VIVA VIVA SANTU CIRU !
Mi sono messo il vestito nuovo quello della messa e volevo suonare il
campanello del corso dei mille nell’ingresso laterale della Parrocchia.
Ma fra tanti campanelli non ho trovato quello di “San Ciro abitazione e
Studio Medico”. Quelli della
Caritas mi hanno detto forse lo trova al circolo qui di fronte, è la che
di solito si trovano a fare la partitina. Ovviamente mi sono rifiutato
perché dalla Parrocchia riesco ad uscirne vivo ma dal quel circolo sarà
molto difficile. E poi è risaputo che ancora non si capisce l’uso di
quell’immobile visto che i “Beati Cirii” si ritrovano giustamente in
quello che noi conosciamo come “armuzzi santi” …appunto ! Insomma se lo
vuoi trovare devi compilare un modulo che va vistato , separatamente, da
tutta una commissione di “deviatori” presunti innovatori che finalmente
oggi possono consolarsi con questo nuovo arcivescovo che sembra abbia
scelto Marineo come “lager” sacrificando sull’altare del “nulla andava bene prima” iniziando con gli imprenditori, poi lo staff della curia con quello stile che è tipico del curato di campagna che non è mai stato in città. Questo
è possibile perché i cattolici tradizionalisti sono conservatori e
pronti (vedi la storia) a subire mentre questi innovatori quando c’è da
pagare di persona spariscono sempre.
Insomma
mi sorge il dubbio che San Ciro messo nell’angolo si sia trasferito a
Grottaglie e di questo ho la prova inconfutabile e provata che a giorni
un pulman di “Beati Cirii “
partirà alla volta di Grottaglie per verificare se è vera la diceria che
San Ciro qui da noi non si trova più a suo agio. E i nostri solerti
confrati partono per una missione impossibile non escludendo di lasciare
a Grottaglie il Superiore e il suo Capo , l’altro Ciro più diabolico
che santo.
E
a questo punto mi sovviene la bellissima scena della vita di San Ciro
scritta dalla Signora Lupo dove descrive la bagarre fra congregazioni
per chi doveva accogliere la reliquia alla balata. Bagarre con sedie che
volavano come angioletti e cazzotti che la storia per carità ha
taciuto.
Ma
la grande novità di questa ricorrenza del Martirio è che il nostro
Superiore , guidato dal suo Capo di sempre, facendo sua l’idea del suo
predetto capo ha deciso di intervenire affinchè nel calendario al 31
gennaio venga “reinserito” San
Ciro al posto dello sconosciuto piemontese “Don Bosco” (ecco il segno
dei Savoia invasori). A me sembra una buona idea e sono sicuro che il
predetto Capo se ne approprierà come suo costume facendosi forza del
fatto che se lui (o meglio la consorte) è riuscita a farci diventare
“paese della misericordia” con tanto di firma del Papa ottenere il
“reinserimento” di San Ciro nel calendario per loro sarà facile
possedendo una copia delle chiavi del Vaticano… e se cosi fosse trova
anche giustificazione il fatto di andare a Grottaglie e anche il non
trascurabile dolore procurato al predetto che dopo tanti anni è stato
escluso dal viaggio in America , sembra su invito del confrati
Americani.
Ora
vi prego non fate arrabbiare San Ciro perchè io in questi giorni ne ho
estremo bisogno per via di un mio ginocchio ribelle e , prima che questo
Arcivescovo trasferisca San Ciro mandandoci al suo posto qualche santo
della Sicilia orientale della sua ex diocesi…
Viva Viva Santu Ciru, medico generico !
Ps
debbo rileggere il passo di Nuccio Benanti quando descrive che San Ciro
non curava le malattie fisiche ma mentali o giù di li… facendoli
passare per miracoli ! Ah la mia memoria !
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