercia è stata piantata in suo onore e memoria nel Giardino dei Giusti di Catania accanto a Giovanni Palatucci - commissario a Fiume - e Giorgio Perlasca, il diplomatico che fingendosi console spagnolo salvò oltre 5 mila ebrei ungheresi. L’eroica vicenda di Calogero Marrone potrebbe essere raccontata dalla Rai, in una fiction di sicuro successo.
Si deve invece ai giornalisti Franco Giannantoni e Ibio Paolucci con il libro “Un eroe dimenticato” (Edizioni Arterigere) la ricostruzione della vita di questo coraggioso straordinario personaggio, schivo ed irreprensibile sul lavoro, ricco di umanità e irriducibile anti-fascista, che aiutò moltissimi ebrei e oppositori del regime a fuggire in Svizzera.
Calogero Marrone era nato a Favara nel 1889 e alla fine degli anni Venti era un sergente in congedo reduce della prima guerra mondiale. Il suo rifiuto di prendere la tessera del Partito Nazionale Fascista gli costò diversi mesi di carcere.   
 Impiegato al comune di Favara nel 1931 si trasferì in Lombardia assieme alla moglie ed a quattro figli, come vincitore di un concorso per applicato al comune di Varese. Per le sue indiscusse capacità diventò molto presto capo dell’Ufficio Anagrafe.   
Grazie alla sua posizione di rilievo durante l’occupazione nazi-fascista rilasciò centinaia di documenti d’identità falsi ad ebrei ed antifascisti permettendo così di superare facilmente il confine e mettersi in salvo.
 Nel 1944, tuttavia, qualcuno segnalò la sua attività alle autorità e fu sospeso dal servizio dal podestà. Avvertito che l'arresto sarebbe stato imminente non volle fuggire, temendo ritorsioni alla sua famiglia, e il 7 gennaio del ‘44 venne prelevato da due ufficiali delle SS sulla base di un ordine del Comando tedesco di Varese che non lasciava dubbi: collaborazionismo con la Resistenza, favoreggiamento nella fuga degli ebrei, violazione dei doveri d'ufficio, intelligenza con i CLN. Accuse da fucilazione.
Da quel 7 gennaio Calogero Marrone, passò sotto il solo controllo della giurisdizione tedesca, prigioniero dei nazisti nel campo di Dachau dove morì di stenti nel 1945, dopo un penoso, sofferto itinerario attraverso altre carceri italiane.
Alla cerimonia di Varese di consegna del riconoscimento di “Giusto tra i giusti” ai familiari, era presente Manuela Marrone, nipote di Calogero e moglie di Umberto Bossi. “Io sono nata dopo la guerra - ha dichiarato Daniela Marrone - e mia nonna non mi parlò mai di questa storia. La riservatezza con cui ci protessero da questa vicenda è stata speciale. Avevano ritrovato la voglia di vivere e ce la trasmisero così potemmo vivere una vita felice”. Silenzi privati da rispettare ma intollerabili quelli pubblici, secondo il giornalista Giannantoni che tanto si è battuto per questo riconoscimento.   (M.S.)

TORNANO I CASSONETTI

L'infame differenziata ,costata milioni a Marineo
Già altra volta abbiamo segnalato “l’informazione a tempo” tipica a Marineo di una certa cultura “protettiva”. Il Barbaccia , finalmente sindaco, sfuggito al vassallaggio spatariano decide per la conferenza cittadina. Cioè applica il famoso “un giorno da leoni”, e spiega cosa succede per le tasse. Papale papale ! Non calca la mano sul macigno Coinres di cui lui è l’unico non responsabile ! A questo punto ci si aspetta in primis la relazione dei riprenditi (qui stiamo parlando di politica non di belle donne) che non arriva , ma nel frattempo esce la relazione del Taormina al solito misurata, filogovernativa (STREPITOSA LA FOTO) ma con quasi 5 giorni di ritardo dove alla fine si segnala la partenza dell’assessore “un ci trasi nenti” per non so quale manifestazione (non si è capito se a favore o contro le tasse). Nell’attesa del “rapporto riprenditi” volevamo segnalare cosa in pratica è successo fra le righe di tutto questo. Nello “editto Arnone” avevamo segnalato il “resurgit” dei cassonetti . Non sappiamo se fra “i brancaleoni” di Barbaccia ci sia una mente cosi fine da aver intuito e previsto il fatto. Fatto sta che il solo aver minacciato il ritorno ai cassonetti ha buttato il panico nel clan manomanca i quali subito si sono zittiti spostando l’argomento dalle “minchiate” delle indennità del sindaco (che mente diabolica questa paladina dei diritti degli avversari:la promessa elettorale fatta ai barbacciani e non ai manumanca) ai problemi a livello nazionale del Pd. Vi immaginate tornare ai cassonetti ? Tralasciando il fatto che ci sono validi motivi per farlo (la gente si è stufata di “fare la differenziata” solo loro e sulla loro pelle. La gente è l’unica ad averla fatta seriamente mentre gli altri scialacquavano milioni facendola pagare salatissima e poi a pochi metri vederla trasformata in indifferenziata , con l’uso di mezzi da noleggiare (che pacchia quelle cooperative) e senza una lira di recupero. Perché il metallo(lattine) contenuto nei sacchetti va lavorato e quindi perde valore, la carta contenuta nei sacchetti idem, la plastica diventa un rebus di tipi per tralasciare il resto. Oltre ai milioni di debiti accumulati con il doppio costo Coinres-cooperative-noleggi l’unica soluzione transitabile oggi è tornare ai cassonetti facendo la preselezione . 

