Non mi si venga a dire che è la vita !
Piano piano la mia generazione se ne va . Senza tromboni ne fanfarre.
Noi siamo i figli di una generazione che si è divertita a giocare e fare
la seconda guerra mondiale. Che ha vissuto l.’olocausto che “ha
frainteso” tutto quello che ha fatto. Siamo anche la generazione a cui è
stato rubato il tempo dalla tecnologia, dalla fretta, dalla evoluzione
in tutti i campi. Insisto nel
dire prendete i nostri vecchi (ora lo siamo noi) e fateli diventare
testimoni del passato recente altrimenti questo ritmo cancellerà tutto.
Nino
Bivona ha deciso di andarsene in silenzio cosi come ha vissuto . Schivo
riservato delicato. Il vuoto che ha lasciato in noi lo ha lasciato già
quando se ne è andato in America. Io l’ho incontrato l’ultima volta che è
venuto a Marineo e avvicinandomi a lui gli chiesi se si ricordava di
me. “Ancora squetu si !” mi rispose abbracciandomi calorosamente. Ho
giocato con lui “a li quattru cantuneri” a “li mazzari” e a tanti altri
giochi. Ora lo immagino nel giardino dei giusti in quel paradiso dove
c’è posto solo per le persone schive, riservate e delicate come lo
conoscemmo.
Il primo pensiero va alla sua mamma , ai suoi fratelli , e parenti e a sua moglie e alla sua famiglia che gli sono sempre stati vicini. Arrivederci Nino, anzi a presto…
Nino verrà ricordato al Convento a Marineo da Padre Salvino lunedi prossimo.
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