Quest’anno scade il mandato del
Presidente della Fondazione G.Arnone. Questo mandato che ha impegnato per
quattro anni l’Arch. Guido Fiduccia e lo
staff, nella ricostruzione della Fondazione e con l’avvio di varie iniziative
non è stato per nulla facile. “Svegliare” molti dormienti è difficile e uscire
dal circuito che gestisce tutte le attività locali è ancora più difficile. La
cosa più eclatante è stata quella del carico subito dalla gestione del Premio
di Poesia “di proprietà” del mitico ed ipotetico “ Circolo Cattolico” forse ancora oggi senza fissa dimora.
Quest’anno la Fondazione si è dichiarata impossibilitata a continuare la
gestione di un premio “privato” ma a carico della Fondazione. Questo antefatto
ci fa riflettere sul “destino” del Fiduccia che avendo osato “alienare” il
carico finanziario del Premio pur
dichiarandosi disponibile a partecipare in qualche forma con un contributo. Del
resto anche il nuovo Arcivescovo ha dimostrato di saper “sostituire”, con
grande attenzione verso Marineo (sic), figure sino ad ieri prestigiose con
altre figure per noi sconosciute e che ancora non è dimostrato il loro livello
professionale.
Ora dopo anni di sbandamento la
Fondazione ha trovato nell’arch.
Fiduccia equilibrio e nuove energie. Il nostro augurio è che il nuovo
Arcivescovo sia ben consigliato e non si lasci prendere dalla mano falciatrice
che forse qualcuno guida non tenendo conto di quanto detto sopra e che ha già
inviato messaggi trasversali chiari. Insomma corriamo il rischio di trovarci un
Presidente “cartaginese” quando l’eventuale sostituto lo hanno già in casa: nel
rinnovo della carica o in Pino Taormina.
L’occasione che ci offre la
presentazione di questo volume è triplice. Proprio la presenza sia del Fiduccia
che dello Spataro potrebbero aggiornarci su quanto detto sopra. La terza
occasione è la presenza a Marineo di Salvatore Taormina vecchia prestigiosa
conoscenza di altri momenti quando era a Casa Giussani , e oggi non sappiamo se
è traslocato a casa Carron dopo lo zunami Formigoni (alla cui corte approdò il
Taormina temporibus illis…) le cui macerie sono ancora sparse ovunque. Questo
zunami ha anche avuto un risvolto positivo. Se non altro ha riportato i
ciellini con i piedi per terra dimostrando che anche loro non anelano solo alla
grazia di Dio ma anche alle “grazie del denaro” né più né meno come noi. Chiarita la loro presunta e arrogante santità
ora andiamo a sentire cosa hanno da dirci questi ennesimi “salvatori” portati a
Marineo da Pino Taormina , moderati (calma signori…) da Ciro Spataro,
introdotti dal Presidente uscente Guido Fiduccia : tutti attorno al libro del
Naro su un tema che altri preti marinesi prediligono: contro i ladri di
speranza …mafie in chiesa e in sagrestia … ovvero come la Chiesa resiste alle
mafie ! Sperando di non finire nelle
grinfie dei soliti preti progressisti che continuano ad infestare e ad occupare
la chiesa locale con il loro intellettualismo gratuito ma nefasto che non
lascia mai feriti per terra ma solo morti.
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