Ripristinare i cassonetti ? No ghigliottinare...chi ha scialacquato
 
 Oppure usare tutto il personale comunale in esuberanza trasferendolo a differenziare all’autoparco la selezione dell’indifferenziata partendo dagli ex-coinres nessuno escluso. Questo abbatterebbe i costi della raccolta , il giro dei noleggi ecc.ecc. Ma quello che più spaventa è il fallimento di quella macchina propagandistica messa su dal nostro uomo a Roma esperto di finanza, colui che avrebbe portato nella nostra valle gli F35 , la Concordia (attenzione maiuscola) e il benessere nel Pd locale( tralasciamo i bollettini sulle percentuali…). Oggi il cittadino , sempre raggirato per la sua ingenuità, paga salatamene per un servizio inesistente perché la differenziata fatta cosi è una presa per il culo. La differenziata si fa partendo dalla coda non dalla testa. Si doveva iniziare (si è ancora in tempo) da dove finisce e come finisce , coinvolgendo da li il cittadino. Eppure avevano consulenti di qualità dall’americano al greco al lituano !Ad altra volta il commento sugli effetti devastanti che la cosa porterebbe su certuni …
1-continua

lunedì 27 gennaio 2014

LA MEMORIA DEL BENE



Il Giardino dei Giusti in ricordo dei piccoli grandi “eroi”
che hanno salvato migliaia di vittime dalle persecuzioni naziste.
Un Giardino dei Giusti a Marineo? A Palermo c’è già
Giorgio Perlasca e Gino Bartali. Giovanni Palatucci e Don Enzo Boni Baldoni. Ed altri 410  Giusti italiani che durante l’ultima guerra, a rischiodella loro vita, hanno salvato migliaia di persone dalle  persecuzioni naziste.  Per onorarne il coraggio e la memoria esiste a Gerusalemme un luogo chiamato Giardino dei Giusti. A idearlo è stato, all’inizio degli anni ’60, Moshe Bejski, un sopravvissuto ad Auschwitz grazie al celebre ed eroico Oskar Schindler, quello della lista. A ciascuno di loro è dedicata la piantumazione di un albero, che nella tradizione ebraica è il desiderio di ricordare in eterno una persona cara. Bejski ha dedicato la sua vita a scovare questi piccoli grandi “eroi” - anche se avessero salvato un solo ebreo - perché la sua gente possa ritrovare quella fiducia nell’umanità che ha perso e riprendere a credere nell’uomo.
Oggi giardini, piazze, boschi cimiteri-memoriali, targhe e cippi sono sorti in ogni parte del mondo per mantenere vivo il ricordo non solo delle persecuzioni ma anche di chi ha soccorso le vittime. Il ricordo è esteso anche ad altri crimini contro l’umanità: non solo Shoah anche il genocidio del popolo armeno, i gulag comunisti, le tragedie del Rwanda e dei Balcani.
13 le città italiane che hanno creato nel tempo il Giardino dei Giusti. Tra queste la prima è Milano che recentemente ha inserito tra i Giusti nel mondo Vaclav Havel scrittore, drammaturgo, primo presidente della Repubblica Ceca e fondatore di Charta 77 e di cui questo blog ha anche scritto.  Anche il comune di Palermo ha ricavato tra le rovine delle mura di un settecentesco palazzo appartenuto alla nobildonna Francesca Fulci - in via Alloro, nei pressi del quartiere ebraico Moschita - un giardino per commemorare i Giusti siciliani, tra cui Calogero Marrone, il nostro “Perlasca” (la cui bella storia vorremmo narrare successivamente se non abbiamo annoiato troppo i nostri cyber-lettori).
Anche l’amministrazione comunale di Marineo, accogliendo la richiesta di alcuni concittadini, ha un progetto di un Giardino dei Giusti per cui è stato già identificato il luogo dove potrebbe sorgere. Una bella iniziativa, che potrebbe dare notorietà e prestigio al nostro paese. (M.S.)



