mercoledì 25 aprile 2012

NON SIAMO IMMONDIZIA

UNIONE DEI COMUNI
Al   Presidente del Consiglio Comunale MARINEO
                                                                           PROPOSTA DI DELIBERAZIONE
Il sottoscritto Salvatore Spinella Mancuso, consigliere comunale nell’esercizio del proprio mandato
 -          Premesso che lo stesso fa parte dell’Assemblea dell’Unione dei Comuni dall’Eleuterio a Rocca Busambra e che in tale qualità ha presentato in data 13 febbraio 2012 una interrogazione ed una mozione per avere informazioni sullo stato economico/finanziario dell’Ente e per sollecitare tutti gli organi ad adottare, ognuno per la propria competenza, gli atti ritenuti idonei a fronteggiare la grave situazione di cassa ricorrendo eventualmente, per non arrecare ulteriori danni patrimoniali (basti pensare al solo affitto dei locali), alle disposizioni dell’art. 4 dello Statuto (scioglimento dell’Unione)
-          Considerato che gli atti di controllo/indirizzo a distanza di oltre due mesi non sono stati messi all’ordine del giorno dell’Assemblea
-          Avendo appreso che il Comune di Villafrati ha deliberato la fuoriuscita dall’Unione
                                        P R O P O N E   AL CONSIGLIO COMUNALE
Di pronunciarsi sul grave stato in cui versa l’Unione dei Comuni di cui facciamo parte.
 Voglia il Presidente ritenere urgente la presente proposta.
 Marineo 23 aprile 2012
                                                                                     F.to S. Spinella Mancuso

Sono passate solo delle ore da quando abbiamo anticipato l’uscita  del Comune di Villafrati dall’Unione dei Comuni. Abbiamo registrato la risposta stizzita del sindaco di Villafrati che non ha gradito il nostro titolo “Villafrati sfascia l’Unione dei Comuni”.Non abbiamo potuto registrare nessun commento da parte del Presidente dell’ormai fatiscente Unione dei Comuni , ma siamo costretti a prendere atto del documento qui sopra riportato. Da tempo dichiariamo che la politica non è “pane per  i nostri denti” …sino a quando non ci colpisce direttamente. Ora nello stesso giorno prendiamo atto di un nuovo documento che porta ulteriore confusione in una situazione senza capo ne coda. Eccolo
Al           Presidente del Consiglio Comunale  MARINEO
                                                                              M O Z I O N E
I sottoscritti Consiglieri Comunali,  nell’esercizio del proprio mandato
-          Visto l’atteggiamento di “snobbamento” del Sindaco nei confronti dei deliberata del Consiglio Comunale (in ultimo della questione relativa alla diminuzione degli Assessori che ha visto il Consiglio Comunale ad approvare una mozione, un ordine del giorno, modificare lo Statuto a seguito di precise disposizioni di legge ed oggetto di circolare esplicativa dell’Assessorato Regionale)
-          Considerate le dichiarazioni del Sindaco, circa la questione della revoca della delibera di Giunta n. 113 del 16 dicembre 2011 (fra l’altro annullata con delibera di G.M. n. 22 del 4.4.212, : “Al di là delle norme ho il mio programma da realizzare
-          Riportando parte della presentazione del Sindaco al libro di Giovanna Fiume “Le regole del gioco” dove viene affermato: “Oggi a Marineo non esistono più i problemi di ordine pubblico del secolo scorso, ma è pur vero che la competizione per la guida del paese rimane tuttora terreno di scontro, delazione e prepotenza, obiettivo primo di ogni gruppo di potere locale non meno di quanto avveniva nell’Ottocento. Anche le regole, oggi come allora, sono state oggetto di interpretazione e aggiramento
-          Ritenute gravi tali affermazioni, che mettono in dubbio la certezza del diritto e le regole democratiche
I N V I T A N O
IL SINDACO E GLI ASSESSORI COMUNALI A DIMETTERSI DALLE CARICHE RICOPERTE.
Voglia il Presidente ritenere urgente la presente mozione.
Marineo 23 aprile 2012                                                F.to        S. Spinella Mancuso
                                                                                                              Giuseppe Battaglia .

Tutto questo avrà un iter cioè non succederà nulla. Il consiglio Comunale conta come il due di picchè. I consiglieri possono fare tutte le mozioni che vogliono, l’Unione dei comuni diventerà un'altra Coinres (una voragine) . Per ogni moziuone esistono almeno tre verità che si annullano a vicenda. Non possiamo dire siamo fuori dalla legalità perché ormai tutto è permesso compreso il contrario di tutto. Quindi a chi tocca sorvegliare, controllare fsr rispettare le regole ? Al Prefetto ? Scherziamo ? Sarebbe ingerenza. Al Questore ? Qui non si parla di ordine pubblico. Alla Corte dei Conti ? Le sue decisioni  anche se applicate non risolvono le conseguenze . Allora ?  Sono quasi quattro anni che andiamo avanti con questo vuoto legislativo. Per fortuna non siamo ai livelli di Misilmeri , ma anche lì presto avremo dieci versioni diverse che scagioneranno  le attuali versioni. Cosa fare dunque ? Iniziamo con ragionare per chi votare alle prossime elezioni. Quelle recenti stiamo attenti ai candidati. Per quanto riguarda Marineo se l’attiale Amministrazione non dà (mai) risposte, annotiamo perché il prossimo turno elettorale ci dovremo ricordare di tutte queste interpretazioni  e atteggiamenti. La storia è maestra di vita. Ci sono Paesi  che hanno buttato giù dai balconi i loro Amministratori. Quindi il balcone non serve solo per i comizi ma può avere un uso storico preciso : a questo serve il voto. Alle video conferenze     d’ora in avanti si può rispondere con lo stesso modo .  Intanto non corriamo : noi usi alla democrazia  sappiamo aspettare una risposta civile perché ci è dovuta.

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