giovedì 27 febbraio 2014

ATTIVITà PRODUTTIVE ? NO GRAZIE !

I nostri “compagni di viaggio” avranno notato l’ampio spazio che abbiamo dedicato all’incontro sui “salumi”. A parte la locandina pubblicata dal solito Taormina non abbiamo notato altri segni di sostegno all’iniziativa. Da un lato sembra che noi si abbia un qualche interesse recondito (i rossi ragionavano cosi…) dall’altro ci deve pur essere un motivo se ce ne siamo occupati tanto. Andiamo in ordine. Ripetere che lo stato spesso fa la sua parte è monotono. Siamo al punto che i funzionari (non gli articolisti) che gestiscono gli uffici preposti andrebbero “rieducati” secondo il sistema sovietico è semplicistico. Questi uffici non hanno nemmeno l’elenco delle attività produttive. Hanno un sistema gestionale a livello “circolo ricreativo pensionati”. E qui vorremmo dare una tiratina di orecchie al nostro amico Arnone , da noi elogiato per l’efficienza e per la squadra che ha messo su, ma alcuni macellai e persone interessate da noi interrogati si sono lamentati che “sono stati invitati il lunedi per il mercoledi come fossimo disoccupati”. Qui il discorso si fa lungo perché dove manca la capacità non si possono fare miracoli, dove manca il personale cadono le speranze ma in questo evento si è fatta passerella di capacità e di personale. Lungi da noi il pensare che chi ha organizzato faccia come il Comune di Marineo che seleziona a chi mandare inviti informative e comunicati a seconda dell’umore dell’assessore o del funzionario. E se questa non è mafietta lascio decidere al mio “amico” Virga cosa sia. Qui si va avanti a trentennali belli ma inutili, a continue novene ma di attività produttive non ne parla nessuno e lasciateccelo dire sembra ci sia una volontà di penalizzare ogni e qualsiasi “attività produttiva”. A guardare cosa bolle in pentola a livello amministrativo ti cadono le braccia e basta guardare le saracinesche dei negozi per rendersi conto di cosa sta succedendo. Succede sempre cosi :prima i negozi, poi gli artigiani, poi gli imprenditori. Ma per certi funzionari e politici l’obiettivo è la loro obesità.

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