Chiarissimo consigliere !
Proprio nel giorno della memoria mi rivolgo a Lei, come facente funzione del suo “memorandum personale” , per evidenziare quanto  i riprenditi hanno correttamente segnalato nella loro relazione del 8 gennaio 2014 durante un consiglio comunale “in trasferta” al castello per ricordare quel libretto sui fasci siciliani che ,a detta di Franco Virga, è “ampiamente superato”. Gli e lo ricordo:
“Registriamo con notevolissimo piacere l'intervento del Consigliere Cutrona il quale ha presentato la proposta di istituire il Giardino dei Giusti a Marineo, ove poter ricordare anche le 18 vittime appartenenti al fascio di Marineo, nel giardino dei giusti vengono piantumati degli alberi per commemorare "i giusti" ovvero persone che, nel mondo, si sono opposti con responsabilità individuale ai crimini contro l'umanità e ai totalitarismi,  tali giardini vengono "gestiti" dall'associazione GARIWO la foresta dei giusti, nel programma elettorale di Rirpenditi Marineo, , avevamo inserito l'istituzione di detto giardino, non possiamo quindi che compiacerci dell'iniziativa proposta dal consigliere Cutrona.”
Mi sembrava il caso  vista la ricorrenza e, vista sopratutto la sua deontologia già, altre volte evidenziata, che proprio in questi giorni “memorabili” ci aggiornasse sulla sua proposta, già suggerita dai riprenditi e inserita nel contesto di certi martiri locali dissotterrati per l’occasione. Sembrava tutto ok , tutto a posto. Disponibile il terreno, disponibili i martiri , già scelta la paternità del luogo, mancava il simbolo o meglio l’imprimatur che per cinque anni ci siamo visti sbattere in faccia da quell’assessore alla cultura che non ci sembra si differenzi molto dal presente . 
Speriamo che Lei non sia strumento della solita politica del dire e non fare  perché per noi sarebbe la più grande delusione dopo quella della sua rinunzia alla carica di assessore . La politica deve stare attenta a “non scherzare con i morti” ! Ma se l’ostacolo potrebbe essere se dedicare il giardino al suo assessore alla cultura accetti subito perché forse l’ essere presente “fra i giusti” lo potrebbe far guarire dalla voglia di apparire ovunque , dovunque e comunque. Intanto ci tenga aggiornato .

3-fine

DISEGNA CIò CHE VEDI



                    L'Olocausto vissuto da una bambina: Helga Hošková Weissová

   Abbiamo conosciuto la signora Helga a Milano alla presentazione della mostra dei suoi disegni fatti nel campo di concentramento di Terezín e abbiamo scoperto che ci conoscevamo da lontano: suo figlio ha sposato la figlia di nostri carissimi amici.
   La signora Helga nasce lo stesso anno come Anna Frank nel 1929 e il 4 dicembre del 1941 lei e suoi genitori vengono internati nel campo di concentramento di Terezin, un luogo vicino a Praga – ex caserma costruita dall’imperatrice austriaca Maria Teresa - dove Hitler fa riunire soprattutto i bambini e dove le condizioni di vita sono ancora accettabili. Tanto è vero che si producono i filmati di propaganda mostrando al mondo che nei suoi campi si vive bene, si fa del teatro e si suona la musica.
   Il padre della piccola Helga invita sua figlia a disegnare ciò che vede su un quaderno che le lascia. Ne è nata una documentazione che è sopravvissuta alla guerra. Nei disegni della signora Helga possiamo notare una differenza: finché la vita ha la parvenza di normalità sono tutti a colori realizzati con tanti dettagli. Quando vede le scene drammatiche abbozza solo un disegno in bianco e nero. Un disegno per tutti – una donna si butta sul filo spinato sotto l’alta tensione e muore – la piccola pittrice disegna il suo corpo straziato.
   Nell’anno 1944 all’età di 15 anni lei e sua madre vengono spostate ad Auschwitz e nella selezione lei dichiara di avere 18 anni e rimane nel reparto delle donne. - Ci raccontava che da quel momento non lascia mai la mano di sua madre con la quale si salva. - Vengono destinate ad un campo di lavoro a Freiberg vicino a Dresda ma da lì sono costrette a partecipare alla “marcia della morte” che dura 16 giorni fino al campo di Mauthausen. Lì vivono fino alla liberazione del campo il 5 maggio 1945. Dopo la guerra, il ritorno a Praga dove la signora Helga studia la pittura all’Accademia e poi dopo la Rivoluzione di velluto (1989) espone i suoi disegni in diversi Paesi del mondo. Nel 1993 ottiene il dottorato honoris causae all’Università di Boston e anche nella sua patria le sono consegnati importanti riconoscenti. Nel 2013 esce il racconto della sua esperienza: “Diario di Helga: racconto della vita di una giovane ragazza nel campo di concentramento.”
   Ecco la nostra testimonianza di Olocausto, a lieto fine se volete ma nessuno può immaginare come viene segnata per tutta la vita una ragazzina che ha vissuto i suoi orrori in prima persona. La signora Helga ci ha raccontato i suoi incubi e le sue difficoltà e oggi fa di tutto perché la memoria di loro che non sono stati fortunati come lei, non venga né dimenticata né negata.

