martedì 21 febbraio 2017

COSA MI SONO PERSO !



  
A quanto pare mi sono perso due serate eccellenti. Per la prima mi sarei trovato a disagio perché fra le decine di “artisti” e di presenti  non potevo contare nemmeno un parente. Quindi tutte le emozioni descritte da Daniela Thomas  (si sente  La manina del Virga…) non le ho potuto provare ma vale la pena lo stesso andare a leggerle perché sono scritte bene anche se di parte. Chi non si emozionerebbe a vedere i piccoli scorrazzare in un palcoscenico  avendo come spettatori nonni e parenti che li vedono già in Tv anche se non come veline almeno come tronisti ? E che dire del “passato artistico “ del Virga ? Quasi una autobiografia…  Il successo era garantito perché la serata aveva tutti gli ingredienti giusti. Un buon passaparola   , inviti personalizzati con garanzia di presenza, la macchina parentale  usata con perfezione professionale (in questo quelli del battello sono maestri) , il tema universale, l’obbligo di presenza per metà degli spettatori: insomma nessun dorma !
In tutto questo non bisogna dimenticare che tutto questo non è facile e muovere questa macchina ogni tanto è di sicuro successo. Ora per  le altre positività vi rimando all’artico della by Daniela Thomas  che sa usare certe leve molto bene.

La serata di Domenica.  Salvatore Pulizzotto  ormai è inaffidabile.  Per descrivere il pomeriggio di domenica mette in pensione i grandi tenori  e declassa persino quei tre giovani stampa soldi del Volo. Pulizzotto non  solo organizza ma sogna e si entusiasma. “Non mi intendo di…” ma si esalta. Mitizza la giovane ventenne e gli fa cambiare casa. Non abita più come noi mortali in un appartamento normale. La trasferisce nella “casa delle muse”. Anche il Pepe è stato all’altezza nel descrivere le arie…
Questa serata mi ricorda quando per anni andavamo da Milano o Ravenna a Verona per le opere liriche prenotando un anno prima  con date a rischio e tornando alle quattro del mattino a casa  fischiettando le arie e immedesimandoci nei personaggi.  Potenza del romanticismo  tragico. Anche il nostro Spataro nel bene e nel male squazza in questi eventi  (chissa se c’era anche lui sul palco del  Inno alla  Vita… ). E' pane per i suoi denti ...
Il nuovo corso mi impone di “non aggredire” ma commentare. E quindi non se ne avranno a male se riporto una telefonata di un amico che mi dice : Sanicola dove eri domenica ? Nel salone c’erano due preziose donne , ma non ho visto nemmeno un mazzo di fiori ? Certo che noi marinesi siamo peggio degli ebrei. Loro erano di dura cervice noi … non impareremo mai … !  

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