lunedì 7 aprile 2014

LA BELLA EPOQUE DI MARINEO

Bella serata ieri sera a Marineo. Già la giornata, grazie alla clemenza del tempo, era stata ricca di eventi.Ben due inaugurazioni : un negozio che mancava e che è utile. Tutto sulle bici a cui auguriamo successo perché troppe attività faticano a Marineo, poi un negozio storico. Il bar D’Amore. Chi ha conosciuto don Mimi D’Amore sa il valore storico del locale. Non possiamo dimenticare il mitico Cicciuzzo che da quando aveva 12 anni vi ha lavorato. Ora ne riprende la gestione la famiglia con la presenza del figlio di Aldo Calderone e di Letizia D’Amore. L’arte del barista è un duro mestiere che non lo si può fare senza pazienza cortesia e abnegazione. Anche a loro auguriamo un sacco di successo.La messa era dedicata e monopolizzata dall’Unitalsi (spero che citandoli non abbiano da ridire). Il paese era invaso dal dolore e dall’altruismo a tal punto che gli assistenti si confondevano con gli assistiti. Insomma era il momento delle nostre crocerossine ! Per chi lo aveva previsto il ritiro al collegio degli insegnanti di area cattolica guidati dal Giovanni Perrone. La passeggiata del pomeriggio ci ha portato al castello e dopo i discorsi di rito (l’organizzatore ci ha ricordato anche lui le qualità delle donne che condividono la nostra vita lasciando il dubbio se volesse ricordarlo più alle donne che a noi !). I pezzi esposti sono di pregio e ci portano al tempo che le indossavano donne molto pazienti perché dovevano affrontare almeno una decina di passaggi prima di indossarle. Dopo l’intimo molto castigato , busti corsetti, vari strati di sottovesti, cerchi e mutandoni infine l’abito o meglio queste corazze di velluto che spingevano il partner ad addormentarsi in attesa dello “smontaggio o svestimento” a meno che non fosse considerato il tutto come “preliminari”. Locale pieno con il miglior pubblico pensabile. Molti gli ospiti del circondario (il prof…Rino Gaspare Greco… di Bolognetta), la Direttrice Antonina Lampone,il prof.Milco Datacchi, il Dottor Quartuccio e Signora, La Preside Muratore, qualche funzionario per tutte le stagioni, quasi tutti i consiglieri e assessori, persino il consigliere Ribaudo circondato da un infinità di bambini guardato a vista dalla signora, la poetessa Zuccaro con il cordialissimo marito,Marina Triolo e marito, insomma non se ne dolga chi ho dimenticato ma fra bellissime signore e abiti dell’altro mondo abbiamo vissuto per un momento una Marineo bella ed elegante. Qualcuno si poteva risparmiare gesti stizzosi ma conoscendone l’arroganza non ha lasciato il segno. In grandissima forma sia il sindaco Barbaccia che l’assessore Spataro. E non possiamo dargli torto vista la serata e la giornata. Ma per il “raccontatore” il momento più interessante è stato quando sindaco e assessore hanno annunziato che domani Marineo sarà un grande cantiere :riprendono i lavori del restauro del Castello (già i materiali sono stati posizionati) iniziando dalle due perdite che deturpano facciata Nord e fiancata laterale e (sintiti, sintiti !!!) il Maestro Ingui inizia il restauro del materiale “pulizzotto” per il Museo . Ora se la nostra amministrazione vuole fare un gesto di riconciliazione con i cittadini renda pubblico il progetto del restauro e la pianta del museo prima che qualcuno inizi a fantasticare.Ora tour de force tra la carica dei 101 francesi, gli ecumesti del Comenio e l’Erasmus di Bolognetta. Forse sarebbe stato meglio spostare Quaresima e Pasqua…
Il buffet era offerto dalla ditta Buceci reso gradevole dalla presenza dei tre giovani Calderone.
Ps queste sale già penalizzaste dalla mancanza di luce naturale necessitano delle due l’una: o alzare le didascalie perché il pubblico sembravano musulmani in preghiera (vedi acrobazie delle signore) o aggiungere faretti dedicati.

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