martedì 14 febbraio 2017

CARISSIMO SAN VALENTINO...

Avevo progettato un san Valentino in due versioni. La prima a casa cucinando io e “servendo la coppia” come facevo una volta. Piatti per l’occasione posate preziose menu al flambè accanto al tavolo dove le candeline ti illuminano addolcendoti anche il carattere. La seconda fuori in mezzo alla bolgia al ristorante tipo la festa delle donne dove gli uomini diventano zimbello delle donne e le donne si “sentono eroine per un giorno o per caso”. Alla fine un imprevisto mi dà una terza imprevista soluzione. San Valentino tu li, io qui. Ci sono rimasto male proprio ora che stavo iniziando “la rivisitazione” del nostro tempo. Cioè ripercorrere il tempo che Dio ci ha dato per stare insieme. Mi sono accorto che sono stato fortunatissimo e quando penso a cosa succede nel mondo debbo fermarmi e riflettere. Non sono per carattere molto paziente, ma in compenso sono molto “pesante”. Una relazione difficile non l’avrei retta nemmeno per una settimana. Immaginarsi poi una seconda o terza relazione. Sarei finito malissimo e in malo modo. Altro che femminicidio … Mi si sarebbe svuotata e inaridita l’anima. Evvero che conta molto la persona con cui condividi quasi tutto ma questo non è il “lotto” perché hai avuto mille possibilità di prevedere il tuo percorso e intervenire.
Allora per deridermi ho voluto approfondire. Sono stato in Comune all’anagrafe (ci sto andando spesso in questi giorni…) e carta alla mano ho chiesto quante separazioni e divorzi ci sono stati a Marineo nel 2016. Nel farlo ho chiesto una penna perché non trovavo la mia. “Non le servirà la penna …”. Mi risponde la funzionaria… Ecco forse mi da un lungo tabulato dove verrà alla luce la drammatica situazione coniugale dei marinesi … “Nessuna “! Cioè lei mi sta dicendo che ufficialmente nel 2016 non ci sono state né separazione ne divorzi ! “Si !”. Dati ufficiali che ovviamente non comprendono i clandestini, quelli che forse arriveranno ad una conclusione l’anno prossimo , coloro che ancora oggi discutono in famiglia con le mani o con le parole. Subito dopo mi viene in mente la funzione che assolvono i testimoni ed i padrini. I primi mi sembrano ricoprire un ruolo fatuo e vuoto. Quando la coppia traballa non intervengono con energia. Loro sono stati testimoni di un momento felice e ora che la coppia traballa si eclissano fanno finta di non parteggiare non si vogliono immischiare. Bella figura di conigli. Invece di coalizzarsi e “strattonare” la coppia se ne lavano le mani lasciando che quei due precipitino in un burrone dove verranno sommersi da odio e spesso violenza. I padrini sono i più patetici. Gli ortodossi delegano il padrino a “dare il nome al bambino” e cosi quasi sempre il bambino prende il nome del padrino rafforzando il rapporto. Io credo di avere 13 figliocci e nessuno porta il mio nome. Sino ad un certo punto avevo un dialogo con loro poi sono stato sostituito da questi nuovi teologi e sociologi e seppur non li ho persi di vista spesso dimenticano il mio ruolo che è quello di “genitore di sostegno”. Oggi mestiere inutile .
San Valentino è una festa consumistica per giovani ed è bene che ci sia perché ricordarsi di essere innamorati fa bene alla salute e ne abbiamo prova da chi non è più innamorato che poi è come essere invalidi : ti manca qualcosa. San Valentino è come l’anniversario di matrimonio per gli sposati per i non ti ricorda l’inizio di un lungo percorso che devi incominciare tutto in salita ma se ti procuri gli anticorpi giusti , come fanno gli alpinisti con chiodi ganci e picchette, non vai lontano. Ma soprattutto cerca e fortifica i tantissimi punti in comune.
Ora mi salverà il telefono che ieri ha sostituito le lettere e che oggi è sostituito dallo skipe…

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