E’ vero, Milano è famosa per il suo smog, il suo traffico e la sua
confusione. Ma nasconde anche delle vere perle di bellezza. Passeggiando per il
Parco Sempione abbiamo per esempio trovato un albero particolare che attira
l’attenzione con il suo colore giallo e quando ci avviciniamo vediamo che è in
fiore anche se siamo in pieno inverno. Infatti scopriamo che si tratta di calicanto chiamato anche “fiore
d’inverno”, un arbusto alto e molto profumato. La vista di questo albero ci ha
lascito di buon umore che non ci abbandona neanche durante il percorso di via
Dante verso il Duomo: una piacevole isola pedonale. I nostri passi sono diretti
verso la piazza della Scala e lì troviamo davanti al Palazzo Marino una lunga
coda dei milanesi che ogni giorno già da 28 novembre 2013 arrivano per ammirare
un’opera d’arte che il Comune di Milano “regala” ai suoi cittadini. Devono
affrettarsi perché l’esposizione della Madonna di Foligno di Raffaello finisce
il 12 gennaio 2014. L’attesa viene appagata con lo stupore davanti al volto
meraviglioso della Madonna che tiene in braccio il Bambino paffutello che cerca
di nascondersi sotto il suo manto quasi per far vedere che è il vero uomo che
ha bisogno della protezione di sua madre. Seguiamo la spiegazione che ci fa
notare anche i volti di San Giovanni Battista che mostra il futuro “Agnello di
Dio”, di San Francesco d’Assisi che si trova lì forse per ricordare il primo
presepe, San Gerolamo e il committente. In mezzo a questi personaggi si trova
un angioletto, così caro a Raffaello, che tiene una targa vuota. La guida ci
spiega che ci possono essere due motivi: il committente potrebbe essere ancora
vivo e quindi non si scrivevano i suoi meriti oppure era così modesto che l’ha
proibito. In ogni modo noi gli siamo grati per averci lascito questo
emozionante quadro.
La nostra giornata dedicata alle bellezze di Milano prosegue al Palazzo
Reale dove ammiriamo le sculture di August Rodin. La mostra ci permette di
vedere i più famosi capolavori di questo scultore e di ammirare il contrasto
del marmo liscio, lavorato in tutti i particolari oppure lascito incompiuto,
solo abbozzato. Queste due tecniche si vedono meglio ad esempio nel busto di
Victor Hugo. Vi lasciamo con il desiderio di vedere questi capolavori: la
mostra è aperta fino al 24 gennaio e quindi farete in tempo a vederla. Arrivederci
al prossimo appuntamento.
Milano, 09.01.2014
Růžena Růžičková
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