Milano, 25.01.2014                                                                                Růžena Růžičková

PS . "La bambina" non tenne un diario (come Anna Frank). Il libro appena edito è frutto di ricordi ed esperienze della signora Helga. Per altre immagini vedi il sito 
www.Terezin campo di contentramento

2-continua

DIBATTITO INTERNO NEL PD DI MARINEO ?

Non sfuggirà a chi fa “uso” dei blog l’occupazione simultanea degli altri due blog da parte di un Pd allo sbando totale. Da quando diciamo che ormai il Pd locale è un “affare di famiglia” ciò ci viene confermato notando che il dibattito è nelle mani di padre e figlia. Esautorata , al momento la battagliera consigliera più volte “sgridata” per l’arroganza (ci manca signora con questi nuovi non è cosa) ora le “famiglie” del Pd si scambiano per avere un immagine di pluralità che non gli è congeniale. Il Cangelosi che lo abbiamo “sentito” pubblicamente solo una volta lo scorso anno (beatificazione della famiglia manumanca in Piazza Inglima) oggi fa ping pong con la figlia in stile Nord Corea dove le cariche si passano di Padre in figlio : quello che ci preme sottolineare è questa “mistificazione” solita, arrogante, imbrogliona degna degli anni cinquanta. Vito Pernice invita ad un dibattito interno al Pd locale perché cosi come è oggi strutturato supera di gran lunga i dibattiti fascisti interni al PNF di mussoliniana memoria, per non citare la replica delle purghe staliniane a Marineo nell’ultima seduta che ha visto l’elezione dell’attuale coordinatrice. E quindi eccoti la risposta : dibattito “interno” nel Pd di Marineo ! Si continua a prendere apertamente per il culo la gente ! Siamo passati da chi da grande “mafioso” te la farò pagare (vendere case, acquistare automobili, infangare il prossimo) a inventare dibatti interni inesistenti. Scusi signor Cangelosi si rilegga la sua lettera ! Lei accenna appena alla lettera del Pernice per poi sconfinare subito al secondo rigo sul dibattito interno al Pd nazionale , dando prova di scelleratezza partendo dalle solite invettive contro Berlusconi per finire fra il una volta si e una no del suo voto a Renzi, tanto per la coerenza. Noi possiamo capire che il tentativo di cedere l’eredità ai figli è faticosa , ma noi non possiamo aspettare che questa eredità aspetti una certa maturità nel vostro gruppo ristretto. Avete intimidito emarginato sbranato le varie anime del Pd e ora vi inventate un dibattito interno (e chi lo conduce Lei o Lui o chi lo ha aiutato a scrivere la sua lettera, lo scrittore di fasci ?). Si rilegga la sua sconclusionata lettera e lasci la finestra aperta così che possa entrare nel Pd un minimo di democrazia e pluralità.
Tanti saluti dai partecipanti al dibattito “interno” del partito comunista ucraino !

domenica 26 gennaio 2014

IN VIAGGIO DI NOZZE AD AUSCHWITZ

La shoah? Un’invenzione propagandistica.
6 milioni di ebrei uccisi? Forse 500 mila
Un insolito viaggio di nozze nell’inverno polacco di Auschwitz, Birkenau e Majdanek quello di Fred Leucter, ingegnere canadese esperto in costruzioni di camere a gas, sedie elettriche, iniezioni ed altri marchingegni letali in uso negli Usa per pene capitali. Pioniere del negazionismo tecnico, nel 1988 intraprese con la moglie Carolyn - immaginiamo riluttante - una spedizione in Polonia per esaminare le “presunte” camere a gas e relativi crematori perché ne verificasse la operabilità ed efficienza.
Il committente di questo terrificante compito era un tedesco stabilitosi in Canadà, il neonazista Ernst Zundel, che viveva vendendo oggettistica nazista e, in cerca di notorietà, aveva scritto un libro negando l’esistenza delle camere a gas e dei campi di sterminio. L’Olocausto non è mai esistito! Venne processato, più che per questa tesi, con l’accusa di istigazione all’odio razziale e per difendersi, bisognoso di prove “scientifiche”, contattò Fred Leucter incaricandolo di stilare una perizia a favore delle sue tesi.
Il meticoloso rapporto che il coscenzioso ingegnere preparò dopo avere ispezionato tutti i luoghi durante la sua luna di miele - così definito da lui stesso il singolare tour - concludeva che “a causa della loro forma e del tipo di costruzione quelle installazioni non potevano essere state utilizzate per esecuzioni di massa per l’assenza di cianuri nei resti delle camere a gas”. Inoltre “l’assenza sui tetti di aperture per l’introduzione del potente insetticida e l’incapacità termotecnica dei forni crematori non poteva garantire questo enorme numero di cremazioni”.
Leucter testimoniò a favore di Zundel, che però fu condannato lo stesso. Dopo questo episodio fu protagonista di un premiato documentario (Il signor Morte) ma ricadde nell’anonimato e dovette cessare l’attività perché nessuno gli ordinò più niente, neanche qualche misera riparazione, a causa della pressione che gruppi ebraici - a suo dire - avevano fatto ai funzionari dei penitenziari. Perse la moglie - e te credo - e oggi vivacchia facendo l’autista per disabili. Le sue tesi purtroppo - grazie alle infinite potenzialità divulgative di Internet, dove prosperano numerosi siti antisemiti e negazionisti - conquistano sempre più sostenitori.
Tali idee, diffuse in Europa dal professore francese Robert Faurisson, sono state divulgate in Italia da Carlo Mattogno, considerato il principale esponente del negazionismo nostrano. In numerose pubblicazioni il saggista nega che siano state pianificate azioni di sterminio nella Germania nazista: i lager sarebbero stati luoghi di concentramento, transito, lavoro o soggiorno funzionali ad una politica di evacuazione di alcune categorie potenzialmente pericolose (ebrei e zingari). L’Olocausto non sarebbe altro che una macchinazione propagandistica nata nei lager. Sostiene inoltre l’impossibilità fisica dei forni crematori di eliminare l’enorme massa di cadaveri per questioni di tipo tecnico ed ingegneristico.

