mercoledì 29 gennaio 2014

TORNANO I CASSONETTI

L'infame differenziata ,costata milioni a Marineo
Già altra volta abbiamo segnalato “l’informazione a tempo” tipica a Marineo di una certa cultura “protettiva”. Il Barbaccia , finalmente sindaco, sfuggito al vassallaggio spatariano decide per la conferenza cittadina. Cioè applica il famoso “un giorno da leoni”, e spiega cosa succede per le tasse. Papale papale ! Non calca la mano sul macigno Coinres di cui lui è l’unico non responsabile ! A questo punto ci si aspetta in primis la relazione dei riprenditi (qui stiamo parlando di politica non di belle donne) che non arriva , ma nel frattempo esce la relazione del Taormina al solito misurata, filogovernativa (STREPITOSA LA FOTO) ma con quasi 5 giorni di ritardo dove alla fine si segnala la partenza dell’assessore “un ci trasi nenti” per non so quale manifestazione (non si è capito se a favore o contro le tasse). Nell’attesa del “rapporto riprenditi” volevamo segnalare cosa in pratica è successo fra le righe di tutto questo. Nello “editto Arnone” avevamo segnalato il “resurgit” dei cassonetti . Non sappiamo se fra “i brancaleoni” di Barbaccia ci sia una mente cosi fine da aver intuito e previsto il fatto. Fatto sta che il solo aver minacciato il ritorno ai cassonetti ha buttato il panico nel clan manomanca i quali subito si sono zittiti spostando l’argomento dalle “minchiate” delle indennità del sindaco (che mente diabolica questa paladina dei diritti degli avversari:la promessa elettorale fatta ai barbacciani e non ai manumanca) ai problemi a livello nazionale del Pd. Vi immaginate tornare ai cassonetti ? Tralasciando il fatto che ci sono validi motivi per farlo (la gente si è stufata di “fare la differenziata” solo loro e sulla loro pelle. La gente è l’unica ad averla fatta seriamente mentre gli altri scialacquavano milioni facendola pagare salatissima e poi a pochi metri vederla trasformata in indifferenziata , con l’uso di mezzi da noleggiare (che pacchia quelle cooperative) e senza una lira di recupero. Perché il metallo(lattine) contenuto nei sacchetti va lavorato e quindi perde valore, la carta contenuta nei sacchetti idem, la plastica diventa un rebus di tipi per tralasciare il resto. Oltre ai milioni di debiti accumulati con il doppio costo Coinres-cooperative-noleggi l’unica soluzione transitabile oggi è tornare ai cassonetti facendo la preselezione . 

Ripristinare i cassonetti ? No ghigliottinare...chi ha scialacquato
 
 Oppure usare tutto il personale comunale in esuberanza trasferendolo a differenziare all’autoparco la selezione dell’indifferenziata partendo dagli ex-coinres nessuno escluso. Questo abbatterebbe i costi della raccolta , il giro dei noleggi ecc.ecc. Ma quello che più spaventa è il fallimento di quella macchina propagandistica messa su dal nostro uomo a Roma esperto di finanza, colui che avrebbe portato nella nostra valle gli F35 , la Concordia (attenzione maiuscola) e il benessere nel Pd locale( tralasciamo i bollettini sulle percentuali…). Oggi il cittadino , sempre raggirato per la sua ingenuità, paga salatamene per un servizio inesistente perché la differenziata fatta cosi è una presa per il culo. La differenziata si fa partendo dalla coda non dalla testa. Si doveva iniziare (si è ancora in tempo) da dove finisce e come finisce , coinvolgendo da li il cittadino. Eppure avevano consulenti di qualità dall’americano al greco al lituano !Ad altra volta il commento sugli effetti devastanti che la cosa porterebbe su certuni …
1-continua

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