Alla
fine degli anni sessanta nacque La Primavera di Praga. Primavera perché
subito dopo segue l’estate o meglio perché si sta uscendo
dall’inverno.. Una speranza bellissima ! Chi la visse come il
sottoscritto ne rimase segnato anche perché conobbi molti protagonisti
del tempo. Durò una ventina di anni sino a quando sfilammo a centinaia
di migliaia accompagnando Havel al Castello di Praga consacrato dal
popolo Presidente della Repubblica. Fu il più bel “colpo di Stato “
incruento, democratico che io ricordi. La meravigliosa risposta ai
criminali comunisti cafoni e sanguinari.
Più
o meno , fatte le proporzioni , la cosa si è ripetuta a Marineo la
primavera scorsa, quando una giovane ragazza , novella Giovanna d’Arco ,
si mette a capo di un gruppo di giovani decisi a realizzare la loro
“rivoluzione di velluto” simile in tutto a quella praghese di Havel.
Smussati alcuni angoli (non tutti) fu impossibile non aderire al
movimento. Tornai da Milano con lo stesso entusiasmo di chi assistendo
al grido dei crociati “Dio lo vuole” aderii e partecipai senza
condizioni. Seppur molto giovane …. Riusci
a non farsi prevaricare dalle correnti interne rappresentate
dall’influenza di certi genitori o suggeritori. Per molti è stato come
aver ripulito il corpo di tossine , Lei rappresentava la risposta umana
sotto veste di una giovane di tutte le speranze di giovani delusi da
una politica infame . Combattere contro un misto di letame camuffato da
una falsa moralità. Ed ecco che
nell’immaginario collettivo diventa Evita, la Pasionaria,Pantesilea,
Giovanna d’Arco. Non so quanto si sia resa conto di questo ruolo !
Andare in giro sempre scortata da due giovani del suo stesso movimento
la circondava di un area più grande della realtà , ma proprio questa
scorta evitò che “gli insultatori rossi” ed i topi di sacrestia
facessero battute sessiste . Il risultato politico fu eccezionale ( ma
non sufficiente) soprattutto grazie a Lei che rappresentava la faccia
pulita di un paese assuefatto a luoghi comuni . La comunità non è stata
cortese con questa figura di ragazza che ha accettato il rischio di
essere travolta dalla cultura maliziosa . Oggi mentre ascoltavo il video
del solito Taormina sulle benemerenze ho avuto uno scatto di
irritazione nel vedere le veline della politica dare riconoscimenti
coinvolgendo loschi figuri . Se un riconoscimento ci doveva essere lo si
doveva dare a questa ragazza che ha saputo incarnare le speranze di una
Marineo certamente non rappresentata in quella manifestazione. Ma
simili gesti non sono intuibili da chi non vuole riconoscere le qualità
altrui.
Ora
Agnese Disclafani lascia Marineo e in pratica l’impegno attivo del
movimento. Non ci è sembrato sbattesse la porta o maledisse né inveisse.
Rientra nella sua vita privata di giovane ricca di entusiasmo e di
ricordi. A noi resta il piacere di averla vista protagonista politica
dentro un mare di avversari “uominicchi” capeggiando una squadra
irripetibile che ci ha fatto sognare una Marineo pulita . Addio Agnese con te se ne va la nostra primavera !
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