Non verità
La giustizia imbavagliata Praga 1968.d.s. |
Ci sono varie forme di opposizione ad un sistema totalitario . Di
solito tutto sfocia in una rivoluzione quasi sempre cruenta. Ma la rivoluzione
scoppia dopo il solito tentativo di normalizzazione comunista che si vuole
applicare dopo ricatti e minacce. L’esempio modermo più vicino a noi è il
quinquennio comunista precedente, vissuto e attuato sulla copia di quanto
successo in cecoslovacchia. Oggi ricorre l’anniversarlo di Jan Palach
(16.1.1969) e visitando la mostra fotografica allestita al Consolato ceco di
Milano , chi ha vissuto quei momenti, ha potuto rivedere le immagini come
documenti di un momento difficilmente
dimenticabile. Questo momento è stato definito di “NON VERITà” e questo ci riporta a Marineo nel periodo
predetto dove un amministrazione comunista più feroce di quella ceca ha cercato
di normalizzarci con la non verità e complici molti intellettuali , cattolici e
non , che si sono prestati al gioco comunista .Vogliamo segnalarvi queste
similitudini ricordando Jan Palach.
Arrivano i "fratelli sovietici" . Sono riconoscibili dalle scritte lasciate sui carriarmati dai cittadini. Una domanda freguente era: scusate compagni , ma lo sapevate che anche noi siamo comunisti ?
Era il 21 agosto 1968 in vacanza a Champolluc.Alle 6 del mattino un radiotelegrafista sta portando un messaggio a Saragat (anche lui in vacanza) che annunziava l'invasione della Cecoslovacchia. A casa ritrovo un gruppo di cechi con borsa di studio nostri ospiti e lì incontro colei che avrebbe condiviso il resto della mia vita.
"Andate a casa" dice il cartello in non perfetto russo, rivolto ai fratelli sovietici. Già regnava la minigonna i giovani scendono in piazza, sparivano i cartelli stradali con i nomi delle vie per non permettere ai poliziotti di rintracciare i patriotti, da questo momento le ragazze ceche ogni anniversario porteranno le calze nere a lutto,gli uomini cravatta nera e fascia nera al braccio
Quelle che da noi si chiamavano "le adunate
oceaniche da loro si chiamavano spartachiade.Iniziava , il popolo, a far sentire la sua voce !
16 GENNAIO 1969 JAN PALACH, STUDENTE DELLA FACOLTà DI FILOSOFIA DELLA UNIVERSITà CAROLINA, SI BRUCIò VIVO PER PROTESTA CONTRO LA NORMALIZZAZIONE COMUNISTA E CONTRO L'OCCUPAZIONE SOVIETICA NELL'AGOSTO 1968
PRIMA PARTE - CONTINUA
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