giovedì 7 maggio 2015

IL RANCORE CI INCATENA



Leoluca Pasqua: Dal Rancore al Perdono
Edizioni RnS, 2015

    È possibile chiedersi che differenza c’è fra la psicanalisi e la confessione. Scherzando qualcuno ha risposto che sono la stessa cosa solo che la confessione non si paga. Sono vere: tutte è due si occupano dell’anima ed ora sta arrivando nelle libreria il libro di un sacerdote, sicuramente esperto della confessione,  che ci presenta un testo quasi scientifico. E’ molto utile per tutti capire le cause del rancore sia verso gli altri, che verso Dio e verso se stessi. L’analisi dell’autore è veramente dettagliata: ci presenta perché nasce il risentimento o addirittura l’odio sia per motivi veri che quelli presunti, sia direttamente o di riflesso, al livello personale o quello sociale. Le loro manifestazioni possono essere non solo gli scatti di rabbia ma anche l’indifferenza che può offendere quanto un attacco verbale. Se poi questi sentimenti negativi perdurano nel tempo possono causare una memoria malata oppure delle ossessioni, delle vere malattie.
   Andando nelle orme di Gesù Cristo il sacerdote può essere un vero e proprio medico dell’anima. Padre Leoluca Pasqua suggerisce di individuare le cause del rancore e capire perché si reagisce in un determinato modo. Inoltre per guarire raccomanda: “Il dialogo, il chiarimento, il mostrare le proprie ragioni, la capacità di esprimere le proprie delusioni, il chiedere scusa, il dire la verità, possono contribuire a ricomporre una relazione frantumata”.  Aiutano anche la correzione fraterna e la preghiera di intercessione ma non dimentichiamo che il perdono è un processo anzi una lotta, un vero combattimento spirituale. Non bisogna stancarsi perché come fa vedere bene la copertina del libro il rancore ci incatena, ci priva di libertà e viceversa il perdono ci  fa “riacquistare l’obiettività nel giudizio, così da pensare l’altro senza nessuna forma di paura e ossessione e di non nutrire sentimenti di vendetta. Una libertà interiore che rende possibile un nuovo inizio e rende capaci di rintracciare il positivo e tutto il bello che il buio del rancore non riesce a far vedere”.
   Il libro si conclude con delle testimonianze toccanti che dimostrano come è possibile concretamente perdonare. Ora tocca a noi prendere in mano il libro, guardarci dentro e lasciarci guarire da un peso che magari portiamo dentro di noi da anni e non troviamo il modo di liberarcene. Possiamo solo ringraziare l’autore che ha condiviso con il lettore la sua lunga esperienza di un profondo conoscitore delle anime ma anche delle cause scientifiche che provocano le spaccature fra intere famiglie, gruppi e causano la nostra schiavitù. Si serve di molti brani delle Sacre Scritture, alcuni molto conosciute come la domanda di san Pietro di quante volte deve perdonare, altri meno come quello del Siracide e simili. Ci guidano sulla consapevolezza che prima di tutto ci perdona Dio e se non perdoniamo anche noi, non siamo degni del Suo perdono.
    Se vogliamo tornare alla domanda iniziale sulla differenza fra la psicanalisi e la confessione dopo la lettura di questo libro possiamo dire che una guida spirituale ha molte più armi di una presa di coscienza dei propri limiti e del proprio vissuto che ci offre la psicanalisi. Anche questo libro è uno strumento dello Spirito Santo che ci illumina su tanti aspetti del nostro comportamento e ci dà anche gli strumenti e la forza di cambiare, di ricominciare e di godere dei frutti del perdono.
05.05.2015                                                                                                Růžena Růžičková

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