E’ di questi giorni la notizia che il Senato ha approvato un disegno di legge per introdurre il reato di negazionismo dell’Olocausto e dei crimini contro l’umanità, con ovvia soddisfazione delle comunità ebraiche. Penalizzare il negazionismo però non può essere la soluzione al problema. In molti pensano che le idee si combattono con le idee non con la legge.
Mariolina Sardo

1-continua

sabato 25 gennaio 2014

L'EDITTO ARNONE

Se ora ci si mette anche l’arch. Arnone , attuale deus ex machina della immondizia marinese siamo rovinati. Intanto non fraintendiamo. La sua “guida sicura” (avviso del 10 gennaio u.s.) ci impone l’ennesimo “gravame” sulla differenziata, in special modo la plastica. L’unico prodotto che ancora si poteva fare “imballandolo” nella stessa plastica e quindi in regola. Il suo elenco diventa cervellotico quando ci troviamo a dover separare oltre 50 tipi di plastica da un lato e circa 20 dall’altro ! Scusi architetto ma a chi compete ciò ? Non dimenticando che i venti tipi vanno a sua volta suddivisi nelle varie categorie ? Ora mi si dice che oltre l’avviso Lei avesse proposto che i dipendenti comunali di area manumanca fossero utilizzati per il servizio a domicilio per coadiuvare i cittadini nella catalogazione e protocollazione (si può dire?) della plastica. Qualora queste risorse umane non fossero sufficienti , mi si dice, che Lei abbia proposto di coinvolgere patronati e sindacati facenti parte all’area dell’inventore locale della immondizia locale “Parte differenziata ma già all’autoparco arriva indifferenziata”. Non contento ,mi si dice ancora, che Lei a spese dei contribuenti (veda interrogazioni su prestazioni straordinarie) è stato visto la notte pulire cassonetti e simili in modo che siano pronti per ogni evenienza. Ora Lei comprenderà bene che il cittadino si sia spiegata la chiusura temporanea del suo ufficio (vedi avviso) proprio per sopperire al “Pronto cassonetti!” che ha causato il tentativo di suicidio da parte degli inventori precedenti del servizio i quali verrebbero privati del sacchetto appeso al balcone di cui sono fieri in zona brannu (a quanto pare esentata dalla differenziata). Architetto che zitto zitto ci si sia messo anche lei a realizzare il sogno di farci morire “per immondizia molesta” ? Non vorrei che il “gruppo del dire ma mai fare” si rifiutasse di assistere i cittadini a domicilio lasciandoci in piena disperazione. Pensi lei ai divorzi, separazioni, adulteri eterosessuali che la cosa causerebbe nelle famiglie costrette dopo cena a passare le nottate a dividere la plastica “secondo Arnone” anzicchè a produrre l’utile e il dilettevole : e cioè che l’utile sta per bambini e il dilettevole nel produrli. Architetto non è che lei per caso ha fatto i conti e stabilito che i conti non quadrano ? No i conti della differenziata ma quelli dei cittadini ! Addio gente ! E’ finito il tempo che in famiglia si sbucciavano fave e piselli separandoli ,ora le coppie si ritrovano in camera da letto (dove si deposita la plastica) ed è bello e istruttivo avere al capezzale “l’editto Arnone” . “Amore i “goldoni” sono plastica ? E’ specificato nell’editto …”

venerdì 24 gennaio 2014

MEGLIO BUONGUSTAI CHE INGORDI E OBESI !



