Presto
pubblicheremo i nomi dei prenotati
Caro Onofrio il suo ultimo articolo sulla
differenziata mi lascia perplesso, non capisco se è scritto sul filo polemico
ironico o se dice vero. L'aumento spropositato della tassa sui rifiuti è dovuto
per ammissione del sindaco Barbaccia per la superficilità compiuta
nell'approvare alla chitichella il sistema tares , il plauso per la
differenziata non va ne all'attuale ne alla passata amministrazione , va solo a
Marineo e ai marinesi che giornalmente si impegnano a compiere il proprio
dovere civico. Per il resto devono essere gli amministratori a trovare le
soluzioni adeguate , il problema è che sempre per ammissione
dell'amministrazione durante la conferenza, "non c'è piano strategico in merito"
si sono persi tra regolamenti srr ato e minchiate varie. La differenziata fatta
a Marineo è un fiore all'occhiello per tutta la provincia ma purtroppo i fiori
vanno coltivati e curati altrimenti appassiscono e vanno gettati via
"nell'umido" Con affetto A.S.
Marineo 29.1.2014
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L'unica alternativa alla ghigliottina ! |
Lei crede, caro amico, che si
possa prendere sul serio qualcosa a Marineo ? Lei spesso la ha sperimentato
sulla sua pelle “l’affetto dei suoi compaesani”. Noi abbiamo tutti i difetti
degli italiani con l’aggravante del “non carattere locale” . Qualsiasi cosa
tratti , nelle località emergenti ,
senza professionalità non ha futuro. Purtroppo per i rifiuti la maggiore
responsabilità va data alla precedente amministrazione. Tutti eravamo
orgogliosi del presunto risultato. Abituati ad avere pulito dentro casa non ci
siamo ricordati che noi scopiamo davanti porta dimenticando cosa succede un metro
dopo. Nessuno si è preoccupato cosa succedeva all’autoparco e dopo. Lì abbiamo
perso tutti la nostra battaglia. La foto che ho pubblicato è una coltellata o
un requiem per l’amministrazione precedente che avendo per le mani un arma
vincente , per imbecillità la ha trasformata in harakiri non solo creando
milioni di danni ma facendosi trascinare a fare il bagno al depuratore. Lei sa
che la politica non è mai stata capace di presentarci mai una faccia pulita.
Una non centomila. Persino i cattolici ancora oggi usano i santi come lingerie.
Quindi il distinguo fra una o l’altra amministrazione è debole. Per cinque anni
, incapaci e non so quanto moralmente corretti, ci hanno nascosto la loro
immensa inettitudine dietro cifre ma soprattutto solo oggi si è abbattuto il
muro di Berlino sull’ autoparco mostrando una inesistente differenziata. Ecco
perché la triste immagine della ghigliottina
è reale. Durante la rivoluzione francese non si salvava nessuno.
Funzionari sostituiti continuamente,
impiegati avventori (quelli a tempo) come zombi in ufficio, guerre interne
feroci, non un tecnico capace di “fotografare” la situazione. Il tutto gestito malamente
da un figuro che accusava tutti e tutto , complici una ristretta squadra di
servi con il culo in aria come i musulmani. Sullo sfondo noleggi di mezzi a
milioni, cooperative al limite dello sfruttamento umano , giri di responsabili
allucinante, una guerra ( già persa in partenza) con il Coinres. Mentre alcuni
mistificatori elogiavano lo stupro del nostro Comune superando le più grandi
bugie nazifasciste. L’unico innocente è stato il cittadino che gioiva della sua
differenziata ma non andava oltre. L’Italia è descritta dai media ogni giorno :
truffe a tutti i livelli, don giovanni di merda che si fanno pagare l’albergo dallo
stato per scopare , assessori che
“impongono contratti sessuali alle segretarie, a tutti i livelli la corruzione
è a livelli impensabili. Basta guardare quella trasmissione dove “ed io pago?”
per capire che le migliaia di opere non sono ferme per mancanza di fondi , palle
burocratiche e cosi via ! No ! Il tutto è fermo perché la prima tangente è
stata pagata , poi arriva la seconda amministrazione e vuole la sua ! E lei
crede che il nostro paese sia “l’isola che non c’è?” . L’unica cosa che rimane
da chiarire è se è il marinese cretino , se è l’uomo che è fatto cosi, e perché ci lamentiamo quando il lupo (oggi
si può dire il cretino) prevale su di noi.
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