INNO ALLA VITA
Spettacolo teatrale
Regia Nino Triolo
Aiuto Regista Rosa Alba Damato
Marineo Centro Polifunzionale alla Rocca
18 febbraio 2017 ore 20,30
“INNO ALLA VITA
In questo spettacolo,
attraverso incontri immaginari con uomini, donne e bambini, appartenenti a ceti
sociali, razze e culture diverse, con ricchi e con barboni, con operai, con i
delusi, con i coraggiosi, abbiamo voluto affrontare il vero senso della vita, i
valori veri della vita .
Scavando nei mali che
quotidianamente ci affliggono, scopriamo che, in fondo, la vita è veramente
bella e vale la pena di viverla.
L’attaccamento morboso che
l’uomo ha alla vita viene marcato ancora di più nel finale con “L’Uomo
dal Fiore in bocca” di Luigi Pirandello, dove troviamo tutta la filosofia
Pirandelliana sulla vita.
La bellezza della vita ci
viene raccontata e rappresentata con canti, balli, poesie, teatro e con la presenza
di due sculture del Prof. Salvatore Rizzuti, che fanno parte integrante dello
spettacolo. “
Sin qui il commento-comunicato. Ma
ci viene spontaneo aggiungere qualcosa altrimenti non avrebbe senso il nostro
lavoro di blogger. Già aver avuto un comunicato è un grande passo avanti perché
i vari organizzatori , direttori registi ecc.ecc. presumono che noi “sappiamo “
quello che loro sanno e che hanno vissuto giorno per giorno con le prove e le
discussioni. Ecco perché noi diciamo che certo teatro a Marineo è e rimane da
oratorio. Non è una forza poter contare sul solo pubblico di “parenti stretti”
. E’ come guardarsi allo specchio e sentirsi la strega delle favole. E’ la vecchia storia di paese dove non esiste
la comunicazione e quindi rimane “cosa nostra” anzi cosa loro. Mentre queste
regole vengono calpestate da presunti grandissimi artisti
noi , costretti sempre a rubare le notizie, ne diamo lo stesso notizia.
La seconda osservazione è la scelta
del luogo. Il Centro Polifunzionale per Immigrati Regolari ci sembra corrisponda
totalmente come recita il comunicato “attraverso incontri immaginari con uomini,
donne e bambini, appartenenti a ceti sociali, razze e culture diverse, con
ricchi e con barboni, con operai, con i delusi, con i coraggiosi…”. Quindi mi sembra azzeccato il luogo mentre ben poco possiamo
aggiungere per aggiornare il pubblico. E’ un atteggiamento tipico di certi e
certe marinesi inserire l’arroganza nella qualsiasi. A noi non da fastidio ma
la rifiutiamo perché questo prima di tutto danneggia il lavoro di chi partecipa
.
La terza è come dare un minimo di immagine è impresa non facile.
Usare questo luogo che inizia a essere valorizzato, che dovrebbe compensare la
fatica di chi per anni ha seguito il percorso dal progetto alla realizzazione
poi se cambia amministrazione pur essendo sempre funzionari pubblici lo si abbandona.
Ed è questo lo spettacolo che si è presentato a chi doveva preparare l’allestimento.
Un immondezzaio dove decine di cartoni di pizze consumate, rifiuti vari e “oggettistica”
facilmente classificabile era ospitata nei locali. Spettacolo indegno e
vergognoso. Non ci vuole il commissario Marineo per risalire a chi è autore di
simile scempio.
E poi ci si chiede quale futuro per la cultura a Marineo ?
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