Una delle prime cose che noti nei ristoranti a Marineo (e anche nei dintorni) è il rischio di “scontrarti”  con gruppi di bambini che scorrazzano fra tavoli, camerieri e arredi vari. Gridano si inseguono, litigano si insultano giocano , insomma fanno di tutto senza tener conto “degli altri” che ovviamente “pagano” come i loro genitori. Mentre fanno tutto questo sono rincorsi da genitori con piatti e cucchiai in mano pronti ad imboccarli “costi quel che costi”. Questi bambini sono prevalentemente “gioia di mamma obesi” o meglio simili a noi genitori. Rarissimo trovare bambini deperiti , affamati, denutriti, ma ci sono anche loro per aiutare le statistiche. La lodevole iniziativa  di Radiostudiocentro al secondo appuntamento del progetto INSIEME PER CAPIRCI QUALCOSA (troverete tutti i dettagli fra gli allegati) ci chiama a raccolta nel Teatrino scolastico (o nella classe al secondo piano) per affrontare un tema che negli Stati Uniti è considerato una calamità nazionale (l’obesità) ma è meglio dire L’alimentazione consapevole, per una sana ed equilibrata crescita, e i disturbi del comportamento alimentare nei giovani. L’argomento si presta a molte considerazioni e nasconde significati importanti per ciascuno di noi. Quindi suggeriamo di presenziare con carta e matita per non fidarvi della memoria e annotare tutti gli spunti e i suggerimenti. I docenti da parte loro useranno un linguaggio con meno tatticismi e terminologie professionali come  è emerso nel precedente incontro. Possiamo garantirvi che gli interventi previsti sono all’altezza avendone sperimentata la professionalità in precedenti incontri. L’importanza che riveste oggi l’alimentazione ,dai più piccoli agli adulti va dal comportamento infantile all’armonia di coppia e quindi in questi due estremi sono racchiuse tutte le problematiche che rendono l’incontro interessante. Per il consiglio che possiamo dare, conoscendo l’entusiasmo e la passione che noi marinesi mettiamo nel “sapere” , di non lasciarsi sfuggire l’appuntamento . Soprattutto le coppie che non si deleghino reciprocamente perché cellulite e pancetta sono gemelli e diventano devastanti nel cammino di coppia. Le conseguenze nei giovani e nei minori non sta a me spiegarle ma al nutrito gruppo di relatori  non saccenti che abbiamo apprezzato la volta scorsa.  

Ancora dedicato ai "Giovani e alle Famiglie" il terzo incontro del ciclo di conferenze …INSIEME PER CAPIRCI QUALCOSA, in programma Martedì 28 Gennaio 2014 alle ore 16,30 presso il Teatrino Scolastico sito in Piazza Garfield e Lodi a Marineo (PA). La conferenza tratterà di un altro importante tema legato al complesso mondo dei giovani… “L’alimentazione consapevole, per una sana ed equilibrata crescita. I disturbi del comportamento alimentare nei giovani – (Implicazioni familiari e sociali - patologie mediche generali - direzioni future).
Interverranno, l’Insegnante Rosa Raineri dell’I. C. Marineo - Bolognetta; la Dott.ssa Claudia Ribaudo, biologa - nutrizionista; il Dott. Carlo Greco, pediatra e la Dott.ssa Francesca Salerno, Assistente Sociale e Assessore alle politiche sociali del Comune di Marineo. Per la redazione giornalistica di Radio Studio Centro - Consorzio Radiofonico Siciliano, che organizza il ciclo di conferenze, modererà l’incontro Maria Antonina Rubino. In questo nuovo importante appuntamento, assolutamente da non perdere (l'ingresso è libero), gli esperti spiegheranno l’importanza di una sana e corretta alimentazione per l’individuo, e per la salute e la crescita dei più giovani. Inoltre si cercherà di rispondere alle tante domande che i genitori si pongono sul controllo del peso e sulle diete dei propri figli. Un argomento, questo, molto attuale e di sicuro interesse! Ricordiamo a chi non potrà essere presente il 28 Gennaio a Marineo che la registrazione della conferenza si potrà seguire sulle frequenze di Radio Studio Centro C.R.S., nel corso del programma “Domenica Cultura”,  in onda ogni Domenica mattina; oppure in podcast dal sito ufficiale dell’emittente www.radiostudiocentro.it. Altre notizie si possono trovare sul Blog http://radiostudiocentro.blogspot.com   Non mancate!

IL CANTO DELLA PERNICE...

