lunedì 4 maggio 2015

SPERO TROVAR PIETà , NONCHè PERDONO

"Spero trovar pietà, nonché perdono"
Concetta Sileci accompagnata da Maurizio e Giuseppe sono tornati per una sera a Marineo. L’abbiamo vista tutti l’altra sera in mezzo alla gente ascoltare i vari interventi che raccontavano la sua difficile vita. L’abbiamo vista cercare con gli occhi l’altra sua figlia Teresa che quel lontano e terribile 8 aprile del 1972 risparmiò lasciandola a casa. Teresa era a Roma a lavorare cioè a fare quello che è mancato alla sua famiglia in quei terribili anni.
Dobbiamo ringraziare Nino Di Sclafani che ha condotto i tanti interventi non straripando e tenendo la serata in dignitosa attenzione. Intercalare agli interventi qualche testimonianza ha reso l’atmosfera più intima e riservata. Si è iniziato con un canto da pelle d’oca , con la canzone di De Andrè e noi che l’abbiamo ascoltata più volte durante le prove ci commuoveva tutte le volte l’esecuzione appassionata di Fabio Lima. Il Sindaco Pietro Barbaccia dopo i convenevoli di rito si è catapultato nel tema ricordando questi “tre martiri” e commuovendosi spontaneamente. Poi è toccato a Ciro Spataro ricordare gli anni che lo coinvolsero da cronista del GdS . Si sono avvicendati il prof. Santo Lombino (presto presenterà il suo libro a Marineo all’Hyde Park) testimoniando l’eco che il fatto ebbe nel mondo e il compagno di scuola di Maurizio , Toni La Spina, presentatosi con la classica foto di classe . Ele Mazzamuto ha recitato la poesia che Buttitta dedicò al fatto e cantato una struggente ninna nanna. Ci ha portato alla fredda realtà dei fatti la criminologa Dottoressa Alessia Tegoletto traducendo in termini tecnici l’accaduto per farci capire cosa porta a simili gesti. La Dott.sa Franca Salerno non ha mancato di inserire in un contesto attuale e sociale l’episodio che spesso è presente in varie forme ancora oggi. Chiara Lo Faso ha perfettamente recitato la poesia che Franco Vitale dedicò allora alla Sileci.
Subito all’inizio Nino Di Sclafani invitò a prestare la sua testimonianza chi come Sindaco di Marineo al tempo della tragedia. Abbiamo Ricevuto una lezione umana raramente ascoltata a Marineo. “Chiediamo perdono, oggi….” . disse l’Avv. Lo Vasco con voce rauca rotta da una intensissima emozione. Lo ripetè più volte affinchè tutti sentissimo. Io lo sentii benissimo.
Durante i vari interventi scorrevano le immagini riprese dai quotidiani del tempo e quando il pianista si inseriva sottolineava momenti tragici e dolorosi ma di grande speranza.
Ha chiuso il Vice Sindaco Antonino Greco annunziando che su segnalazione del Guglielmo la giunta ha discusso e deliberato la riesumazione dei corpi e la sistemazione in un luogo decoroso che verrà intitolato alla Sileci. Questo noi lo chiamiamo “gesto da Amministrazione efficiente e civile”.
Il Di Sclafani dopo circa un oretta ha chiuso l’incontro annunziando che ad Ottobre ci ritroveremo, per i riti predetti ,al cimitero, e avremo con noi la figlia Teresa per un grande momento di riconciliazione collettivo. Si è chiuso con la ballata che Franco Trincale compose a Milano facendo conoscere questa tragedia affinchè riflettessimo.
I Ringraziamenti vanno: alla Sopraintendenza che ci ha ospitati, al Comune di Marineo, a tutti i relatori e a Nino Di Sclalfani. Il Guglielmo ringrazia in particolare Antonino Vitrano , Giuseppe Lo Pinto, Salvatore Pulizzotto, Mariolina Sardo, Antonino Di Scalfani , il personale addetto al Castello e tutti coloro che in qualsiasi forma hanno collaborato. Ringraziamo altresì Il Presidente del Consiglio, il Parroco Leo Luca Pasqua, Graziella e Maurizio Bivona per i loro messaggi di solidarietà .
Gli amici di Hide Park hanno portato un mazzo di fiori sulla tomba di Concetta, Maurizio e Giuseppe.

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