Cecoslovacchia
“Alla
frontiera della Cecoslovacchia si rischiava veramente tanto”. E’ Roberto
Scapaticci a parlare: “Padre Scalfi, che su queste cose era testardo come un
mulo trentino, ci aveva dato una valigia di stoffa scozzese chiusa con la
cerniera, piena di Bibbie e santini in russo da lasciare nelle chiese. Sale il
doganiere e dice: “Quella lì”, indicando proprio quella scozzese /…/. Questo
prende la valigia, la apre, vede soltanto Le
storie del buon soldato Svejk. Scoppia in una fantastica risata e richiude
tutto” /…/.Nel primo viaggio, durante la Settimana Santa del 1968, c’erano
Massimo Guidetti, Carlo Buora, Rosalba Mozzati, Walter Ottolenghi e Tonino
Setola: “Tutto iniziò da lì. Tonino Setola aveva organizzato un viaggio con le
agenzie ufficiali”, racconta Ottolenghi. “In un suo viaggio di qualche mese
prima Tonino aveva notato che la guida del gruppo di italiani si faceva il
segno della croce ogni volta che entrava a visitare una chiesa. Era sì una
guida dell’agenzia di Stato, ma quel gesto lo fece riflettere… voleva forse
comunicare qualcosa? Si chiamava Růžena Růžičková” /.../ „Con
l‘aiuto di Růžena e dei suoi compagni di università, nel giro di pochi giorni,
fummo presentati a tutti i gruppi, cattolici e laici, intellettuali e
casalinghe, che stavano sostenendo la fioritura della primavera di Praga /.../
A Pasqua salimmo con i ragazzi di padre Reinsberg, parroco del Týn, sulla torre
della catt edrale/chiesa/ della Città vecchia, per sciogliere le campane della
Resurrezione. Era la prima volta, dopo vent’anni, che quelle campane riempivano
del loro suono i portici e i tetti della Città d’oro“ /.../
AVVENIRE DEL ….22 MARZO DEL 2014
dalla recensione del libro Il cammino dentro il mondo storia di CL San Paolo
pag.462
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