Da giorni volevamo fotografare la situazione del momento a Marineo e facevamo fatica perché il nostro “giardino dei desideri” non è facilmente fotografabile. Ci ponevamo la domanda cosa succederebbe domattina in caso di elezioni.?, ricevendone due risposte: la prima nulla e la seconda pure. Questo rendeva inutile la domanda. Stamattina dopo il nostro articolo (o in contemporanea)ci troviamo la lettera dell’ex coordinatore PD che ci saremmo aspettati di trovare sulla Pravda (entrambi PD) o meglio sul blog del Virga ultima zattera ideologicamente vicina al Pernice , ma mai sul blog dell’amico Taormina che malgrado è correttamente schierato è pur sempre una sirena non di sinistra. Quindi nello stesso momento il nostro invito a farsi “avanti” (almeno cento volte li abbiamo chiamati) a quella parte della sinistra “accettabile” trovava subito risposta. Ora è difficile dimenticare la “fedina politica” del Pernice ma noi siamo prima in un piccolo centro e poi siamo cattolici e crediamo nella penitenza dopo la confessione , con le dovute eccezioni. Il Pernice , parliamo della sua storia recente è stato “letteralmente raggirato, quindi scorticato ed infine impalato” alla luce del sole e “con i metodi “ a lui molto familiari da “ chi fa sindacato e ricopre cariche istituzionali, per ovvie ragioni legate alla sudditanza del cittadino nei confronti dei padronati e sindacati”. La frase se detta da me diventa acqua da bidet ma detta dal Pernice in qualsiasi altro paese al mondo avrebbe suscitato l’interesse di chi per legge è preposto cioè polizia tribunali e cosi via. Il nostro anzicchè ringraziare e portare un cero da 50 kg al San Ciro per scampato “defenestramento” di staliniana memoria ha scelto il silenzio facendo passare per “legali” tutte le nefandezze dell’avversario. Ora questa sua legittimazione del Renzi prende spunto dal fatto che la segreteria locale del Pd in pratica non ha legittimazione ed è risultata come una cosca di interessi familiari coperti da patronati e sindacati e da un gruppo di “mentalmente perversi” dediti all’odio che legittimano non solo l’elezione della immatura giovane coordinatrice ma avallano anche tramite una “strillona” la qualsiasi pur di non far crescere la comunità. E’ difficile credere che Renzi possa farcela contro questi figuri , basti pensare che quasi tutti coloro che appoggiano questa situazione interna al PD locale sono cattolici, ex democristiani e Renziani ma anche servi non pensanti del loro “capoclan” e questo nessuno se lo aspettava viste le origini e provenienze , visto che “si definiscono cattolici di sinistra” debbono ancora spiegarci cosa ci fanno con un piede in quell’area sporca e con l’altro in area democratica e cattolica nascosti dietro “titoli e riconoscimenti” che meriterebbero pene ben più severe delle vittime del comunismo. Ora a questa lettera manca il seguito che sarebbe quello , che solo lui conosce, e che aspetta di essere denunziato alle autorità altrimenti questa catena “nera” di gentaglia che tiene la gente schiava delle mestruazioni di tanti che sanno solo accumulare potere e ricchezza non la romperemo mai. Inizi Lui a recuperare denunziando da come è stato estraniato con un colpo di mano infangata la sua “defenestrazione legale” dal PD alla distruzione della sua immagine e degli altri “non allineati”. Inizi giovedì durante l’assemblea cittadina a denunziare come si è arrivati a questo punto. Porti con se i testimoni, quegli “undicidodicesimi” del consiglio comunale (quelli che hanno bollato sfiduciandolo l’allora pupillo del capo) ora scappati al primo miagolio del gatto .Questo canto della Pernice che diventi della Fenice altrimenti si goda lo scempio che da anni fanno sempre gli stessi impuniti.

giovedì 23 gennaio 2014

LE PALLE AL PIEDE...GIUSTIZIAMOLI !



Certo che non siamo fortunati. La faccia pulita del Barbaccia che aveva convinto i marinesi a privilegiarlo alle ultime elezioni oggi , dopo gli attacchi blasfemi e velenosi della sinistra a matula si è svalutata. Grazie anche ai suoi compagni di viaggio e soprattutto a chi lo ha fatto diventare da puparo a pupo. Grazie a un gruppo di giovani consiglieri alla spasmodica ricerca di visibilità da bar del tipo di fasulli don giovanni che non hanno mai fatto sesso né dal lato a né dal lato b (per non  discriminare). A questa amministrazione colapasta non serviva la spinta e  gli sgambetti (indennità da ridurre ecc.) di una sinistra palla al piede della comunità. Il Barbaccia intrappolato fra i due politici più cainoeabele che possediamo si è autodistrutto. E dire che li conosce entrambi e ci aveva fatto sperare che li avrebbe domati e usati secondo necessità. Il Greco non ha mai negato che lui di mestiere faccia il politico e ne usa  magistralmente le regole che gli permettono la qualsiasi altrimenti non sarebbe politica. Usato nel modo giusto sarebbe stato una risorsa per il paese. Il fratello , i due hanno lo stesso nome più caini che abeli, riaccettato dalla comunità malgrado sia stato l’unico Killer della nostra comunità permettendo una amministrazione disastrosa (la precedente) per partito preso, capriccio e interesse personale. Era una grande risorsa, anche lui, per noi che da bonzo di prima scelta si è dato fuoco per vanità. Il marinese che non è ricattato da questi personaggi  (preferite chiamarli voti di scambio?) si trova intrappolato. Quindi  morta per autocombustione la Giunta Barbaccia si potrebbe sperare in quella sinistra  non a matula, quella non inquinata anche se ancora non è pronta ed è ancora ancorata a ideologie marxiste non per convizione ma per tradizione. Buttati a lu malu passu i manumanca si potrebbe sperare nei renziani. Pernice, Lo Pinto, Quartuccio (il gruppo che a suo tempo sostenne il manumanca) , dopo aver scontata la pena si potrebbero recuperare (ovviamente separandoli dai velenosi di natura) che potrebbero attirare molti indecisi. Sperando che non si ripeta l’esperienza spataro che fingendosi rigenerato alla fine è ricaduto .

