sabato 25 gennaio 2014

L'EDITTO ARNONE

Se ora ci si mette anche l’arch. Arnone , attuale deus ex machina della immondizia marinese siamo rovinati. Intanto non fraintendiamo. La sua “guida sicura” (avviso del 10 gennaio u.s.) ci impone l’ennesimo “gravame” sulla differenziata, in special modo la plastica. L’unico prodotto che ancora si poteva fare “imballandolo” nella stessa plastica e quindi in regola. Il suo elenco diventa cervellotico quando ci troviamo a dover separare oltre 50 tipi di plastica da un lato e circa 20 dall’altro ! Scusi architetto ma a chi compete ciò ? Non dimenticando che i venti tipi vanno a sua volta suddivisi nelle varie categorie ? Ora mi si dice che oltre l’avviso Lei avesse proposto che i dipendenti comunali di area manumanca fossero utilizzati per il servizio a domicilio per coadiuvare i cittadini nella catalogazione e protocollazione (si può dire?) della plastica. Qualora queste risorse umane non fossero sufficienti , mi si dice, che Lei abbia proposto di coinvolgere patronati e sindacati facenti parte all’area dell’inventore locale della immondizia locale “Parte differenziata ma già all’autoparco arriva indifferenziata”. Non contento ,mi si dice ancora, che Lei a spese dei contribuenti (veda interrogazioni su prestazioni straordinarie) è stato visto la notte pulire cassonetti e simili in modo che siano pronti per ogni evenienza. Ora Lei comprenderà bene che il cittadino si sia spiegata la chiusura temporanea del suo ufficio (vedi avviso) proprio per sopperire al “Pronto cassonetti!” che ha causato il tentativo di suicidio da parte degli inventori precedenti del servizio i quali verrebbero privati del sacchetto appeso al balcone di cui sono fieri in zona brannu (a quanto pare esentata dalla differenziata). Architetto che zitto zitto ci si sia messo anche lei a realizzare il sogno di farci morire “per immondizia molesta” ? Non vorrei che il “gruppo del dire ma mai fare” si rifiutasse di assistere i cittadini a domicilio lasciandoci in piena disperazione. Pensi lei ai divorzi, separazioni, adulteri eterosessuali che la cosa causerebbe nelle famiglie costrette dopo cena a passare le nottate a dividere la plastica “secondo Arnone” anzicchè a produrre l’utile e il dilettevole : e cioè che l’utile sta per bambini e il dilettevole nel produrli. Architetto non è che lei per caso ha fatto i conti e stabilito che i conti non quadrano ? No i conti della differenziata ma quelli dei cittadini ! Addio gente ! E’ finito il tempo che in famiglia si sbucciavano fave e piselli separandoli ,ora le coppie si ritrovano in camera da letto (dove si deposita la plastica) ed è bello e istruttivo avere al capezzale “l’editto Arnone” . “Amore i “goldoni” sono plastica ? E’ specificato nell’editto …”

Nessun commento:

Posta un commento