mercoledì 1 febbraio 2017

VIVA VIVA SANTU CIRU !

Mi sono messo il vestito nuovo quello della messa e volevo suonare il campanello del corso dei mille nell’ingresso laterale della Parrocchia. Ma fra tanti campanelli non ho trovato quello di “San Ciro abitazione e Studio Medico”. Quelli della Caritas mi hanno detto forse lo trova al circolo qui di fronte, è la che di solito si trovano a fare la partitina. Ovviamente mi sono rifiutato perché dalla Parrocchia riesco ad uscirne vivo ma dal quel circolo sarà molto difficile. E poi è risaputo che ancora non si capisce l’uso di quell’immobile visto che i “Beati Cirii” si ritrovano giustamente in quello che noi conosciamo come “armuzzi santi” …appunto ! Insomma se lo vuoi trovare devi compilare un modulo che va vistato , separatamente, da tutta una commissione di “deviatori” presunti innovatori che finalmente oggi possono consolarsi con questo nuovo arcivescovo che sembra abbia scelto Marineo come “lager” sacrificando sull’altare del “nulla andava bene prima” iniziando con gli imprenditori, poi lo staff della curia con quello stile che è tipico del curato di campagna che non è mai stato in città. Questo è possibile perché i cattolici tradizionalisti sono conservatori e pronti (vedi la storia) a subire mentre questi innovatori quando c’è da pagare di persona spariscono sempre.

Insomma mi sorge il dubbio che San Ciro messo nell’angolo si sia trasferito a Grottaglie e di questo ho la prova inconfutabile e provata che a giorni un pulman di “Beati Cirii “ partirà alla volta di Grottaglie per verificare se è vera la diceria che San Ciro qui da noi non si trova più a suo agio. E i nostri solerti confrati partono per una missione impossibile non escludendo di lasciare a Grottaglie il Superiore e il suo Capo , l’altro Ciro più diabolico che santo.

E a questo punto mi sovviene la bellissima scena della vita di San Ciro scritta dalla Signora Lupo dove descrive la bagarre fra congregazioni per chi doveva accogliere la reliquia alla balata. Bagarre con sedie che volavano come angioletti e cazzotti che la storia per carità ha taciuto.

Ma la grande novità di questa ricorrenza del Martirio è che il nostro Superiore , guidato dal suo Capo di sempre, facendo sua l’idea del suo predetto capo ha deciso di intervenire affinchè nel calendario al 31 gennaio venga “reinserito” San Ciro al posto dello sconosciuto piemontese “Don Bosco” (ecco il segno dei Savoia invasori). A me sembra una buona idea e sono sicuro che il predetto Capo se ne approprierà come suo costume facendosi forza del fatto che se lui (o meglio la consorte) è riuscita a farci diventare “paese della misericordia” con tanto di firma del Papa ottenere il “reinserimento” di San Ciro nel calendario per loro sarà facile possedendo una copia delle chiavi del Vaticano… e se cosi fosse trova anche giustificazione il fatto di andare a Grottaglie e anche il non trascurabile dolore procurato al predetto che dopo tanti anni è stato escluso dal viaggio in America , sembra su invito del confrati Americani.

Ora vi prego non fate arrabbiare San Ciro perchè io in questi giorni ne ho estremo bisogno per via di un mio ginocchio ribelle e , prima che questo Arcivescovo trasferisca San Ciro mandandoci al suo posto qualche santo della Sicilia orientale della sua ex diocesi…

Viva Viva Santu Ciru, medico generico !

Ps debbo rileggere il passo di Nuccio Benanti quando descrive che San Ciro non curava le malattie fisiche ma mentali o giù di li… facendoli passare per miracoli ! Ah la mia memoria !

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