Bella
serata ieri sera a Marineo. Già la giornata, grazie alla clemenza del
tempo, era stata ricca di eventi.Ben due inaugurazioni : un negozio che
mancava e che è utile. Tutto sulle bici a cui auguriamo successo perché
troppe attività faticano a Marineo, poi un negozio storico. Il bar
D’Amore. Chi ha conosciuto don Mimi D’Amore sa il valore storico del
locale. Non possiamo dimenticare il mitico Cicciuzzo che da quando aveva
12 anni vi ha lavorato. Ora ne riprende la gestione la famiglia con la
presenza del figlio di Aldo Calderone e di Letizia D’Amore. L’arte del
barista è un duro mestiere che non lo si può fare senza pazienza
cortesia e abnegazione. Anche a loro auguriamo un sacco di successo.La
messa era dedicata e monopolizzata dall’Unitalsi (spero che citandoli
non abbiano da ridire). Il paese era invaso dal dolore e dall’altruismo a
tal punto che gli assistenti si confondevano con gli assistiti. Insomma
era il momento delle nostre crocerossine ! Per chi lo aveva previsto il
ritiro al collegio degli insegnanti di area cattolica guidati dal
Giovanni Perrone. La passeggiata del pomeriggio ci ha portato al
castello e dopo i discorsi di rito (l’organizzatore ci ha ricordato
anche lui le qualità delle donne che condividono la nostra vita
lasciando il dubbio se volesse ricordarlo più alle donne che a noi !). I
pezzi esposti sono di pregio e ci portano al tempo che le indossavano
donne molto pazienti perché
dovevano affrontare almeno una decina di passaggi prima di indossarle.
Dopo l’intimo molto castigato , busti corsetti, vari strati di
sottovesti, cerchi e mutandoni infine l’abito o meglio queste corazze di
velluto che spingevano il partner ad addormentarsi in attesa dello
“smontaggio o svestimento” a meno che non fosse considerato il tutto
come “preliminari”. Locale pieno con il miglior pubblico pensabile.
Molti gli ospiti del circondario (il prof…Rino Gaspare Greco… di
Bolognetta), la Direttrice Antonina Lampone,il prof.Milco Datacchi, il
Dottor Quartuccio e Signora, La Preside Muratore, qualche funzionario
per tutte le stagioni, quasi tutti i consiglieri e assessori, persino il
consigliere Ribaudo circondato da un infinità di bambini guardato a
vista dalla signora, la poetessa Zuccaro con il cordialissimo
marito,Marina Triolo e marito, insomma non se ne
dolga chi ho dimenticato ma fra bellissime signore e abiti dell’altro
mondo abbiamo vissuto per un momento una Marineo bella ed elegante.
Qualcuno si poteva risparmiare gesti stizzosi ma conoscendone
l’arroganza non ha lasciato il segno. In grandissima forma sia il
sindaco Barbaccia che l’assessore Spataro. E non possiamo dargli torto
vista la serata e la giornata. Ma per il “raccontatore” il momento più
interessante è stato quando sindaco e assessore hanno annunziato che
domani Marineo sarà un grande cantiere :riprendono i
lavori del restauro del Castello (già i materiali sono stati
posizionati) iniziando dalle due perdite che deturpano facciata Nord e
fiancata laterale e (sintiti, sintiti !!!)
il Maestro Ingui inizia il restauro del materiale “pulizzotto” per il
Museo . Ora se la nostra amministrazione vuole fare un gesto di
riconciliazione con i cittadini renda pubblico il progetto del restauro e
la pianta del museo prima che qualcuno inizi a fantasticare.Ora tour de
force tra la carica dei 101 francesi, gli ecumesti del Comenio e
l’Erasmus di Bolognetta. Forse sarebbe stato meglio spostare Quaresima e
Pasqua…
Il buffet era offerto dalla ditta Buceci reso gradevole dalla presenza dei tre giovani Calderone.
Ps
queste sale già penalizzaste dalla mancanza di luce naturale
necessitano delle due l’una: o alzare le didascalie perché il pubblico
sembravano musulmani in preghiera (vedi acrobazie delle signore) o
aggiungere faretti dedicati.
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