mercoledì 26 febbraio 2014

PERLE AI PORCI O MEGLIO PERLE DI SALUMI !

Peccato per gli assenti
Qui le notizie le incontri per caso. O meglio , è la mia teoria, visto che San Ciro è stato messo “disoccupato” dalla teoria della liberazione, avendo tempo si diverte a farmi giungere locandine “mirate” non so se per fornirmi spunti per polemiche o perché anche lui è stufo della museruola messagli da certuni. Se uno legge “Nuove tecnologie di trasformazione delle carni suine” essendo in una zona dove il 70 per cento del consumo e lavorazione delle carni sono di suino ti aspetti che dai sindaci alle attività produttive si mobilitino perché ci viene proposto un vangelo dove mancare è tradire. Ora non voglio ripetermi dicendo che dai funzionari agli assessori andrebbero gasati e poi magari segnalati al giardino dei giusti(lo sta dicendo proprio in questo momento Renzi alle camere) , ma anche gli “esercenti” più saccenti andrebbero un po’ ridimensionati. Ci fanno male le orecchie a sentire maestri macellai che sanno tutto ma che forse non hanno mai saputo “ l’influenza della flora batterica nella produzione dei salumi legata al territorio” o “le buone pratiche di lavorazione nella preparazione e stagionatura dei salumi” oppure le nuove tecnologie di trasformazione delle carni suine”.
Insomma decidiamo con alcuni amici di assistere a questa “giornata informativa” anche se non è proprio il nostro settore. In un paese dove tutti sanno tutto, dove genitori sgangherati disertano incontri a loro dedicati come supporto educativo, dove già i bambini sono arroganti in proporzione alla ,mediocrità di certi genitori, aspettarsi la ressa alla giornata informativa era utopistico. Invece mancavano solo i macellai marinesi così magister nell’insaccamento da poter rinunziare agli aggiornamenti. Tutti i salumi esposti e dichiarati produzione propria andrebbero ignorati in quanto prodotti da ignoranti. Dovremmo aggiungere …tranne…ecc.ecc.
Andiamo in ordine. Di solito chi ospita fa passerella come per dire “sono qui” …se non fosse che tutti conoscono i nostri ospiti nessuno si accorgerebbe della loro discreta presenza. Il Soat di Mezzoyuso trasferitosi armi e bagagli a Godrano patrocina questo evento e Carmelo Alberto Arnone introduce i lavori e saputo che è marinese doc mi aspetto un ora di autocomplimenti autoelogiativi mentre con 25 parole giuste precise e mirate lascia la parola ai tecnici. Questo Arnone oltre che discreto è venuto con una squadra di assistenti preparatissime a tal punto che ho pensato che venissero guidate in cuffia da altri esperti, il tutto aggiunto ad una cortesia naturale che abbinata alla perfetta conoscenza della loro terra (arbrereshe) aveva dello sbalorditivo. Debbo dire che ,grazie a San Ciro , ci sono stati risparmiati docenti saccenti e noiosi- Carlo Diaferia della SSICA di Parma ci ha portato nel mondo degli insaccati come fosse uno stilista di moda. Non ha saltato nulla della filiera integrando nel discorso domande e risposte facendole diventare pertinenti e integranti. Parlare di Flora Batterica è un po’ duro quando il tuo uditorio non è un colleggio universitario. Ma il prof. Pier Giacomo Sarra è riuscito a farci capire l’importanza del tema trattato traducendo la materia da astratta in componente essenziale delle lavorazioni delle carni suine. Grande successo per Giampiero Di Peri che ha reso reale quanto illustrato dai docenti usando le meravigliose attrezzature della ditta Brbaccia salumi . Alla fine dopo aver mescolato 40 per cento di spalla, 15 di lardo-pancetta, 45 pulitura di prosciutto sale quanto basta zucchero acido pistacchio pepe e tradizione si è preparato il materiale per poter domani (dalle ore 9.30 a Godrano) insaccare un calibro 45 davanti gli occhi di attenti convegnisti di cui non di tutti ho potuto registrare i nomi ,ma ne cito alcuni, scusandomi con tutti gli altri, Lupo di Alpecucco, Ciccio Barcia di Mezzojuso, quelli dell’Antrica Stazione e tanti altri.
Domani seconda lezione e insaccamento e presumo “battesimo” del nuovo salume appositamente creato.

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