lunedì 17 febbraio 2014

LETTERA APERTA AL DOTTOR FRANCO VIRGA !

Carissimo, come lei ben sa il suo blog non è terra terra come il mio, non deve cercare il gossip sociale per attirare lettori, non è nemmeno ermetico come la Pravda che sembra diretta da Kafka in persona, non è nemmeno il buon Taormina (grazie alle sue pubblicità ogni tanto ci rifacciamo gli occhi con qualche belladonnina), tralasciamo i riprenditi perché non è un blog ma servizio informazioni che mostra il carattere di chi lo scrive; fatta questa premessa i suoi lettori “ci devono venire apposta”. I temi che lei propone sono oltremodo interessanti e non facilmente accessibili a tutti. Come prima cosa noto alcune “assenze” locali che non mi spiego, ingiustificate per il fatto di essere presenti sulla brusambra-aventino (inteso come monte) . Ora dopo l’indegna esperienza dell’accanimento del copia incolla da parte dei due arraggiati-invidiosi , debbo ammetterlo, che della cultura marinese è rimasto ben poco o meglio solo lei. Mi risparmio i nomi (mille volte li ho citati) , ma se proprio vuole li può trovare in tutti i posti che di libero pensiero sanno ben poco. Questo gruppo , che mai arrossisce, vive la cultura come eredità e soprattutto parlano e scrivono senza lavarsi prima i denti o la bocca a seconda . Ma veniamo al dunque. Dopo questa specie di panegirico volevo segnalarle la mia impressione , come lettore assiduo del suo blog, La cosa mi è saltata all’occhio proprio ieri nel comunicare l’inizio dell’era Renzi (sic) che ha si gettato nel panico tre quarti del Pd locale (aspetti e vedrà che si adeguano , prima avevano l’abito di Bersani ma ora hanno l’intimo di Renzi), e d’un tratto mi sono accorto che andando indietro ,sfogliando il suo blog, non ho trovato nulla che meritasse il suo consenso . Si qualche pensatore defunto, qualche riconoscimento post mortem ma una volta , solo una volta, che mi suggerisse :ecco quello è il nostro uomo. E noi subito saremmo corsi per condividere il suo suggerimento. Ora la cosa si può giustificare con l’anarchia che è in ognuno di noi, con l’ateismo che è giustamente figlio e antitesi della mistificazione religiosa di molti intellettuali (scusi) locali o con il fatto che lei riconosca che l’uomo non è ancora pronto. Mi sarei aspettato una pur minima carta di credito su Renzi il meno compromesso con la bottega ed invece anche lui ancor prima di essere incaricato è già dannato. Non sarebbe male che lei pubblicasse una finestra con l’elenco “dei fratelli”. Serve più a noi che ai suoi lettori perché con quelli locali lei non dialoga e quindi essendo seguito solo dagli esterni facenti parte del “solito circuito” tutto ciò che viene scritto diventa “circolare ciclostilato”. Ci sarà pur un modello da proporre a cui ispirarci ! Non si può sempre puntare sul giudice “valdostano” ! Ci spiace non essere come “l’assessore santo” divenuto ormai suo profeta seppur rinnegando di essere stato a scuola da Lima. Ascolti si dissoci perché Lei lo conosce bene l’individuo, ormai è uno senza patria e pur di avere un nuovo passaporto tratterebbe sulla sua anima.
Mentre le auguro sempre maggiori riscontri per il suo “Cesim” non posso che non ricordarle quella bella scena, ormai “irripetibile”, quando lei interruppe il manumanca al castello che nella piazza gremita per assistere ad uno spettacolo teatrale , il nostro, inizio un corso di beatificazione personale , per poi mandarla a fare in cul.. dinostrando la qualità della scelta da noi fatta da mandare a Roma.

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