I riprenditi. Sono stati come la primavera di Praga. Sino a quando hanno saputo nascondere i genitori delusi, i persuasori non tanto occulti sono apparsi come forza nuova. Sia i genitori che i persuasori andavano usati alla luce del sole definendoli per quelli che sono . Ad un passo del traguardo si sono  sgonfiati e stanno cadendo nell’errore precedente lasciando grande spazio ai predetti. Ora ci si aspettava che si organizzassero in una qualche forma mentre appaiono ancora come i fratellini maggiori dei boy scout. Se non si strutturano presto non possono tornare ad essere la nuova forza. Derisi dalla area manumanchiana (e quando mai hanno rispettato qualcuno), babbiati dalla giunta ( non sono riusciti ad ottenere nemmeno una consulenza gratuita per avere agibilità in comune tipo il La Manna, tipo il papà della precedente giovane consigliera  ecc.ecc.) . Se non si strutturano e alleano in fretta non gli rimane che chiedere il permesso a Padre Leo per  fondare una congregazione. Le loro ultime relazioni sono confuse e un po arruffate. Ma il segno più eclatante è stato quello della “protesta” di una certa signora Tuzzolina che ha rubato lo spazio ai riprenditi emarginandoli . Toccava a loro cavalcare quel dissenso confermando cosi di essere una nuova vera forza politica. A quanto pare non hanno tempo per strutturarsi in quanto non “campano di politica” . La smettano di fare sesso con i guanti perché l’aver schifato certe forze politiche , lasciandole allo sbando per una presunta verginità ora ne debbono tener conto o morire. Non sono sufficienti cinque anni di apprendistato per creare un movimento politico e già sono terribilmente in ritardo.

mercoledì 22 gennaio 2014

DIMISSIONI: CUPERLO CHIAMA MARINEO !

La sgridata o meglio la minaccia del nostrano manomanca che rivolge al Renzi nazionale , utilizzando il blog dei veleni, ha due interpretazioni. La prima è un canto del cigno che si dispera per la morte di un sistema già sepolto dalla storia e tenuto in vita per soli scopi personali. L’uomo ideologicamente violento non mollerà sino a quando non vedrà scorrere a fiumi il sangue dei suoi concittadini. Il secondo è il tentativo di dire ai quattro gatti legati al suo carro che le “loro storie” sono nate morte e sono cresciute dal fallimento di “piccoli” politici ex democristiani ,come lui dediti all’interesse personale usando strumenti pubblici. Già la relazione dei riprenditi dimostra che siamo davanti ad una dinasty che solo meschini intellettuali possono ancora condividere. Il piedistallo da cui ci parla è arrogante e senza contenuti , un linguaggio che i suoi “serventi” di solito contestano ferocemente agli altri. E’ la scuola di partito che ha trasformato i “morannino” in deputati, vergini e innocenti, forti mistificatori. Sempre innocenti e depositari di una verità ad personam. Ora , eliminato Bersani, sono orfani senza aver avuto mai genitori di qualità. Cosa aspetta costui a uscire di scena, godersi il guadagnato e “liberare” il paese da questo “possesso illegale” . Loro che hanno creato il Berlusconi, costringendolo a scendere in politica, oggi hanno il terrore di un suo rientro e dopo averlo eviscerato (lo fanno sempre) , dopo aver riscoperto che anche loro non sono verginelle, il dialogo con Berlusconi li manda alla rottamazione per mancanza di qualità, prestigio e onore. Come al solito fanno tutto loro. Prima ti sgozzano e poi ne bevono il sangue. Noi non abbiamo l’intelligenza da gallina di un “nuddu” assurto agli altari (cito: “  Se verificate nel sito nazionale del pd l'on manumanca non fa parte di nulla perche non eletto nè della assemblea nazionale nè della direzione nazionale.Non esiste il consiglio nazionale. Perche dare notizie false “. Ennesimo esempio di mistificazione assolto e condiviso). Noi crediamo che se questa intesa Renzi- Berlusconi prosegue quest’ultimo piano piano , ma presto, uscirà di scena soddisfatto di aver eliminato tutto il marcio della sinistra. Il romano possiede 300 voti nel suo “castello” ma riesce a farli pesare come 2000 , lo si capisce da come chiedono elezioni anticipate a Marineo  ben sapendo che i marinesi non sono più babbei . L’unica ancora di salvezza è per loro la scissione per vedere dove ci può portare Renzi. Cuperlo si è già dimesso, Berlusconi non vede l’ora di “uscire” anche a condizione di lasciare ad Alfano, Grillo non ha più voce. E noi ascoltiamo i discorsi di uno disposto anche a dire messa pur di continuare la sua dinasty.